Additional information
Dimensions | 11 × 16 cm |
---|---|
Autore | Antonella Fornari, cesare-biadene, Ennio Poletti, Fabio Donetto, gabriele-pizzolato, lucia-merlo, serena-turrin |
Anno | |
Formato | |
Pagine | |
EAN | |
A cura di | |
Collana |
€7,65
Il numero 40 della collana “centopiedi” descrive 43 itinerari che vanno dalle Prealpi alle Dolomiti con percorsi che riguardano le Prealpi Trevigiane e Bellunesi, il Cansiglio, il Monte Grappa, i Lagorai, la Val Vanoi, il Primiero con le Pale di San Martino, il Comelico, la Valle di Zoldo, le montagne più belle delle Dolomiti come le Tre Cime di Lavaredo, le Tofane, gli Spalti di Toro, i Monfalconi, il Picco di Vallandro, le Cinque Torri, il Nuvolau, il Bosconero, il Pelmo, la Civetta, il Pramper, le Dolomiti Friulane, i passi Giau, Rolle, Falzarego e certe valli recondite come la Valle del Brenta, la Valle di Seren e la conca di Lamon e ancora la visita a manufatti della Prima Guerra Mondiale.
Dimensions | 11 × 16 cm |
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Autore | Antonella Fornari, cesare-biadene, Ennio Poletti, Fabio Donetto, gabriele-pizzolato, lucia-merlo, serena-turrin |
Anno | |
Formato | |
Pagine | |
EAN | |
A cura di | |
Collana |
Il numero 40 della collana “centopiedi” descrive 43 itinerari che vanno dalle Prealpi alle Dolomiti con percorsi che riguardano le Prealpi Trevigiane e Bellunesi, il Cansiglio, il Monte Grappa, i Lagorai, la Val Vanoi, il Primiero con le Pale di San Martino, il Comelico, la Valle di Zoldo, le montagne più belle delle Dolomiti come le Tre Cime di Lavaredo, le Tofane, gli Spalti di Toro, i Monfalconi, il Picco di Vallandro, le Cinque Torri, il Nuvolau, il Bosconero, il Pelmo, la Civetta, il Pramper, le Dolomiti Friulane, i passi Giau, Rolle, Falzarego e certe valli recondite come la Valle del Brenta, la Valle di Seren e la conca di Lamon e ancora la visita a manufatti della Prima Guerra Mondiale.
Ci sono itinerari a piedi ma anche qualcuno in mountain bike, con le ciaspole e in nordic walking.
I libri da cui sono tratti questi itinerari sono 18. Sono tutti diversi dalla precedente raccolta contenuta nel numero 30 della collana “centopiedi”. è un’antologia di percorsi già descritti nei “centopiedi” precedenti. Con le varianti sono in pratica descritte circa sessanta escursioni. Gli autori sono tanti e gli approcci sono quindi diversi. La nuova antologia comprende passeggiate in montagna e in collina di varie difficoltà.
