Informazioni aggiuntive
Peso | 2,5 kg |
---|---|
Dimensioni | 17 × 24 cm |
Anno | |
Formato | |
Pagine | |
A cura di |
€12,75
La prima parte del libro si snoda in tre capitoli. Il primo descrive gli aspetti naturalistici della montagna, la storia dell’alpeggio e delle sue strutture, i contratti di affittanza, la storia delle malghe dei Comuni di Alano di Piave e Quero. Il secondo, storie di vita di malgari, raccoglie interviste ricognizioni e fotografie. Il terzo capitolo illustra la lavorazione del latte ed è frutto di un lavoro di studio raccolto tra i malgari, veri protagonisti di questo scritto.
La seconda parte del libro è frutto di un lavoro collettivo condotto durante l’estate del 1997 e conclusosi con una mostra sull’alpeggio. A concludere il libro una terza parte dedicata a leggende e storie su esseri fantastici che accompagnavano la vita degli uomini e degli animali di montagna.
Peso | 2,5 kg |
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Dimensioni | 17 × 24 cm |
Anno | |
Formato | |
Pagine | |
A cura di |
La prima parte del libro si snoda in tre capitoli. Il primo descrive gli aspetti naturalistici della montagna, la storia dell’alpeggio e delle sue strutture, i contratti di affittanza, la storia delle malghe dei Comuni di Alano di Piave e Quero. Il secondo, storie di vita di malgari, raccoglie interviste ricognizioni e fotografie. Il terzo capitolo illustra la lavorazione del latte ed è frutto di un lavoro di studio raccolto tra i malgari, veri protagonisti di questo scritto.
La seconda parte del libro è frutto di un lavoro collettivo condotto durante l’estate del 1997 e conclusosi con una mostra sull’alpeggio. A concludere il libro una terza parte dedicata a leggende e storie su esseri fantastici che accompagnavano la vita degli uomini e degli animali di montagna.
Indice
Avvertenza VII
Genesi di un libro IX
Trascrizione dei termini dialettali XIII
I ALANO DI PIAVE E QUERO
1. Le malghe dei Comuni di Alano di Piave e Quero di Luigi Codemo 3
Cenni storici 6
Aspetti naturalistici 17
Le malghe di Alano di Piave 22
Le malghe di Quero 40
L’affittanza delle malghe comunali di Alano di Piave 52
2. Storie di vita di malgari di Alberto Coppe 58
Attilio Mondin: una vita da malgaro 60
Angelo Marcello Mondin: la mia vita di pastore 72
Abramo Specia: storia di un malgaro 82
Antonia Spada: una malgara a malga Camparonétta e Camparóna 89
Federico Curto: malgaro a Pradalón, alle pendici del Tomatico 95
Dionisio Codemo: i Miét de Lan, quattro generazioni a Dóc-Roncàde 102
Una vecchia malga dimenticata ai piedi del monte Peùrna 110
Carlo Simioni: il formaggio Morlàc di malga Piz 112
Dario Schievenin: dieci anni in malga Barbeghèra 120
Aldo Zatta da Le Cros: i ricordi di malga Costón 123
3. Strumenti e tecniche di lavorazione del latte di Sara Dal Canton 125
Il latte 125
Il formaggio 128
Il formaggio Morlàc 132
Il Bastardello del Grappa 134
La Casata 136
Il formaggio caprino 137
Il formaggio pecorino 137
Il burro 138
La ricotta 142
La ricotta pecorina 143
II RASAI E PORCEN DI SEREN DEL GRAPPA
1. Sul Grappa, in malga e in casèra di Daniele Gazzi 147
Introduzione 147
La fame di fieno 151
L’alpeggio in malga 157
Verso le grandi malghe 163
L’alpeggio familiare con forme di organizzazione collettiva: su dai Mistrói 213
L’alpeggio a dimensione familiare: la Val de Resèi e Valórna 227
Il monte Tomatico 254
I cazaròi 286
Alla fine 291
III LEGGENDE ED ESSERI FANTASTICI DEL GRAPPA ORIENTALE
1. Storie e leggende del versante meridionale di Alessandro Bagatella 297
La leggenda della malga Col Spadaròt 298
La scrofa 300
Il Mazaról 300
