Additional information
Weight | 0,639 kg |
---|---|
Dimensions | 16 × 23 cm |
Autore | |
Anno | |
Formato | |
Pagine | |
EAN | |
Collana |
€17,00
Ferrate di primavera, notti d’estate, creste d’autunno, con le ciaspe d’inverno, per adulti e bambini.
Questa guida raccoglie in modo eterogeneo itinerari delle province di Verona, Vicenza, Belluno, Treviso, Trento e Bolzano.
Per una rapida collocazione dell’itinerario è indicata su ognuno la provincia di appartenenza. Informazioni generiche fanno da cappello alla descrizione del percorso. Per ogni itinerario sono riportate delle note informative utili all’organizzazione della gita e alcune caratteristiche principali che ne fanno un percorso unico.
La descrizione di ogni itinerario – spiega l’autore – è “per quanto possibile precisa e dettagliata, ciò non toglie che avere una cartina topografica della zona sia una cosa indispensabile. Per la maggior parte sono itinerari alla portata di tutti gli escursionisti, anche se un occhio comunque deve esser sempre dato alle difficoltà segnalate, che comportano anche la scelta di abbigliamento ed attrezzatura adeguate. È sottinteso che una certa conoscenza della montagna, dei suoi pericoli, nonché un piede fermo ed allenato servono alla maggior parte degli itinerari proposti.
Weight | 0,639 kg |
---|---|
Dimensions | 16 × 23 cm |
Autore | |
Anno | |
Formato | |
Pagine | |
EAN | |
Collana |
Questa guida raccoglie in modo eterogeneo itinerari delle province di Verona, Vicenza, Belluno, Treviso, Trento e Bolzano.
Per una rapida collocazione del percorso è indicata su ognuno la provincia di appartenenza. Informazioni generiche fanno da cappello alla descrizione del percorso. Per ogni escursione sono riportate delle note informative utili all’organizzazione della gita e alcune caratteristiche principali che ne fanno un percorso unico.
La descrizione di ogni itinerario – spiega l’autore – è “per quanto possibile precisa e dettagliata, ciò non toglie che avere una cartina topografica della zona sia una cosa indispensabile. Per la maggior parte sono itinerari alla portata di tutti gli escursionisti, anche se un occhio comunque deve esser sempre dato alle difficoltà segnalate, che comportano anche la scelta di abbigliamento ed attrezzatura adeguate. È sottinteso che una certa conoscenza della montagna, dei suoi pericoli, nonché un piede fermo ed allenato servono alla maggior parte degli itinerari proposti.
Caso a sé stante sono naturalmente le vie ferrate che di per sé selezionano in partenza l’utente e prevedono una certa conoscenza della tecnica di roccia e di progressione. Nella descrizione del percorso, salvo indicazioni diverse, gli orari espressi tra parentesi fanno sempre riferimento al tempo complessivo (sin lì fatto dal punto di partenza).
Un’ultima cosa. L’ordine sparso degli itinerari è voluto per due motivi: a) la guida, come già detto, si ispira ad un diario e pertanto un giorno si va da una parte, il successivo da un’altra; b) la consultazione è pensata partendo dalla domanda: cosa faccio domani? e non cosa posso fare a Vicenza? Lasciandosi trasportare dal cuore nella scelta dell’itinerario.”
