Informazioni aggiuntive
Peso | 0,191 kg |
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Dimensioni | 16,5 × 23,5 cm |
Formato | |
Autore | |
Pagine | |
EAN | |
Collana |
Il prezzo originale era: €10,00.€8,50Il prezzo attuale è: €8,50.
La Grande Guerra sulle Dolomiti raccontata attraverso le storie umanissime ed eroiche degli uomini che ne furono protagonisti. Il palcoscenico delle loro storie è grandioso come il coraggio che le fa anima: dalla Dorsale Carnica Occidentale con i tragici combattimenti del Monte Rosso, al Passo della Sentinella, dal Monte Peralba alla Val Travevànzes, dalla Cime Grande di Lavaredo al Monte Piana.
Peso | 0,191 kg |
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Dimensioni | 16,5 × 23,5 cm |
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LA GRANDE GUERRA SUL FRONTE DOLOMITICO
La Grande Guerra sulle Dolomiti raccontata attraverso le storie umanissime ed eroiche degli uomini che ne furono protagonisti. Frammenti di vita che Antonella Fornari ha strappato al silenzio per consegnarli ai lettori in questo libro.
Sono 104 pagine impreziosite da 83 fotografie in bianco e nero provenienti da vari archivi privati in cui l’autrice intreccia episodi di guerra e vicende umane delineando con rara sensibilità un quadro avvincente e terribile della vita al fronte. Sono “avventure a fil di cielo” come le definisce Fornari, vissute da militari spesso ragazzi provenienti da tutta Italia. Il palcoscenico delle loro storie è grandioso come il coraggio che le fa anima: dalla Dorsale Carnica Occidentale con i tragici combattimenti del Monte Rosso, al Passo della Sentinella, dal Monte Peralba alla Val Travevànzes, dalla Cime Grande di Lavaredo al Monte Piana.
“Uomini e Montagne – scrive l’autrice – uniti in un binomio unico ed indissolvibile che prende spessore nei ricordi che affiorano spesso inattesi come le fotografie – dagherrotipi sbiaditi ed inediti – ed il foglio di congedo illimitato di Da Vià Aurelio Giovanni di Domegge di Cadore, “Mascabrone” di Cima Undici e per caso protagonista di una delle vicende più narrate e discusse del fronte dolomitico: la conquista italiana del Passo della Sentinella. E poi tanti altri: dall’eleganza e perizia diplomatica del Magg. Angelo Bosi alla semplicità del Sottotenente Adriano Lobetti Bodoni; dall’esuberanza del Sottotenente Alberto Polin alla disarmante logica del Sottotenente Mario Fusetti; dall’esperienza alpinistica dell’aspirante ufficiale Raffaele Da basso (nome di battaglia dell’irredento trentino Italo Lunelli) alla spavalderia del Caporale Angelo Schiocchet. Nomi, uomini, ragazzi, soldati, ma tutti uniti – alla fine – dai colori sublimi delle albe e dei tramonti delle impareggiabili Dolomiti.
Un libro tutto da leggere, tutto da sognare per alla fine portarci alla conclusione che tutti quei soldati, tutti quegli uomini attendono la nostra attenzione perchè diventi memoria. E allora sarà quello della memoria il colore della guerra. Quello sarà il colore della pace”.
In un bosco ai piedi delle Dolomiti, un piccolo abete ha appena messo radici. Con il passare delle stagioni, il piccolo abete comincia a crescere, circondato dalla bellezza della natura: fiori colorati e animali selvatici riempiono di vita il suo mondo. Ma un giorno il terreno sembra molto più lontano e il piccolo abete si accorge di non essere più tanto piccolo. Terrorizzato all’idea di crescere ancora, prende la decisione di restare così per sempre, suscitando la curiosità di una delle sue radici. L’incontro tra il piccolo abete e la sua intraprendente radice darà vita a un tenerissimo abbraccio.
L’albero protagonista di questa storia e i suoi amici si possono incontrare per davvero lungo il sentiero CAI che dal bivacco Palia porta al rifugio Casera Ere, poco distante da San Gregorio nelle Alpi.
Pensieri, riflessioni, annotazioni quasi fuggitive, nella loro trattenuta intimità, dilatano forme che rifiutano il finito per espandersi verso prospettive sorprese, a volte, da uno stupore affrancato da ogni accademismo – così Franca Visentin descrive i versi di Paola Scapin. Una raccolta di emozioni di pensieri a volte trattenuti, il tutto corredato da immagini tracciate dalla stessa autrice.
Sagron Mis è il comune più orientale della Provincia di Trento e il più piccolo della Comunità di Primiero con solo 175 abitanti. Sebbene l’area geograficamente e culturalmente sia più legata al vicino agordino, appartiene storicamente al distretto di Primiero per cui ha svolto nei secoli il ruolo di periferia, confine e passaggio.
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dario dall’olio –
Storia di piccole storie di di uomini, di ragazzi, di fratelli, di montagne sorelle in cui una follescenografia ha collocato un momento tragico dell’umanita’alpina e di cui la Fornaro ,mamma nonna di tutti , tesse un filo dal colore indelebile.