Additional information
Weight | 0,299 kg |
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Dimensions | 19 × 22 cm |
Autore | |
Anno | |
Formato | |
Pagine | |
A cura di |
Questo libretto sulla Grande Guerra è costituito dalla copia delle originali “Memorie del periodo della Guerra Europea” scritte a mano su di un quaderno, dal caporale dei Bersaglieri Oreste Lirussi di Pietro
Weight | 0,299 kg |
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Dimensions | 19 × 22 cm |
Autore | |
Anno | |
Formato | |
Pagine | |
A cura di |
Questo libretto sulla Grande Guerra è costituito dalla copia delle originali “Memorie del periodo della Guerra Europea” scritte a mano su di un quaderno, dal caporale dei Bersaglieri Oreste Lirussi di Pietro, nato a S. Martino di Lupari (Padova) il 19 febbraio 1887, trasferitosi poi a Cittadella (Padova) dove prese in moglie l’8 gennaio 1914 la signorina Elvira Tessarolo (22 agosto 1889 – 27 gennaio 1977).
Dal matrimonio nacquero due figlie; Ida (4 dicembre 1914 – 2 marzo 1969)
e Maria nata il 6 gennaio 1919 e vivente.
Oreste Lirussi compì gli studi elementari e fu impiegato come contabile
sia prima che dopo la prima Guerra Mondiale in un esercizio commerciale
di rivendita di stoffe a Cittadella. Morì a Cittadella l’11 novembre 1945
all’età di 58 anni.
Dopo la copia originale delle memorie viene riportata la versione delle
stesse in italiano corrente, il più fedele possibile all’originale.
Seguono alcune pagine di riassunto degli spostamenti fatti durante
la guerra, delle permanenze in trincea, delle licenze e delle malattie.
Seguono il commento alle memorie, una cartolina inviata a casa nel 1917
e le copie di due attestati e della croce di guerra concessa nel 1929.
Concludono il libretto la carta generale e le cartine topografiche delle
località più importanti citate nelle memorie. Le cartine sono state tratte,
per lo più, dalle carte topografiche dell’Istituto Geografico Militare (IGM)
che si ringrazia.
L’autore del commento, G.A. Mazzocchin è professore ordinario di
Chimica Analitica presso la Facoltà di Scienze dell’Università Ca’ Foscari
di Venezia e appassionato cultore della Prima Guerra Mondiale.
Si ringrazia sentitamente il Comune di S. Martino di Lupari (PD) per il
contribuito dato alla realizzazione di questo libretto.
Si ringrazia la signora Maria Lirussi Cattapan ed il signor Cesare Cattapan
per la gentile concessione del manoscritto e per le preziose informazioni
fornite all’autore del commento. Si ringrazia infine il sig. Danilo Rudello
per la preziosa collaborazione.
Dall’introduzione di Camila Dalmas e Giocondina Toigo – dal sogno alla speranza di un mondo migliore – questi racconti ci conducono in un viaggio avventuroso, ricco di belle sorprese e simpatici personaggi: il piccolo usignolo nella gabbia dorata, il coniglio, la mucca Giulietta, i pesciolini… frutto della vivace immaginazione di Michele e ci portano con la fantasia in universi lontani, in ambienti sperduti. Tutti i racconti hanno un comune filo conduttore: il desiderio di scoprire la chiave per un mondo più giusto, libero e armonioso.
Michele Barat nasce a Feltre 41 anni fa. Da 25 anni convive con un inquilino scomodo – la sclerosi multipla progressiva. Questo ospite indesiderato, tuttavia, pur limitandolo nella sua quotidianità, non gli impedisce di viaggiare con la fantasia e di creare mondi perfetti.
Il libro è stato prodotto interamente dall’autore e su sua espressa volontà parte del ricavato dalla vendita sarà devoluto ad una associazione no profit.
L’autore ci illumina su come la sinistra democratica italiana si sia distinta per la sua straordinaria capacità di manipolare la storia con una furbizia degna dei migliori illusionisti, il tutto condito con un buonismo onirico e irreale che fa sembrare le favole dei racconti realistici. Ma non è tutto: con la sua manifesta incapacità di affrontare i problemi reali del nostro tempo e la sua presunzione di essere il “modello umano superiore”, la sinistra si sta allontanando sempre di più dal sentire comune della gente, rischiando di rimanere isolata nella sua torre d’avorio. Inoltre l’autore, evidenzia la sconfitta economica, militare e ideologica dell’Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale all’interno della scacchiera internazionale delle grandi potenze.
Il libro è stato auto prodotto dall’autore Gianni Sagrillo di 67 anni, bibliotecario presso la Comunità Montana Feltrina per quattro anni. Ha ideato trasmissioni musicali (sulla storia del blues e del jazz) per varie radio private, oltre ad essere un appassionato di storia, l’autore ama la musica e suona il pianoforte. Vive a Feltre, in provincia di Belluno.
Fino alla metà del secolo scorso, nella società italiana le donne furono considerate inferiori all’uomo non solo per forza fisica, ma anche per capacità intellettuali e per doti artistiche; furono pagate, pure a parità di occupazione, meno dell’uomo e per lo più relegate a compiere i lavori domestici; furono impossibilitate ad intervenire nella gestione della cosa pubblica, non godendo di diritti elettorali attivi, né tanto meno passivi.
Forse una delle più significative tappe verso l’emancipazione fu l’accurata e approfondita ricerca sulla situazione femminile nei vari Paesi occidentali e nelle diverse epoche storiche, compiuta e diretta dagli studiosi francesi Georges Duby e Michelle Perrot. La storia delle donne, edita nell’ultimo decennio del secolo scorso da Giuseppe Laterza, fu un’opera pioneristica che suscitò un enorme interesse in Italia e nel mondo.
Dall’intendimento di proporre una riflessione sulla specifica situazione della donna bellunese nelle epoche passate nasce il libro Donne bellunesi dal secolo XV al 1950, dove, oltre ad analizzare leggi e norme legislative, si descrivono costumi, vicende e condizioni di vita di nobili e di popolane, di mogli e di vedove, di figlie e di madri, di streghe e di prostitute, di emigranti e di viaggiatrici, di benefattrici e di anfitrioni, di artiste e di letterate, di massere e di docenti, di suore e di imprenditrici, di levatrici e di alpiniste, di donne oggetto di violenza e di omicide, di sante e di contrabbandiere. Mentre per alcune persone l’autrice ha riportato il puro e semplice nome, per altre ha tracciato dei ritratti a tutto tondo in cui ha evidenziato vicende, caratteristiche, capacità, aspirazioni e doti.
Per la stesura di questo libro, riguardante l’intera provincia di Belluno, sono state consultate molte opere edite, ma anche numerosi documenti d’archivio ancora inediti, privilegiando soprattutto l’Archivio di Stato di Belluno e, a titolo esemplificativo, alcuni archivi parrocchiali o comunali
Miriam Curti ha sempre avuto un occhio di riguardo per le problematiche locali e ha pubblicato numerosi articoli e saggi su giornali e riviste. Alcuni dei suoi libri più significativi , scritti in collaborazione con altri studiosi o frutto solo del suo lavoro sono “Stemmi e antiche famiglie di Mel (2012)”, “Famiglie nobili di Belluno (2015)”, “Notizie da Mel 1919-1963 (2018)”, “Famiglie cittadinesche di Belluno (2020)”, “Notizie da Borgo Valbelluna (2022)”.
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