Informazioni aggiuntive
Peso | 0,144 kg |
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Dimensioni | 12 × 21 cm |
Autore | |
Anno | |
Formato | |
Pagine | |
EAN |
Il prezzo originale era: €10,00.€8,50Il prezzo attuale è: €8,50.
Paolo è un ragazzo che voleva solo giocare a pallone e che, invece, si è ritrovato vittima di un sistema in cui il risultato finale della partita è la cosa più significativa; dove la vittoria è più importante della persona. Queste pagine formano una storia di strettissima attualità affrontando un tema che riguarda i giovani, la loro educazione, il loro rapporto con gli adulti e con lo sport. “Un calcio all’Amore” racconta di come la violenza psicologica sia troppe volte lasciata impunita e senza risposta o ancor peggio perpetrata senza nemmeno rendersene conto.
Peso | 0,144 kg |
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Dimensioni | 12 × 21 cm |
Autore | |
Anno | |
Formato | |
Pagine | |
EAN |
Paolo è un ragazzo che voleva solo giocare a calcio e che, invece, si è ritrovato vittima di un sistema in cui il risultato finale della partita è la cosa più significativa; dove la vittoria è più importante della persona. Queste pagine formano una storia di strettissima attualità affrontando un tema che riguarda i giovani, la loro educazione, il loro rapporto con gli adulti e con lo sport. “Un calcio all’Amore” racconta di come la violenza psicologica sia troppe volte lasciata impunita e senza risposta o ancor peggio perpetrata senza nemmeno rendersene conto.
Il romanzo, dedicato a quei ragazzi che per il momento soffrono in panchina, è introdotto da Paolo Crepet che ha definito illuminante e paradigmatica la storia di Paolo. Scrive lo psichiatra: “Se lo sport deve essere utile alla crescita, perchè un genitore fa così tanta fatica a far affrontare al figlio le dovute difficoltà che gli si prospettano e vuole sempre fare ciò che non gli compete, ovvero il “pompiere”, il mediatore? Non parlo del caso di Paolo, ma di tanti comportamenti genitoriali che conosco fin troppo bene e che non aiutano i figli a crescere e a maturarsi in modo forte e autentico. A volte un genitore dovrebbe imparare a fare un passo indietro e dire che la vita per un ragazzo è fatta anche di frustrazioni, difficoltà oltre alle soddisfazioni e alle gioie. Un ragazzo non deve abituarsi ad avere il paracadute, altrimenti correrà il rischio di crescere infelice perchè debole”.
Illustrazioni: Claudio Rèpaci
Nero e Bianco Edizioni.
Nel 1987 Aldo Villabruna, in un cantiere nel comune di Sovramonte, rinvenne una sepoltura con i resti di ossa umane e una punta di freccia risalenti all’ultima fase del periodo Paleozoico, 14.000 anni fa appunto. Da allora il Cacciatore o Uomo della Val Rosna ha fornito e continua a fornire preziosissime informazioni sui primi abitanti delle Alpi occidentali: si tratta di una delle più antiche sepolture di area alpina, ma rappresenta anche un esempio straordinario di arte funeraria paleolitica, nonché il primo caso di intervento odontoiatrico della storia!
Il volume dedicato ai ragazzi, ma ricco di informazioni specifiche di sicuro interesse anche per gli adulti, è diviso in due parti. La prima, di carattere narrativo, racconta la storia di un gruppo di cacciatori e raccoglitori nomadi, che seguendo le migrazioni degli animali, giunge dalla pianura ai piedi delle Alpi. Chiara Villabruna, grazie a una narrazione incalzante e ricca di dettagli, ci restituisce un racconto coinvolgente e appassionante, capace di immergere grandi e bambini nello stile di vita di coloro che hanno abitato quel riparo nella valle tra i torrenti Rosna e Cismon. Nella seconda parte, di carattere divulgativo, Aldo Villabruna espone con precisione e con il supporto di numerose immagini, i reperti rinvenuti nella sepoltura e le loro funzioni, aggiungendo al libro un irresistibile valore didattico. A impreziosire la storia ci sono le delicate e suggestive illustrazioni di Marisa Viezzoli.
Il libro, ultimo nato delle Edizioni DBS, rappresenta un ulteriore tassello nella missione della casa editrice: raccogliere, preservare e divulgare la storia e il vasto patrimonio culturale del territorio, soprattutto ai giovani, così da evitarne la dispersione. Una storia, come quella dell’Uomo della Val Rosna, che anche a distanza di 14.000 anni continua a sorprendere ed emozionare.
E se si scoprisse che la Valle di Seren che ormai conta pochi residenti, fosse stata in realtà colpita da una maledizione lanciata anni orsono da un parroco per vendicarsi del voltaspalle dei suoi parrocchiani?
Daniele Gazzi e Dante Rech ripercorrono questo fatto e/0 leggenda che si tramanda da generazioni e attraverso una lunga carrellata di foto descrivono la vita, a volte dura, ma sempre dignitosa di chi questa Valle la ha vissuta, amata, protetta e purtroppo ha dovuto lasciare a causa delle dure condizioni di vita
C’è Giulietta, la bambina che va di fretta, Teresa che dorme con la luce accesa, Doriana che veste strana e ancora Eunice che canta quand’è felice….
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