Il castegnèr del Baléch 301
Preghiera Padre Nostro 303
Maria Crik e Rajco il mago 304
La storiella del cuc 307
I can sboldrìc 307
2. Storie e leggende del versante settentrionale di Matteo Melchiorre 309
Il Mazaròl 309
La bracarìa del diàol 314
Le streghe e le Anguane 316
Il badalìs 319
Il lascito della regina Amalasunta 322
I dèmoni 322
La strada de Atila 324
La Val dell’Avién 325
La resa del Mazaròl 326
appendice
Porcen e il monte Tomatico 329
La strada de àtila 337
La strada bassa 338
La strada alta 341
Bibliografia 349
Con “Diario di un Sindaco”, l’autore ha voluto lasciare traccia dei suoi vent’anni in municipio, quindici dei quali come Primo Cittadino a Rocca Pietore, comune montano sulle Dolomiti bellunesi, convinto che una esperienza di vita così profonda debba essere trasmessa quale diretta testimonianza, utile per comprendere molte sfumature dell’attività amministrativa, spesso denigrata, criticata e il più delle volte, purtroppo disconosciuta. Gli accadimenti di cui il suo Comune, negli anni, è stato teatro, rappresentano perlopiù una “consueta ordinarietà” per tutti i municipi ma, in qualche caso, al contrario, il territorio è stato protagonista di vicende sicuramente eccezionali. Tutte queste particolarità riflettono con chiarezza un percorso di vita significativo, riportato qui in una sorta di diario temporale che racconta pagine di storia di uno dei tanti Sindaci che si cimentano con passione nel complicato lavoro di Amministratore Pubblico.
Andrea De Bernardin, nato e cresciuto ai piedi della Marmolada, sin da giovanissimo è appassionato di storia al punto da incentrare su di essa l’attività lavorativa e trarne ispirazione per diverse apprezzate pubblicazioni. Una fra tutte “La città di ghiaccio, guerra nelle viscere della montagna”, assieme al collega Michael Wachtler.
Un libro che descrive la vita e le avventure dell’ Ispettore Superiore Scelto del Corpo forestale dello Stato Nicola Pierotti, vicende meritevoli di essere vissute e degne di essere lette; strumento per comprendere un po’ meglio il mondo in cui viviamo. Nel volume sono descritte minuziosamente le indagini svolte durante la sua carriera, quali l’arresto del piromane dell’Isola del Giglio, del bracconiere che per poco non lo uccideva, i vari tentativi di corruzione e numerosi altri episodi. Un quadro di vita intensamente spesa per proteggere natura e animali da tutta quella gente “per male” quali inquinatori, trafficanti o bracconieri, ma anche superiori pavidi e politici senza vergogna. Libro da leggere fino in fondo.
Il volume è una raccolta di riflessioni e di parole, le parole della montagna che diventano pensieri. Sono le parole delle ALBE fatte di silenzi. Sono le parole della NOTTE che ha ceduto con discrezione i suoi segreti al VENTO. Sono le parole delle ACQUE che gorgogliano frale ombre di un BOSCO pieno d’incanto. Sono le parole delle ferite inferte dall’uomo ai Monti e che ora raccontano struggenti vicende di una GUERRA non troppo lontana. Sono le parole dell’INVERNO che sigilla la ROCCIA in uno scrigno di diamanti. Sono le parole delle NUVOLE, scialli leggeri dispiegati a coprire le spalle di giganti di pietra: le MONTAGNE.
L’autrice spiega di “aver cercato di fermare il suo tempo nei pensieri che ha raccolto nel lungo cammino che l’ha portata a frugare fra le pieghe di roccia, nei cupi canali, nella luce sfolgorante del sole, nella bandiera turchina del cielo. Un piccolo ricordo per farle pensare che vivere “quassù” non è mai vivere soli e che ogni parola è dono prezioso.
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