Additional information
Weight | 352 kg |
---|---|
Dimensions | 17 × 1 × 23 cm |
Autore | Anita De Marco, Luigi Zannin, Marco Rech, Orazio Andrich, Sandra Sartorelli, Tamara Rech |
Anno | |
Formato | |
Pagine | |
EAN |
€8,50
La prima guerra mondiale nel Feltrino e sul Monte Grappa raccontata attraverso le immagini in parte inedite conservate negli archivi della biblioteca nazionale austriaca e del museo storico dell’esercito di Vienna. L’Heeresgeschichtliches Museum e la Nationalbibliothek di Vienna svelano con questa pubblicazione uno straordinario ritratto di ciò che fu la Grande Guerra nel Veneto e in Primiero.
Weight | 352 kg |
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Dimensions | 17 × 1 × 23 cm |
Autore | Anita De Marco, Luigi Zannin, Marco Rech, Orazio Andrich, Sandra Sartorelli, Tamara Rech |
Anno | |
Formato | |
Pagine | |
EAN |
La prima guerra mondiale nel Feltrino e sul Monte Grappa raccontata attraverso le immagini in parte inedite conservate negli archivi della biblioteca nazionale austriaca e del museo storico dell’esercito di Vienna. L’Heeresgeschichtliches Museum e la Nationalbibliothek di Vienna svelano con questa pubblicazione uno straordinario ritratto di ciò che fu la Grande Guerra nel Veneto e in Primiero. Ad impreziosire l’opera anche alcuni scatti tratti da raccolte private e la riproduzione di una carta militare del Feltrino con le operazioni di guerra tra 1917 e 1918 tratta dall’opera di don Antonio Scopel “I tedeschi nel Feltrino”. Ogni immagine è corredata da didascalia che riporta la fedele traduzione del testo di commento in tedesco apposto alle foto originali. Eventuali precisazioni ritenute necessarie per una migliore comprensione o per favorire l’individuazione dei luoghi sono riportate in corsivo.
Da Longarone a Belluno, da Imer a Feltre Sovramonte, Rasai, Seren, Lentiai, fino al Monte Grappa e alle sue trincee, il libro è una straordinaria e vivida raccolta di istantanee sulla prima guerra mondiale curata da Marco Rech ed articolata in sette sezioni tematiche: l’invasione, le opere, case e paesi: ritratto d’ambiente, gli eserciti e gli uomini dell’invasione, la difesa del Monte Grappa, fame malattie e povertà, il problema sanitario. “A titolo di informazione – scrive Rech – basti pensare che, nell’ottobre del 1918, il peso medio del soldato austro-ungarico era di 53 chilogrammi circa. E l’anno dell’occupazione, trascurando i primi giorni goderecci dell’immediato dopo Caporetto, viene ricordato anche dalla storiografia austriaca come l’anno della fame. Fame per tutti: per i civili e per i militari, accomunati in un certo senso dalla sofferenza”.
Ogni capitolo è introdotto da testi e ed approfondimenti sulla Grande Guerra scritti da Luigi Zanin, Marco Rech, Anita De Marco, Orazio Andrich, Tamara Rech, Sandra Sartorelli.
Il volume integra ed arricchisce il libro di testimonianze “1917/1918 Il Feltrino invaso”, edito da DBS.
Illustrazioni: b/n
Dall’introduzione di Camila Dalmas e Giocondina Toigo – dal sogno alla speranza di un mondo migliore – questi racconti ci conducono in un viaggio avventuroso, ricco di belle sorprese e simpatici personaggi: il piccolo usignolo nella gabbia dorata, il coniglio, la mucca Giulietta, i pesciolini… frutto della vivace immaginazione di Michele e ci portano con la fantasia in universi lontani, in ambienti sperduti. Tutti i racconti hanno un comune filo conduttore: il desiderio di scoprire la chiave per un mondo più giusto, libero e armonioso.
