Informazioni aggiuntive
Peso | 0,309 kg |
---|---|
Dimensioni | 16,5 × 23,5 cm |
Autore | |
Anno | |
Formato | |
Pagine | |
EAN |
€10,20
10 disponibili
Dieci racconti e fiabe raccolti da Gian Domenico Mazzocato tra Montello e Prealpi Trevisane: nasce così “Colline incantate”, raccolta di storie scritte per i bambini ma il cui messaggio parla anche ad un pubblico adulto.
I racconti sono di provenienza eterogenea. Spiega l’autore: “Alcuni li ho scritti per il Cantastorie, la pubblicazione annuale edita per raccogliere fondi a favore della Città della Speranza. La Città si occupa di ricerca sulle oncologie infantili e sulle malattie pediatriche in genere. Altri hanno accompagnato Alte Terre, il bel libro fotografico di Antonio Piovesan. Altri ancora sono squarci di miei romanzi. In particolare Agnesina e Attila sono personaggi che compaiono nelle pagine de Il caso Pavan. Infine ci sono racconti del tutto originali e scritti per questa silloge.
Anguane, santi, personaggi d’oggi, memorie tra storia e leggenda: in ogni caso sono storie che appartengono davvero a questa terra, la esprimono e hanno una tradizione -orale e scritta- dietro di loro. Vito della poiana è una resa mitica della grande storia degli zattieri della Piave. L’ultimo viaggio è una rievocazione intimistica del declino di una donna straordinaria e sensibile, Caterina Cornaro. Dopo la brentana vuole tracciare un itinerario nella memoria leggendaria di alcuni luoghi montelliani.
Peso | 0,309 kg |
---|---|
Dimensioni | 16,5 × 23,5 cm |
Autore | |
Anno | |
Formato | |
Pagine | |
EAN |
Dieci racconti e fiabe raccolti da Gian Domenico Mazzocato tra Montello e Prealpi Trevisane: nasce così “Colline incantate”, raccolta di storie scritte per i bambini ma il cui messaggio parla anche ad un pubblico adulto.
I racconti sono di provenienza eterogenea. Spiega l’autore: “Alcuni li ho scritti per il Cantastorie, la pubblicazione annuale edita per raccogliere fondi a favore della Città della Speranza. La Città si occupa di ricerca sulle oncologie infantili e sulle malattie pediatriche in genere. Altri hanno accompagnato Alte Terre, il bel libro fotografico di Antonio Piovesan. Altri ancora sono squarci di miei romanzi. In particolare Agnesina e Attila sono personaggi che compaiono nelle pagine de Il caso Pavan. Infine ci sono racconti del tutto originali e scritti per questa silloge.
Anguane, santi, personaggi d’oggi, memorie tra storia e leggenda: in ogni caso sono storie che appartengono davvero a questa terra, la esprimono e hanno una tradizione -orale e scritta- dietro di loro. Vito della poiana è una resa mitica della grande storia degli zattieri della Piave. L’ultimo viaggio è una rievocazione intimistica del declino di una donna straordinaria e sensibile, Caterina Cornaro. Dopo la brentana vuole tracciare un itinerario nella memoria leggendaria di alcuni luoghi montelliani.
Torototela richiama con nostalgia la figura perduta del cantastorie. Con allusione evidente: il cantastorie di oggi è lo scrittore che sa raccogliere e mediare le storie che appartengono ad un territorio, ad una geografia. Torototela è suggestiva onomatopea: lo stesso nome popolare della banderuola che, sui camini, attende il vento per indicarne la direzione. La guerra di Bortolo ricostruisce una storia che si racconta ancora sopra Valdobbiadene e riporta agli spazi e nei tempi in cui la Serenissima Repubblica di Venezia dominava l’Egeo e i commerci. L’ho trovata lavorando su un bel libro dimenticato di Vincenzo Morgantini, Un fiore delle Alpi. A Bortolo ho dato un passato crudele e favoloso che attinge ai tempi della Dominante e riporta a una delle tante vicende che la secolare avventura mediterranea di Venezia ha visto.
Ho pensato di chiudere con Busa dea Messa, dove propongo personaggi e vicende tra cronaca, storia e attualità: una conclusione aperta, come si vedrà, perché di storie da raccogliere, riprendere e proporre ai lettori, ne fioriscono sempre”.
Illustrazioni di Andrea Longhi.
Con “Diario di un Sindaco”, l’autore ha voluto lasciare traccia dei suoi vent’anni in municipio, quindici dei quali come Primo Cittadino a Rocca Pietore, comune montano sulle Dolomiti bellunesi, convinto che una esperienza di vita così profonda debba essere trasmessa quale diretta testimonianza, utile per comprendere molte sfumature dell’attività amministrativa, spesso denigrata, criticata e il più delle volte, purtroppo disconosciuta. Gli accadimenti di cui il suo Comune, negli anni, è stato teatro, rappresentano perlopiù una “consueta ordinarietà” per tutti i municipi ma, in qualche caso, al contrario, il territorio è stato protagonista di vicende sicuramente eccezionali. Tutte queste particolarità riflettono con chiarezza un percorso di vita significativo, riportato qui in una sorta di diario temporale che racconta pagine di storia di uno dei tanti Sindaci che si cimentano con passione nel complicato lavoro di Amministratore Pubblico.
Andrea De Bernardin, nato e cresciuto ai piedi della Marmolada, sin da giovanissimo è appassionato di storia al punto da incentrare su di essa l’attività lavorativa e trarne ispirazione per diverse apprezzate pubblicazioni. Una fra tutte “La città di ghiaccio, guerra nelle viscere della montagna”, assieme al collega Michael Wachtler.
Un libro che descrive la vita e le avventure dell’ Ispettore Superiore Scelto del Corpo forestale dello Stato Nicola Pierotti, vicende meritevoli di essere vissute e degne di essere lette; strumento per comprendere un po’ meglio il mondo in cui viviamo. Nel volume sono descritte minuziosamente le indagini svolte durante la sua carriera, quali l’arresto del piromane dell’Isola del Giglio, del bracconiere che per poco non lo uccideva, i vari tentativi di corruzione e numerosi altri episodi. Un quadro di vita intensamente spesa per proteggere natura e animali da tutta quella gente “per male” quali inquinatori, trafficanti o bracconieri, ma anche superiori pavidi e politici senza vergogna. Libro da leggere fino in fondo.
Il volume è una raccolta di riflessioni e di parole, le parole della montagna che diventano pensieri. Sono le parole delle ALBE fatte di silenzi. Sono le parole della NOTTE che ha ceduto con discrezione i suoi segreti al VENTO. Sono le parole delle ACQUE che gorgogliano frale ombre di un BOSCO pieno d’incanto. Sono le parole delle ferite inferte dall’uomo ai Monti e che ora raccontano struggenti vicende di una GUERRA non troppo lontana. Sono le parole dell’INVERNO che sigilla la ROCCIA in uno scrigno di diamanti. Sono le parole delle NUVOLE, scialli leggeri dispiegati a coprire le spalle di giganti di pietra: le MONTAGNE.
L’autrice spiega di “aver cercato di fermare il suo tempo nei pensieri che ha raccolto nel lungo cammino che l’ha portata a frugare fra le pieghe di roccia, nei cupi canali, nella luce sfolgorante del sole, nella bandiera turchina del cielo. Un piccolo ricordo per farle pensare che vivere “quassù” non è mai vivere soli e che ogni parola è dono prezioso.
Tutte le nostre spedizioni in Italia avvengono via corriere BRT. Per costi e termini di servizio clicca qui.
Per contattarci: info@edizionidbs.it
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.