Informazioni aggiuntive
Dimensioni | 16 × 23 cm |
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€18,00
La storia di un forte mai entrato in piena potenzialità delle sue funzioni
Dimensioni | 16 × 23 cm |
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Nella “guerra dei forti” sugli Altipiani, l’italico forte di Campomolon avrebbe dovuto costituire la punta di diamante delle opere corazzate da contrapporre alle antistanti fortezze austroungariche spiegate in massa nella zona. L’inizio delle ostilità, lo trovò in realtà incompleto e utilizzato dalle fanterie a difesa dei confini. Nel 1916 fu travolto dall’0ffensiva imperiale; tuttavia il regio esercito per non lasciare quest’opera in mano al nemico, prima di abbandonarla decide di distruggerla: nell’impresa morì il s.ten. Paolo Ferrario, medaglia d’oro al v.m. alla memoria. La sua incompiutezza, tuttavia lo salvò dalla devastante attività dei recuperanti postbellici.
Gli autori Girotto Luca, Leonardo Malatesta, Franco Salin ricostruiscono in queste 250 pagine arricchito da foto schizzi e mappe, la storia della fortezza avvalendosi delle fonti ufficiali e della memorialistica dei due antagonisti, approfondendo aspetti storici e tecnici fino ad oggi misconosciuti se non del tutto ignoti anche agli appassionati.
Luca Girotto – Leonardo Malatesta – Franco Salin 250 pagine – Cod. ISBN: 9788833681139 Prezzo di copertina Euro 18,00. Finito di stampare da Gruppo DBS – SMAA SRL luglio 2022
Il volume è una raccolta di riflessioni e di parole, le parole della montagna che diventano pensieri. Sono le parole delle ALBE fatte di silenzi. Sono le parole della NOTTE che ha ceduto con discrezione i suoi segreti al VENTO. Sono le parole delle ACQUE che gorgogliano frale ombre di un BOSCO pieno d’incanto. Sono le parole delle ferite inferte dall’uomo ai Monti e che ora raccontano struggenti vicende di una GUERRA non troppo lontana. Sono le parole dell’INVERNO che sigilla la ROCCIA in uno scrigno di diamanti. Sono le parole delle NUVOLE, scialli leggeri dispiegati a coprire le spalle di giganti di pietra: le MONTAGNE.
L’autrice spiega di “aver cercato di fermare il suo tempo nei pensieri che ha raccolto nel lungo cammino che l’ha portata a frugare fra le pieghe di roccia, nei cupi canali, nella luce sfolgorante del sole, nella bandiera turchina del cielo. Un piccolo ricordo per farle pensare che vivere “quassù” non è mai vivere soli e che ogni parola è dono prezioso.
Dopo “le scarpette di vernice” che ha tanto colpito e commosso, Viviana Vazza, di Longarone superstite della tragedia del Vajont torna a riprendere la penna in mano per consegnarci questa ” carezza alla memoria”, una sorta di riconciliazione con il doloroso passato. Ne esce un quadro molto bello: la storia di un luogo e di una comunità e la presentazione di personaggi di grande intensità. Nella sua presentazione il Professor Gioachino Bratti ex-sindaco di Longarone auspica che questo libro possa sfiorare chi legge queste pagine, soprattutto i giovani, per renderli partecipi di un passato ricco di valori e di insegnamenti.
Viviana Vazza nasce a Longarone: all’età di 16 anni si confronta con la tragedia del Vajont che stravolge completamente la sua vita. Nonostante il dolore, ha sempre cercato di trovare spunti per lenirlo e trova negli studi di psicodramma una forza per superarlo. Ha avuto una vita ricca, dipinge e considera la scrittura una “manna del cielo”
Questa non è una guida, questa non è una mappa, questo non è un libro. E’ la traduzione in testi, immagini e dati della magnifica traversata del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi editati da un gruppo di appassionati che le vivono, le percorrono e le amano.
Progetto nato dalla collaborazione tra il Club Alpino Italiano sezioni di Agordo, Belluno, Feltre, Longarone, Oderzo e Val di Zoldo e il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi
Tutte le nostre spedizioni in Italia avvengono via corriere BRT. Per costi e termini di servizio clicca qui.
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