Indice degli itinerari
1. La Val dei Lebi e la Val delle Bocchette:
Cason dei Lebi – Val dei Pez – Rifugio Bocchette
2. Cima Sassumà – M. Santo – M. Tomatico
3. Il Castello di Andraz – Castello – Agai – Palla
4. Lago di Pisorno (m 2227):
Lago di Pisorno Basso – Lago dell’Agnelezza Bella
5. Forcella Scanaiol (m 2093) – Malga Scanaiol
6. Il Sentiero delle Trincee da Forcella Mostacin:
Sentiero Naturalistico Col de Spin – Monte Collalto
Cresta Valle di Collalto – Monte Sùlder – Passaggio a Nord-Ovest
Sentiero delle Due Rocche
7. Forcella Lavaredo (m 2457):
Rifugio Auronzo – Forcella Col di Mezzo – Avancorpi Rocciosi
del Sasso di Landro – Forcella Lavaredo
8. Collerena (Sandebühel, m 2607):
Campo Fiscalino – Rifugio Zsigmondy Comici – Quota 2607
Camminamento Italiano – Passo Fiscalino
Forcella Pian di Cengia – Val Sassovecchio
9. Laghi del Colbricon: Pian dei Tiri – Rifugio Colbricon
10. La Strada del “Boccaor”: Un sentiero-balcone panoramico e storico
11. Nella foresta del Cansiglio: Un’escursione a lunghezza variabile
12. Lago di Costa Brunella (m 2021)
13. Laghi della Bella Venezia (m 1967):
Malga Fierollo di Sotto – Malga Fierollo di Sopra
14. Monte Tomatico da Cilladon: Malga Paoda – Malga Conte
15. Monti Gasella (Gsell, m 2065):
Sesto di Pusteria – Monti Gasella ex Forte di Haideck
16. Croda Sora i Colesei (Arzalpenkopf, m 2371): Padola – Selvapiana
Rifugio Antonio Berti al Popera – Croda Sora i Colesei
17. Forte di Cima Lan
18. Monte Cornet (1792 m):
San Martino di Erto – Casera Cornet – Monte Cornet
19. Monte Lodina (2020 m):
Ponte Compol – Casera Lodina – Forcella Lodina – Monte Lodina
20. Casera Laghét de Sora (1871 m):
Pian Fontana – Casera Laghét de Sote – Casera Laghét de Sora
21. Forcella Montanaia (2333 m):
Rifugio Pordenone – Bivacco Perugini – Forcella Montanaia
22. Bivacco Granzotto Marchi (2152 m): Rifugio Padova – Cadìn d’Arade
Forcella Monfalcon di Forn – Bivacco Granzotto Marchi
23. Cresta dei Cavallini e Chiesetta di San Giorgio
24. Cismon, Necropoli e Case Coli
25. Cinque Torri o Ra Pénes de Naeròu: Cianzopè – Rifugio Cinque Torri
Rifugio Scoiattoli – Baìjn de Dones (Ciaspole)
26. Rifugio Vallandro (Dürrensteinhütte, m 2040):
Cimabanche – Valle dei Canópi – Albergo Pratopiazza – Rifugio Vallandro
Val di Specie – Carbonin (Ciaspole)
27. Rifugio Città di Carpi:
Misurina – Col de Varda – Rifugio Città di Carpi (Ciaspole)
28. Forcella dell’Arghena (m 2020):
Misurina (Lago d’Antorno) – Malga di Rinbianco – F.lla dell’ Arghena
Col di Mezzo – Valle dell’Acqua (Ciaspole)
29. Triol del Camillo:
Ciamber – Casera del Fagarè – Casera Pra de Val Ciamber
30. Col Dur (2033 m):
Forcella Cibiana – Forcella di Valle Inferna – Col Dur
31. Monte Punta (1952 m):
Costa – Mas de Sabe – Col de Salera – Monte Punta – La Forzela – Costa
32. Anello del Monte Pena: Zoppè di Cadore
33. Monte Crot (2169 m): Forcella Staulanza – Monte Crot
34. Spiz de Zuel (2033 m): (Chiesa) Casera della Grava – Spiz de Zuel
35. Rifugio Casel Sora ‘l Sass (1588 m); Castelaz – Pian de la Fopa
Rifugio Casel Sora ’l Sass Casera del Mezzodì – Castelaz
36. Monte Tudaio (m 2114): Chalet Pino Solitario – Val de Ciariè
Sentiero “dei Mede” – Monte Tudaio
37. Col Pramossei (m 1472): Laggio di Cadore – Col Pramossei
Col de Poeca – San Daniele – Col Ciampon
38. Col Piccolo (m 1037): Vigo di Cadore – Col Piccolo
39. Ricovero Ciaréido (m 1969):
Lozzo di Cadore – Sora Crepa – Ricovero Ciaréido
40. Col Vaccher e Monte Zucco (m 1196): Tai di Cadore – Col Vaccher
Monte Zucco
41. Contrade d’altri tempi attorno al Senaiga
42. Il sentiero delle Fornaci
43. Valdalanga e Prati Scheid
L’autore ci illumina su come la sinistra democratica italiana si sia distinta per la sua straordinaria capacità di manipolare la storia con una furbizia degna dei migliori illusionisti, il tutto condito con un buonismo onirico e irreale che fa sembrare le favole dei racconti realistici. Ma non è tutto: con la sua manifesta incapacità di affrontare i problemi reali del nostro tempo e la sua presunzione di essere il “modello umano superiore”, la sinistra si sta allontanando sempre di più dal sentire comune della gente, rischiando di rimanere isolata nella sua torre d’avorio. Inoltre l’autore, evidenzia la sconfitta economica, militare e ideologica dell’Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale all’interno della scacchiera internazionale delle grandi potenze.