Ferrate di primavera 21
Itinerario n. 1 – Via attrezzata Rio Secco 23
Itinerario n. 2 – Via ferrata Monte Albano 26
Itinerario n. 3 – Via ferrata Che Guevara 28
Percorso n. 4 – Sentiero attrezzato Fausto Susatti 31
Itinerario n. 5 – Percorso attrezzato Sass Brusai 35
Percorso n. 6 – Sentiero attrezzato Favogna 37
Itinerario n. 7 – Sentiero attrezzato della Val Scura 40
Itinerario n. 8 – Burrone Mezzocorona 43
Itinerario n. 9 – Ferrata del Centenario Sat – Via dell’Amicizia 45
Itinerario n. 10 – Via ferrata Monte Pelsa – Fiamme Gialle 48
Itinerario n. 11 – Sentiero attrezzato Attilio Sieff 52
Itinerario n. 12 – Via ferrata Gerardo Sega 55
Percorso n. 13 – Via ferrata Rio Salagoni 60
Notti d’estate 63
Itinerario n. 14 – Bivacco Bedin 65
Itinerario n. 15 – Bivacco Sandro Redolf 67
Itinerario n. 16 – Bivacco Col di Lana 69
Itinerario n. 17 – Bivacco Latemar – Attilio Sief 71
Itinerario n. 18 – Bivacco Reali 72
Percorso n. 19 – Bivacco Paolo e Nicola 74
creste d’autunno 77
Itinerario n. 20 – Monte Telegrafo 79
Itinerario n. 21 – Croda d’Ancona 83
Itinerario n. 22 – Monte Corno Grande 86
Itinerario n. 23 – Monte Baone 88
Itinerario n. 24 – Glaiterjoch 91
Itinerario n. 25 – Monte Càdria 93
Percorso n. 26 – Cima Nara 96
Itinerario n. 27 – Cima Sette Selle 99
Itinerario n. 28 – Corno Bianco (Weisshorn) 104
Itinerario n. 29 – Monte Gronlait 107
Itinerario n. 30 – T ovo Alto 109
Itinerario n. 31 – Monte La Marzola 111
Itinerario n. 32 – Col del Gallo (Strada Penise) 113
Itinerario n. 33 – Monte Pavione 116
Itinerario n. 34 – Monte Corno 119
Itinerario n. 35 – Doss d’Abramo 122
Itinerario n. 36 – Spiz di Tariciogn 124
Itinerario n. 37 – Cima Vallon Scuro 128
Itinerario n. 38 – Cornetto di Confine (Markinkele) 131
Itinerario n. 39 – Sasso di Rocca 133
Itinerario n. 40 – Col del Gallo (Strada Penise) 136
6
Con le ci aspe d’in verno 139
Itinerario n. 41 – Monte La Palacia 141
Itinerario n. 42 – R ifugio Contrin 145
Itinerario n. 43 – Malga Fanes Grande 148
Itinerario n. 44 – Casera Erera – Brendol 151
Itinerario n. 45 – O spizio dla Santa Crusc 153
Itinerario n. 46 – Forcella Caulana 155
Itinerario n. 47 – L ago delle Stellune 159
Itinerario n. 48 – Forcella Folga 160
Itinerario n. 49 – Monte Stivo 163
Itinerario n. 50 – Monte Sief 167
Itinerario n. 51 – Col de la Puina 168
Itinerario n. 52 – Passo Duron 170
Itinerario n. 53 – Casera Prampèr 172
Itinerario n. 54 – Monte Asolone 175
Itinerario n. 55 – Col di Poma 177
Itinerario n. 56 – Passo di Brogles 180
Itinerario n. 57 – Cima Vezzena 183
Itinerario n. 58 – Col Santo 186
Itinerario n. 59 – Cima Mandriolo (Manderiolo) 190
Qualche ide a per picc oli alpini sti 195
ferrate di primavera 197
Itinerario n. 60 – Ferrata Sass de Rocia 199
Itinerario n. 61 – Galleria del Piccolo Lagazuoi 202
Itinerario n. 62 – Sentiero attrezzato del Colodri 203
Itinerario n. 63 – Sentiero attrezzato Monte Averau 205
Itinerario n. 64 – Sentiero attrezzato del Monte Roèn 206
Itinerario n. 65 – A nello del Monte Cengio 209
Itinerario n. 66 – Via Attrezzata del Gronton 212
notti d’estate 215
Itinerario n. 67 – Bivacco Malga Conseria 217
Itinerario n. 68 – Malga Mont 219
Itinerario n. 69 – Bivacco A.N.A. Telve 221
Itinerario n. 70 – Bivacco Menegazzi 223
creste d’autunno 225
Itinerario n. 71 – Monte Colodri 227
Itinerario n. 72 – Monte Pore 229
Itinerario n. 73 – Monte Crep 231
con le ciaspe d’inverno 233
Itinerario n. 74 – R ifugio Carestiato 235
Itinerario n. 75 – R ifugio Tre Scarperi 236
Itinerario n. 76 – Monte Cherz 238
L’autore ci illumina su come la sinistra democratica italiana si sia distinta per la sua straordinaria capacità di manipolare la storia con una furbizia degna dei migliori illusionisti, il tutto condito con un buonismo onirico e irreale che fa sembrare le favole dei racconti realistici. Ma non è tutto: con la sua manifesta incapacità di affrontare i problemi reali del nostro tempo e la sua presunzione di essere il “modello umano superiore”, la sinistra si sta allontanando sempre di più dal sentire comune della gente, rischiando di rimanere isolata nella sua torre d’avorio. Inoltre l’autore, evidenzia la sconfitta economica, militare e ideologica dell’Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale all’interno della scacchiera internazionale delle grandi potenze.
