Informazioni aggiuntive
Peso | 0,358 kg |
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Dimensioni | 21 × 14 cm |
Autore | |
Anno | |
Formato | |
Pagine | |
Collana | |
EAN |
Il prezzo originale era: €13,00.€11,05Il prezzo attuale è: €11,05.
Seconda guerra mondiale. A partire dal primo autunno del 1944, il Grappa e tutta la zona
circostante vissero la ferocia nazifascista.
Questo libro – un inedito nella letteratura bellunese sull’argomento– raccoglie le testimonianze dei civili serenesi coinvolti, direttamente o meno, negli avvenimenti.
Peso | 0,358 kg |
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Dimensioni | 21 × 14 cm |
Autore | |
Anno | |
Formato | |
Pagine | |
Collana | |
EAN |
Seconda guerra mondiale. A partire dal primo autunno del 1944, il Grappa e tutta la zona
circostante vissero la ferocia nazifascista.
Le formazioni partigiane, che si erano ingrossate nell’estate, commisero l’errore fatale di scegliere la difesa in campo aperto e ad oltranza, capovolgendo le forme della guerriglia, che richiedono agilità, flessibilità, dispersione. Non sfuggirono così all’accerchiamento e i risultati furono drammatici: 202 impiccati, 620 morti in combattimento e fucilati, 840 deportati, 285 case incendiate. Seren fu marginale in questa battaglia, si trovò però sul tragico percorso delle truppe nemiche.
Questo libro – un inedito nella letteratura bellunese sull’argomento– raccoglie le testimonianze dei civili serenesi coinvolti, direttamente o meno, negli avvenimenti che accompagnarono e seguirono il rastrellamento. Si tratta di testimonianze lucide, prive (anche per il tempo trascorso) delle emozioni che accompagnano l’immediatezza degli eventi, ma proprio per questo ancora più tragiche nella descrizione delle devastazioni subite.
Fu una strage d’innocenti che non ebbe una causa diretta in un’aggressione alle truppe nazifasciste, una rappresaglia mossa solo dalla volontà di incutere terrore nella popolazione nel tentativo di tagliare ogni connivenza con i partigiani.
Il libro, stampato da DBS, è edito daIsbrec.
Nel 1987 Aldo Villabruna, in un cantiere nel comune di Sovramonte, rinvenne una sepoltura con i resti di ossa umane e una punta di freccia risalenti all’ultima fase del periodo Paleozoico, 14.000 anni fa appunto. Da allora il Cacciatore o Uomo della Val Rosna ha fornito e continua a fornire preziosissime informazioni sui primi abitanti delle Alpi occidentali: si tratta di una delle più antiche sepolture di area alpina, ma rappresenta anche un esempio straordinario di arte funeraria paleolitica, nonché il primo caso di intervento odontoiatrico della storia!
Il volume dedicato ai ragazzi, ma ricco di informazioni specifiche di sicuro interesse anche per gli adulti, è diviso in due parti. La prima, di carattere narrativo, racconta la storia di un gruppo di cacciatori e raccoglitori nomadi, che seguendo le migrazioni degli animali, giunge dalla pianura ai piedi delle Alpi. Chiara Villabruna, grazie a una narrazione incalzante e ricca di dettagli, ci restituisce un racconto coinvolgente e appassionante, capace di immergere grandi e bambini nello stile di vita di coloro che hanno abitato quel riparo nella valle tra i torrenti Rosna e Cismon. Nella seconda parte, di carattere divulgativo, Aldo Villabruna espone con precisione e con il supporto di numerose immagini, i reperti rinvenuti nella sepoltura e le loro funzioni, aggiungendo al libro un irresistibile valore didattico. A impreziosire la storia ci sono le delicate e suggestive illustrazioni di Marisa Viezzoli.
Il libro, ultimo nato delle Edizioni DBS, rappresenta un ulteriore tassello nella missione della casa editrice: raccogliere, preservare e divulgare la storia e il vasto patrimonio culturale del territorio, soprattutto ai giovani, così da evitarne la dispersione. Una storia, come quella dell’Uomo della Val Rosna, che anche a distanza di 14.000 anni continua a sorprendere ed emozionare.
E se si scoprisse che la Valle di Seren che ormai conta pochi residenti, fosse stata in realtà colpita da una maledizione lanciata anni orsono da un parroco per vendicarsi del voltaspalle dei suoi parrocchiani?
Daniele Gazzi e Dante Rech ripercorrono questo fatto e/0 leggenda che si tramanda da generazioni e attraverso una lunga carrellata di foto descrivono la vita, a volte dura, ma sempre dignitosa di chi questa Valle la ha vissuta, amata, protetta e purtroppo ha dovuto lasciare a causa delle dure condizioni di vita
C’è Giulietta, la bambina che va di fretta, Teresa che dorme con la luce accesa, Doriana che veste strana e ancora Eunice che canta quand’è felice….
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