Il libro è stato auto prodotto dall’autore Gianni Sagrillo di 67 anni, bibliotecario presso la Comunità Montana Feltrina per quattro anni. Ha ideato trasmissioni musicali (sulla storia del blues e del jazz) per varie radio private, oltre ad essere un appassionato di storia, l’autore ama la musica e suona il pianoforte. Vive a Feltre, in provincia di Belluno.
Dai 25 anni di vita condivisa tra Nadia e Casimiro, nasce questa raccolta di ricette che percorre la storia e la strada battuta in questi anni di lavoro e condivisione. Ricette scritte con passione e speranza che qualcuno voglia cimentarsi nella sperimentazione. Nella raccolta ci sono spunti e proposte che toccano la stagionalità dei prodotti e la gratinatura dei piatti; si passa dai classici risotti, alle zuppe e ai sughi e alle rivisitazioni di alcuni piatti di ispirazione etnica.
Ricette, ricordi, memorie e narrazioni. Perchè nulla vada perduto.
Fino alla metà del secolo scorso, nella società italiana le donne furono considerate inferiori all’uomo non solo per forza fisica, ma anche per capacità intellettuali e per doti artistiche; furono pagate, pure a parità di occupazione, meno dell’uomo e per lo più relegate a compiere i lavori domestici; furono impossibilitate ad intervenire nella gestione della cosa pubblica, non godendo di diritti elettorali attivi, né tanto meno passivi.
Forse una delle più significative tappe verso l’emancipazione fu l’accurata e approfondita ricerca sulla situazione femminile nei vari Paesi occidentali e nelle diverse epoche storiche, compiuta e diretta dagli studiosi francesi Georges Duby e Michelle Perrot. La storia delle donne, edita nell’ultimo decennio del secolo scorso da Giuseppe Laterza, fu un’opera pioneristica che suscitò un enorme interesse in Italia e nel mondo.
Dall’intendimento di proporre una riflessione sulla specifica situazione della donna bellunese nelle epoche passate nasce il libro Donne bellunesi dal secolo XV al 1950, dove, oltre ad analizzare leggi e norme legislative, si descrivono costumi, vicende e condizioni di vita di nobili e di popolane, di mogli e di vedove, di figlie e di madri, di streghe e di prostitute, di emigranti e di viaggiatrici, di benefattrici e di anfitrioni, di artiste e di letterate, di massere e di docenti, di suore e di imprenditrici, di levatrici e di alpiniste, di donne oggetto di violenza e di omicide, di sante e di contrabbandiere. Mentre per alcune persone l’autrice ha riportato il puro e semplice nome, per altre ha tracciato dei ritratti a tutto tondo in cui ha evidenziato vicende, caratteristiche, capacità, aspirazioni e doti.
Per la stesura di questo libro, riguardante l’intera provincia di Belluno, sono state consultate molte opere edite, ma anche numerosi documenti d’archivio ancora inediti, privilegiando soprattutto l’Archivio di Stato di Belluno e, a titolo esemplificativo, alcuni archivi parrocchiali o comunali
Miriam Curti ha sempre avuto un occhio di riguardo per le problematiche locali e ha pubblicato numerosi articoli e saggi su giornali e riviste. Alcuni dei suoi libri più significativi , scritti in collaborazione con altri studiosi o frutto solo del suo lavoro sono “Stemmi e antiche famiglie di Mel (2012)”, “Famiglie nobili di Belluno (2015)”, “Notizie da Mel 1919-1963 (2018)”, “Famiglie cittadinesche di Belluno (2020)”, “Notizie da Borgo Valbelluna (2022)”.
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