Informazioni aggiuntive
Peso | 1 kg |
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Dimensioni | 16 × 23 cm |
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Il prezzo originale era: €12,00.€10,20Il prezzo attuale è: €10,20.
4 novembre 1917. Alle porte delle Dolomiti si sparge la notizia della disfatta di Caporetto. E’ l’inizio di dodici lunghissimi mesi che la storia ricorderà come l’anno della fame. Un romanzo senza tempo, un capolavoro di Luigi Tatto.
Peso | 1 kg |
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Dimensioni | 16 × 23 cm |
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Sagron Mis è il comune più orientale della Provincia di Trento e il più piccolo della Comunità di Primiero con solo 175 abitanti. Sebbene l’area geograficamente e culturalmente sia più legata al vicino agordino, appartiene storicamente al distretto di Primiero per cui ha svolto nei secoli il ruolo di periferia, confine e passaggio.
Nel 1987 Aldo Villabruna, in un cantiere nel comune di Sovramonte, rinvenne una sepoltura con i resti di ossa umane e una punta di freccia risalenti all’ultima fase del periodo Paleozoico, 14.000 anni fa appunto. Da allora il Cacciatore o Uomo della Val Rosna ha fornito e continua a fornire preziosissime informazioni sui primi abitanti delle Alpi occidentali: si tratta di una delle più antiche sepolture di area alpina, ma rappresenta anche un esempio straordinario di arte funeraria paleolitica, nonché il primo caso di intervento odontoiatrico della storia!
Il volume dedicato ai ragazzi, ma ricco di informazioni specifiche di sicuro interesse anche per gli adulti, è diviso in due parti. La prima, di carattere narrativo, racconta la storia di un gruppo di cacciatori e raccoglitori nomadi, che seguendo le migrazioni degli animali, giunge dalla pianura ai piedi delle Alpi. Chiara Villabruna, grazie a una narrazione incalzante e ricca di dettagli, ci restituisce un racconto coinvolgente e appassionante, capace di immergere grandi e bambini nello stile di vita di coloro che hanno abitato quel riparo nella valle tra i torrenti Rosna e Cismon. Nella seconda parte, di carattere divulgativo, Aldo Villabruna espone con precisione e con il supporto di numerose immagini, i reperti rinvenuti nella sepoltura e le loro funzioni, aggiungendo al libro un irresistibile valore didattico. A impreziosire la storia ci sono le delicate e suggestive illustrazioni di Marisa Viezzoli.
Il libro, ultimo nato delle Edizioni DBS, rappresenta un ulteriore tassello nella missione della casa editrice: raccogliere, preservare e divulgare la storia e il vasto patrimonio culturale del territorio, soprattutto ai giovani, così da evitarne la dispersione. Una storia, come quella dell’Uomo della Val Rosna, che anche a distanza di 14.000 anni continua a sorprendere ed emozionare.
E se si scoprisse che la Valle di Seren che ormai conta pochi residenti, fosse stata in realtà colpita da una maledizione lanciata anni orsono da un parroco per vendicarsi del voltaspalle dei suoi parrocchiani?
Daniele Gazzi e Dante Rech ripercorrono questo fatto e/0 leggenda che si tramanda da generazioni e attraverso una lunga carrellata di foto descrivono la vita, a volte dura, ma sempre dignitosa di chi questa Valle la ha vissuta, amata, protetta e purtroppo ha dovuto lasciare a causa delle dure condizioni di vita
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Dino Bridda – Il Gazzettino, 22 febbraio 2017 –
Nel quadro del centenario della Grande Guerra non poteva mancare il ritorno alla ribalta, anzi alla libreria, di uno dei romanzi più famosi la cui azione si svolge nel Feltrino.
Si tratta del capolavoro di Luigi Tatto “Stelle sul Grappa”, pubblicato per la prima volta da Paravia nel 1968 in occasione dei 50 anni dalla fine del conflitto e ripubblicato
una prima volta nel 1984 dall’Isbrsc di Belluno. Ora il libro riesce per i tipi di Dbs edizioni di Rasai di Seren del Grappa che ha ripreso grafica, illustrazioni e copertina della prima edizione con prefazione dello scrittore Paolo Malaguti. Angiola Broccati Stradella così ne parlò in una sua recensione: «L’autore tocca con mano lieve la tragedia e ne sottolinea invece i motivi umani, riuscendo a ricostruire un ambiente ed un’atmosfera senza ombra di retorica, un degno omaggio ai morti del Grappa e a quelli di tutte le guerre, un omaggio che vuol essere
un invito a rendere valido il loro sacrificio, suscitando nel lettore un caldo anelito alla pace…».
L’opera del maestro Tatto (Feltre 1922-2003) riporta la memoria del lettore alle conseguenze della disfatta di Caporetto la cui eco giunse nel Feltrino ai primi di novembre 1917 quando per le vallate delle nostre Dolomiti ebbe inizio il tristemente famoso “an de la fan”. Quando uscì cinquant’anni fa il libro fu una novità poiché non racconta la guerra attraverso i bollettini ufficiali dell’Esercito, bensì dalla parte della popolazione civile che vide invadere il proprio territorio dalle armate austro-ungariche. Per la prima volta nella storia la guerra entrò nelle case dei nostri nonni e con essa la paura, l’incertezza del futuro, l’oppressione dello straniero, la fame. Protagonisti della storia sono Giacomo e Michele con le rispettive famiglie, adulti e bambini in balìa degli eventi, creditori del diritto di sopravvivere ed essere rispettati, fiduciosi che tutto un giorno finirà e con gli occhi sempre puntati sul Grappa dove i nostri soldati combatterono in una lunga e sanguinosa resistenza. A poco più di tredici anni dalla scomparsa dell’autore, la ristampa di “Stelle sul Grappa” rende omaggio ad uno scrittore di fresca vena, noto e amato non solo nell’ambito della letteratura per ragazzi, ma anche in uno scenario più ampio di lettori che ne ammirano la scrittura votata a fare di gioie e dolori dell’individuo complementi di una memoria collettiva inneggiante alla pace e alla concordia.