Informazioni aggiuntive
Peso | 1 kg |
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Dimensioni | 15 × 21 cm |
Anno | |
Autore | |
EAN | |
Formato | |
Pagine |
€18,00
99 disponibili
4 novembre 1921-4 novembre 2021-10-18 Cento anni dividono queste due date.
La prima in cui, attraverso una madre, si è voluto abbracciare tutti i figli d’Italia dispersi sul campo di battaglia.
La seconda che porta con sé la memoria.
La memoria di piccole, a volte dimenticate storie di donne protagoniste di un sentimento che si chiama AMORE.
Dietro ad ogni figlio disperso sui campi di battaglia ci sono realtà diverse, ma tutte esempi di quell’amore di cui si parla troppo poco perché l’amore di madre spesso appare cosa così dovuta e scontata da non essere degna di scrittura.
Da Maria Bergamas alle donne sconosciute dei piccoli paesi che videro partire i loro figli, alle donne che lasciarono il loro mondo per dedicare la propria giovane vita a coloro che soffrivano e che tornavano dilaniati dalle granate.
L’amore di una donna, alla fine, è sempre l’amore di una madre.
Peso | 1 kg |
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Dimensioni | 15 × 21 cm |
Anno | |
Autore | |
EAN | |
Formato | |
Pagine |
4 novembre 1921-4 novembre 2021-10-18 Cento anni dividono queste due date.
La prima in cui, attraverso una madre, si è voluto abbracciare tutti i figli d’Italia dispersi sul campo di battaglia.
La seconda che porta con sé la memoria.
La memoria di piccole, a volte dimenticate storie di donne protagoniste di un sentimento che si chiama AMORE.
Dietro ad ogni figlio disperso sui campi di battaglia ci sono realtà diverse, ma tutte esempi di quell’amore di cui si parla troppo poco perché l’amore di madre spesso appare cosa così dovuta e scontata da non essere degna di scrittura.
Da Maria Bergamas alle donne sconosciute dei piccoli paesi che videro partire i loro figli, alle donne che lasciarono il loro mondo per dedicare la propria giovane vita a coloro che soffrivano e che tornavano dilaniati dalle granate.
L’amore di una donna, alla fine, è sempre l’amore di una madre.
1915-1918, Piccole storie della grande guerra vuole essere un omaggio alla gente e alla storia di tanti uomini e donne che sulle Dolomiti fecero “Grande” quella guerra. Lo raccontano in questo libro Giovanni De Donà e Giuseppe Teza,. La loro attenzione si è concentrata sul Cadore, Ampezzano e Comeclico (BL), emblematico per la profondità delle trasformazioni indotte dal conflitto sul tessuto sociale e culturale locale.
C’è Giulietta, la bambina che va di fretta, Teresa che dorme con la luce accesa, Doriana che veste strana e ancora Eunice che canta quand’è felice….
Giovannina Pasqualotto pubblica il suo 13° libro – La città delle rondini – dedicato a Belluno e alle rondini che puntualmente ritornano nella bella stagione a rallegrare la città con il loro garrire felice. Il libro racconta una lunga storia di famiglia e di emigrazione dove la protagonista, partita da bambina ritorna a Belluno da anziana, offrendo ai lettori pagine di ricordi, emozioni e sentimenti sullo sfondo di una città che rimane immutata nel tempo. Il libro vuole essere un omaggio a Belluno, città da visitare, godere e amare; sempre accogliente, ricca di opere d’arte, abbracciata dalle Dolomiti e meta del ritorno delle rondini. Una metafora della vita: si ritorna sempre nei luoghi dove ci si sente amati e protetti.
Giovannina Pasqualotto maestra in pensione, vive a San Vito di Altivole. I suoi libri parlano di storia locale, di vita passata e di valori molto spesso dimenticati.
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