Il libro è stato auto prodotto dall’autore Gianni Sagrillo di 67 anni, bibliotecario presso la Comunità Montana Feltrina per quattro anni. Ha ideato trasmissioni musicali (sulla storia del blues e del jazz) per varie radio private, oltre ad essere un appassionato di storia, l’autore ama la musica e suona il pianoforte. Vive a Feltre, in provincia di Belluno.
Dai 25 anni di vita condivisa tra Nadia e Casimiro, nasce questa raccolta di ricette che percorre la storia e la strada battuta in questi anni di lavoro e condivisione. Ricette scritte con passione e speranza che qualcuno voglia cimentarsi nella sperimentazione. Nella raccolta ci sono spunti e proposte che toccano la stagionalità dei prodotti e la gratinatura dei piatti; si passa dai classici risotti, alle zuppe e ai sughi e alle rivisitazioni di alcuni piatti di ispirazione etnica.
Ricette, ricordi, memorie e narrazioni. Perchè nulla vada perduto.
Fino alla metà del secolo scorso, nella società italiana le donne furono considerate inferiori all’uomo non solo per forza fisica, ma anche per capacità intellettuali e per doti artistiche; furono pagate, pure a parità di occupazione, meno dell’uomo e per lo più relegate a compiere i lavori domestici; furono impossibilitate ad intervenire nella gestione della cosa pubblica, non godendo di diritti elettorali attivi, né tanto meno passivi.
Forse una delle più significative tappe verso l’emancipazione fu l’accurata e approfondita ricerca sulla situazione femminile nei vari Paesi occidentali e nelle diverse epoche storiche, compiuta e diretta dagli studiosi francesi Georges Duby e Michelle Perrot. La storia delle donne, edita nell’ultimo decennio del secolo scorso da Giuseppe Laterza, fu un’opera pioneristica che suscitò un enorme interesse in Italia e nel mondo.
Dall’intendimento di proporre una riflessione sulla specifica situazione della donna bellunese nelle epoche passate nasce il libro Donne bellunesi dal secolo XV al 1950, dove, oltre ad analizzare leggi e norme legislative, si descrivono costumi, vicende e condizioni di vita di nobili e di popolane, di mogli e di vedove, di figlie e di madri, di streghe e di prostitute, di emigranti e di viaggiatrici, di benefattrici e di anfitrioni, di artiste e di letterate, di massere e di docenti, di suore e di imprenditrici, di levatrici e di alpiniste, di donne oggetto di violenza e di omicide, di sante e di contrabbandiere. Mentre per alcune persone l’autrice ha riportato il puro e semplice nome, per altre ha tracciato dei ritratti a tutto tondo in cui ha evidenziato vicende, caratteristiche, capacità, aspirazioni e doti.
Per la stesura di questo libro, riguardante l’intera provincia di Belluno, sono state consultate molte opere edite, ma anche numerosi documenti d’archivio ancora inediti, privilegiando soprattutto l’Archivio di Stato di Belluno e, a titolo esemplificativo, alcuni archivi parrocchiali o comunali
Miriam Curti ha sempre avuto un occhio di riguardo per le problematiche locali e ha pubblicato numerosi articoli e saggi su giornali e riviste. Alcuni dei suoi libri più significativi , scritti in collaborazione con altri studiosi o frutto solo del suo lavoro sono “Stemmi e antiche famiglie di Mel (2012)”, “Famiglie nobili di Belluno (2015)”, “Notizie da Mel 1919-1963 (2018)”, “Famiglie cittadinesche di Belluno (2020)”, “Notizie da Borgo Valbelluna (2022)”.
Tutte le nostre spedizioni in Italia avvengono via corriere BRT. Per costi e termini di servizio clicca qui.
Per contattarci: info@edizionidbs.it
Reviews
There are no reviews yet.