Michele Barat nasce a Feltre 41 anni fa. Da 25 anni convive con un inquilino scomodo – la sclerosi multipla progressiva. Questo ospite indesiderato, tuttavia, pur limitandolo nella sua quotidianità, non gli impedisce di viaggiare con la fantasia e di creare mondi perfetti.
Il libro è stato prodotto interamente dall’autore e su sua espressa volontà parte del ricavato dalla vendita sarà devoluto ad una associazione no profit.
L’autore ci illumina su come la sinistra democratica italiana si sia distinta per la sua straordinaria capacità di manipolare la storia con una furbizia degna dei migliori illusionisti, il tutto condito con un buonismo onirico e irreale che fa sembrare le favole dei racconti realistici. Ma non è tutto: con la sua manifesta incapacità di affrontare i problemi reali del nostro tempo e la sua presunzione di essere il “modello umano superiore”, la sinistra si sta allontanando sempre di più dal sentire comune della gente, rischiando di rimanere isolata nella sua torre d’avorio. Inoltre l’autore, evidenzia la sconfitta economica, militare e ideologica dell’Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale all’interno della scacchiera internazionale delle grandi potenze.
Il libro è stato auto prodotto dall’autore Gianni Sagrillo di 67 anni, bibliotecario presso la Comunità Montana Feltrina per quattro anni. Ha ideato trasmissioni musicali (sulla storia del blues e del jazz) per varie radio private, oltre ad essere un appassionato di storia, l’autore ama la musica e suona il pianoforte. Vive a Feltre, in provincia di Belluno.
Fino alla metà del secolo scorso, nella società italiana le donne furono considerate inferiori all’uomo non solo per forza fisica, ma anche per capacità intellettuali e per doti artistiche; furono pagate, pure a parità di occupazione, meno dell’uomo e per lo più relegate a compiere i lavori domestici; furono impossibilitate ad intervenire nella gestione della cosa pubblica, non godendo di diritti elettorali attivi, né tanto meno passivi.
Forse una delle più significative tappe verso l’emancipazione fu l’accurata e approfondita ricerca sulla situazione femminile nei vari Paesi occidentali e nelle diverse epoche storiche, compiuta e diretta dagli studiosi francesi Georges Duby e Michelle Perrot. La storia delle donne, edita nell’ultimo decennio del secolo scorso da Giuseppe Laterza, fu un’opera pioneristica che suscitò un enorme interesse in Italia e nel mondo.
Dall’intendimento di proporre una riflessione sulla specifica situazione della donna bellunese nelle epoche passate nasce il libro Donne bellunesi dal secolo XV al 1950, dove, oltre ad analizzare leggi e norme legislative, si descrivono costumi, vicende e condizioni di vita di nobili e di popolane, di mogli e di vedove, di figlie e di madri, di streghe e di prostitute, di emigranti e di viaggiatrici, di benefattrici e di anfitrioni, di artiste e di letterate, di massere e di docenti, di suore e di imprenditrici, di levatrici e di alpiniste, di donne oggetto di violenza e di omicide, di sante e di contrabbandiere. Mentre per alcune persone l’autrice ha riportato il puro e semplice nome, per altre ha tracciato dei ritratti a tutto tondo in cui ha evidenziato vicende, caratteristiche, capacità, aspirazioni e doti.
Per la stesura di questo libro, riguardante l’intera provincia di Belluno, sono state consultate molte opere edite, ma anche numerosi documenti d’archivio ancora inediti, privilegiando soprattutto l’Archivio di Stato di Belluno e, a titolo esemplificativo, alcuni archivi parrocchiali o comunali
Miriam Curti ha sempre avuto un occhio di riguardo per le problematiche locali e ha pubblicato numerosi articoli e saggi su giornali e riviste. Alcuni dei suoi libri più significativi , scritti in collaborazione con altri studiosi o frutto solo del suo lavoro sono “Stemmi e antiche famiglie di Mel (2012)”, “Famiglie nobili di Belluno (2015)”, “Notizie da Mel 1919-1963 (2018)”, “Famiglie cittadinesche di Belluno (2020)”, “Notizie da Borgo Valbelluna (2022)”.
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