Informazioni aggiuntive
Peso | 0,11 kg |
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Dimensioni | 21 × 15 cm |
Autore | |
Anno | |
Formato | |
Pagine | |
Collana | |
EAN |
€4,68
Grande Guerra. La prima battaglia sul Monte Grappa viene raccontata con chiarezza e attraverso documenti originali che fanno emergere a fianco degli avvenimenti bellici il coraggio degli uomini impegnati a combattere.
Peso | 0,11 kg |
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Dimensioni | 21 × 15 cm |
Autore | |
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EAN |
Grande Guerra. 13-14-15 novembre 1917: la prima battaglia sul Monte Grappa è raccontata da Marco Rech in questo volume realizzato con il patrocinio dei Comuni di Feltre, Quero, Seren del Grappa e dell’Associazione Nazionale Alpini – sezione di Feltre.
Il bollettino dello Stato Maggiore dell’Esercito del 15 novembre 1917 recitava: “Nella notte, prima dell’alba del 14, il nemico attaccò… Fra Cismon e Piave le nostre truppe avanzate trattennero il nemico attaccante. A monte Roncon un suo attacco fu respinto, un altro sferrato in direzione della stretta di Quero ebbe pari sorte: da Monte Tomatico i nostri ripiegarono, dopo buona resistenza, nelle posizioni retrostanti”.
Questo episodio della prima guerra mondiale viene raccontato con chiarezza e attraverso documenti originali che fanno emergere a fianco degli avvenimenti bellici la dimensione degli uomini impegnati a combattere: le paure gli affetti e la forza degli Alpini del Val Cismon, la ritirata dalle montagne trentine al Grappa e la retroguardia del XVIII Corpo d’Armata, la battaglia del Tomatico del Sassumà e del Peurna, il diario di guerra del Battaglione Alpini Val Cismon, gli schieramenti e lo svolgersi della lotta raccontati anche attraverso i diari storici delle varie unità impegnate.
Illustrazioni: b/n
Con “Diario di un Sindaco”, l’autore ha voluto lasciare traccia dei suoi vent’anni in municipio, quindici dei quali come Primo Cittadino a Rocca Pietore, comune montano sulle Dolomiti bellunesi, convinto che una esperienza di vita così profonda debba essere trasmessa quale diretta testimonianza, utile per comprendere molte sfumature dell’attività amministrativa, spesso denigrata, criticata e il più delle volte, purtroppo disconosciuta. Gli accadimenti di cui il suo Comune, negli anni, è stato teatro, rappresentano perlopiù una “consueta ordinarietà” per tutti i municipi ma, in qualche caso, al contrario, il territorio è stato protagonista di vicende sicuramente eccezionali. Tutte queste particolarità riflettono con chiarezza un percorso di vita significativo, riportato qui in una sorta di diario temporale che racconta pagine di storia di uno dei tanti Sindaci che si cimentano con passione nel complicato lavoro di Amministratore Pubblico.
Andrea De Bernardin, nato e cresciuto ai piedi della Marmolada, sin da giovanissimo è appassionato di storia al punto da incentrare su di essa l’attività lavorativa e trarne ispirazione per diverse apprezzate pubblicazioni. Una fra tutte “La città di ghiaccio, guerra nelle viscere della montagna”, assieme al collega Michael Wachtler.
Un libro che descrive la vita e le avventure dell’ Ispettore Superiore Scelto del Corpo forestale dello Stato Nicola Pierotti, vicende meritevoli di essere vissute e degne di essere lette; strumento per comprendere un po’ meglio il mondo in cui viviamo. Nel volume sono descritte minuziosamente le indagini svolte durante la sua carriera, quali l’arresto del piromane dell’Isola del Giglio, del bracconiere che per poco non lo uccideva, i vari tentativi di corruzione e numerosi altri episodi. Un quadro di vita intensamente spesa per proteggere natura e animali da tutta quella gente “per male” quali inquinatori, trafficanti o bracconieri, ma anche superiori pavidi e politici senza vergogna. Libro da leggere fino in fondo.
Il volume è una raccolta di riflessioni e di parole, le parole della montagna che diventano pensieri. Sono le parole delle ALBE fatte di silenzi. Sono le parole della NOTTE che ha ceduto con discrezione i suoi segreti al VENTO. Sono le parole delle ACQUE che gorgogliano frale ombre di un BOSCO pieno d’incanto. Sono le parole delle ferite inferte dall’uomo ai Monti e che ora raccontano struggenti vicende di una GUERRA non troppo lontana. Sono le parole dell’INVERNO che sigilla la ROCCIA in uno scrigno di diamanti. Sono le parole delle NUVOLE, scialli leggeri dispiegati a coprire le spalle di giganti di pietra: le MONTAGNE.
L’autrice spiega di “aver cercato di fermare il suo tempo nei pensieri che ha raccolto nel lungo cammino che l’ha portata a frugare fra le pieghe di roccia, nei cupi canali, nella luce sfolgorante del sole, nella bandiera turchina del cielo. Un piccolo ricordo per farle pensare che vivere “quassù” non è mai vivere soli e che ogni parola è dono prezioso.
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