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Il prezzo originale era: €22,00.€18,70Il prezzo attuale è: €18,70.
Un glossario del sapere montano che racconta la civiltà rurale tra Prealpi e Dolomiti . Per ogni oggetto, arredo ed ambiente l’autore spiega modalità costruttive e forme di utilizzo.
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“Cose di vecchie case” è il primo volume di un’opera che è omaggio alla genialità e inventiva della cultura rurale di un tempo.
Un glossario del sapere montano: questo è “Cose di vecchie case”, primo volume dell’opera “Impreste”. Firmato da Lois Bernard, Impreste è un’opera “monumentale”: frutto di oltre dieci anni di ricerche, racconta la civiltà rurale tra Prealpi e Dolomiti.
Oggetti, arredi, ambienti del vivere quotidiano: l’autore li passa in rassegna uno ad uno documentandone caratteristiche tecniche e funzionalità. “Non mi sono però limitato a descriverli nella loro materialità – spiega l’autore – non volevo solo raccontare perché erano fatti in un certo modo e con certi materiali e in che modalità venivano utilizzati o chi e come li si costruiva; ho voluto piuttosto quasi entrare in empatia con loro”.
“Più che restituire l’atmosfera di un tempo – spiega lo storico Daniele Gazzi – Bernard fa capire al lettore l’inventiva, la genialità, le conoscenze che permisero la realizzazione di tali oggetti. In questo sta l’eccezionalità della sua opera, che è complessivamente un omaggio a quella capacità di “arrangiarsi trovando sempre una soluzione” che è segno distintivo del vivere in montagna. Impreste offre una rivalutazione culturale del mondo montano che, ben lontano da ogni stereotipo, si conferma come società capace di esprimere ingegno e intelletto spesso sorprendenti”.
Per scelta dell’editore ed al fine di agevolarne la consultazione “Impreste” si articola in quattro volumi, ciascuno dedicato ad uno specifico ambito. Il primo è Cose di vecchie case, fresco di stampa e dedicato alla casa contadina dalla sua struttura e dai suoi ambienti agli oggetti che in essa si trovavano. Disponibili o in uscita nei prossimi mesi i successivi volumi: Piedi in erba e mani in pasta (il bestiame, la fienagione, la lavorazione del latte; disponibile), La strategia del seme (cerealicoltura e ortofrutticoltura, viticoltura, fibre tessili), La ruota dell’ultimo carro (Il legname, i mezzi di trasporto, l’officina del contadino).
Composto di 376 pagine a colori, formato 16×23, “Cose di vecchie case” è impreziosito dai disegni di Renato Dal Cin ed è stato realizzato con la consulenza fotografica di Oreste Tormen. Oltre seicento le foto contenute nel libro, sia d’epoca che attuali, con attenzione a documentare anche visivamente ove possibile le modalità di utilizzo degli oggetti.
Una curiosità: l’autore ha voluto intitolare l’opera Impreste, termine con cui nell’area linguistica della sinistra Piave, da cui lui proviene, si intendevano genericamente oggetti e attrezzi del mondo contadino. In tal senso il termine è parso felice quale titolo complessivo.
C’è Giulietta, la bambina che va di fretta, Teresa che dorme con la luce accesa, Doriana che veste strana e ancora Eunice che canta quand’è felice….
Giovannina Pasqualotto pubblica il suo 13° libro – La città delle rondini – dedicato a Belluno e alle rondini che puntualmente ritornano nella bella stagione a rallegrare la città con il loro garrire felice. Il libro racconta una lunga storia di famiglia e di emigrazione dove la protagonista, partita da bambina ritorna a Belluno da anziana, offrendo ai lettori pagine di ricordi, emozioni e sentimenti sullo sfondo di una città che rimane immutata nel tempo. Il libro vuole essere un omaggio a Belluno, città da visitare, godere e amare; sempre accogliente, ricca di opere d’arte, abbracciata dalle Dolomiti e meta del ritorno delle rondini. Una metafora della vita: si ritorna sempre nei luoghi dove ci si sente amati e protetti.
Giovannina Pasqualotto maestra in pensione, vive a San Vito di Altivole. I suoi libri parlano di storia locale, di vita passata e di valori molto spesso dimenticati.
Dall’introduzione di Camila Dalmas e Giocondina Toigo – dal sogno alla speranza di un mondo migliore – questi racconti ci conducono in un viaggio avventuroso, ricco di belle sorprese e simpatici personaggi: il piccolo usignolo nella gabbia dorata, il coniglio, la mucca Giulietta, i pesciolini… frutto della vivace immaginazione di Michele e ci portano con la fantasia in universi lontani, in ambienti sperduti. Tutti i racconti hanno un comune filo conduttore: il desiderio di scoprire la chiave per un mondo più giusto, libero e armonioso.
Michele Barat nasce a Feltre 41 anni fa. Da 25 anni convive con un inquilino scomodo – la sclerosi multipla progressiva. Questo ospite indesiderato, tuttavia, pur limitandolo nella sua quotidianità, non gli impedisce di viaggiare con la fantasia e di creare mondi perfetti.
Il libro è stato prodotto interamente dall’autore e su sua espressa volontà parte del ricavato dalla vendita sarà devoluto ad una associazione no profit.
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