Informazioni aggiuntive
Peso | 1 kg |
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Dimensioni | 30 × 21 cm |
Anno | |
Autore | |
EAN | |
Formato |
€15,00
2 disponibili
Massime, proverbi, modi di dire veneti, tramandati e mai dimenticati.
Peso | 1 kg |
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Dimensioni | 30 × 21 cm |
Anno | |
Autore | |
EAN | |
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Massime, proverbi, modi di dire veneti, tramandati e mai dimenticati.
La raccolta corredata da numerose foto d’epoca, è diviso per argomenti: gocce di saggezza, amori, in compagnia, fameia e parentado, el magnar, lavorar, animai, el tempo, de staion in staion, i mesi, i santi dei mesi. Il libro incanta per il contenuto, dimostrando la saggezza del popolo veneto, che con poche parole delineava verità sacrosante, tramandate oralmente di generazione in generazione e che è giusto fermare nella memoria.
Giovannina Pasqualotto, maestra in pensione, è nata ad Altivole nel 1949. In questo volume raccoglie alcuni dei numerosi detti imparati da bambina, grazie al suo vivere in un mondo rurale dalla parlata colorita e profonda. La stessa ritiene che sia doveroso che le generazioni future abbiano in eredità un grosso bagaglio di saggezza semplice, in modo da trarne tutti i benefici possibili.
Questa non è una guida, questa non è una mappa, questo non è un libro. E’ la traduzione in testi, immagini e dati della magnifica traversata del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi editati da un gruppo di appassionati che le vivono, le percorrono e le amano.
Progetto nato dalla collaborazione tra il Club Alpino Italiano sezioni di Agordo, Belluno, Feltre, Longarone, Oderzo e Val di Zoldo e il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi
Dopo la versione italiana del volume andata esaurita, Verica propone anche la versione in inglese per poter raggiungere ancora più lettori. Di qualsiasi lingua, di qualsiasi etnia o colore tutti abbiamo bisogno di un porto sicuro.
Affresco di un epoca ed odissea di una famiglia, come tante, attraverso le tappe di un viaggio tra ricordi, sacrifici e rinunce per cercare, ognuno a modo suo, un posto da chiamare casa.
Quando si diffuse nell’ottobre del 1917 la notizia della rotta di Caporetto, anche tra le genti nel Bellunese sorse il panico per una imminente invasione dell’esercito austro-tedesco. Purtroppo quella non rimase solo una sensazione, poichè nei primi giorni di novembre, le truppe si insediarono nelle vallate e per la prima volta i Bellunesi si trovarono la guerra letteralmente in casa.
Gianni Viel crede fortemente che il terreno teatro di questa battaglia, trattenga segni e tracce visibili di quanto i nostri predecessori hanno subito in quei giorni tragici. Lo stesso recupera materiali, ma pulisce anche i luoghi dalla vegetazione infestante e posiziona tabelle indicative per chi volesse avventurarsi in quei luoghi.
L’incontro con Giorgio Tosato ha permesso di contestualizzare l’argomento anche da un punto di vista storico grazie all’utilizzo di materiali documentali e la capacità narrativa dello stesso autore di molti libri sulla Grande Guerra
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