Additional information
Weight | 0,158 kg |
---|---|
Dimensions | 11 × 16 cm |
Autore | |
Anno | |
Formato | |
Pagine | |
EAN | |
Collana |
€5,10
Itinerari e percorsi alla scoperta delle Dolomiti. Dal Trentino Alto Adige al Veneto, dodici escursioni facili per scoprire le Dolomiti più belle: dalla Val di Fiemme al Cadore passando per l’Alta Badia, il Primiero, la Valle del Mis e la Val di Zoldo. Adatti anche agli escursionisti meno esperti e a chi ama il nordic walking, gli itinerari si caratterizzano per i modesti dislivelli e per la percorribilità in mezza giornata.
Weight | 0,158 kg |
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Dimensions | 11 × 16 cm |
Autore | |
Anno | |
Formato | |
Pagine | |
EAN | |
Collana |
Dal Trentino Alto Adige al Veneto, dodici escursioni facili per scoprire le Dolomiti più belle: dalla Val di Fiemme al Cadore passando per l’Alta Badia, il Primiero, la Valle del Mis e la Val di Zoldo. Adatti anche agli escursionisti meno esperti e a chi ama il nordic walking, gli itinerari si caratterizzano per i modesti dislivelli e per la percorribilità in mezza giornata. Non per questo però – avvisa l’autore – si tratta di percorsi minori. Tutt’altro. “Guglie mozzafiato, fragorose cascate, placidi laghetti, vasti panorami, vecchie architetture rurali, vie di comunicazione secolari, chiesette solitarie, antiche pitture murali, animali in libertà, variopinte fioriture spontanee sono solo alcuni degli ingredienti che concorrono a rendere attraenti le escursioni qui riportate – scrive nell’introduzione Poletti – per godere del fascino emanato da un siffatto ambiente montano l’unica cosa che ci è richiesta è lo sforzo di mettere da parte per un attimo la pigrizia e calzare un paio di scarponi. Tutto il resto viene offerto gratuitamente”.
La guida è impreziosita da foto a colori. Per ogni itinerario l’autore indica dislivello, quota massima raggiunta, durata del percorso, difficoltà, lunghezza e riferimento alla cartografia.
SOMMARIO
INTRODUZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 8
Itinerario n. 1
MALGA RODENA E PRA’ CIMERLO (Primiero) . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 12
Itinerario n. 2
CRISTO PENSANTE (Passo Rolle) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 18
Itinerario n. 3
CADINI DEL BRENTON, CASCATA DELLA SOFFIA
E GENA ALTA (Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi) . . . . . . . . . . . Pag. 28
Itinerario n. 4
LE CASCATE DI GARES (Pale di San Martino) . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 39
Itinerario n. 5
I CASONI DI VALFREDDA (Passo San Pellegrino) . . . . . . . . . . . . . . Pag. 46
Itinerario n. 6
MALGA JURIBELLO (Passo Rolle) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 55
Itinerario n. 7
PRATI DI SAN GIOVANNI E CIMA CORDOGNÈ (Primiero) . . . . . . . . . Pag. 62
Itinerario n. 8
EREMO DI JORE E CASCATA DELLE BAREZZE (Agordino) . . . . . . . . Pag. 71
Itinerario n. 9
PANORAMI, PITTURE MURALI E TABIÀ
NELL’AGORDINO (Agordino) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 79
Itinerario n. 10
LAGHETTO “AL VACH” E VILLAGGIO
DI COLCERVER (Val di Zoldo) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 84
Itinerario n. 11
DAL PASSO GARDENA A FORCELES E COLFOSCO (Alta Badia) . . . . . Pag. 91
Itinerario n. 12
LA STRADA DEL “FORMAI” (Cadore, alle falde del Monte Pelmo) . . . . . Pag. 96
Dall’introduzione di Camila Dalmas e Giocondina Toigo – dal sogno alla speranza di un mondo migliore – questi racconti ci conducono in un viaggio avventuroso, ricco di belle sorprese e simpatici personaggi: il piccolo usignolo nella gabbia dorata, il coniglio, la mucca Giulietta, i pesciolini… frutto della vivace immaginazione di Michele e ci portano con la fantasia in universi lontani, in ambienti sperduti. Tutti i racconti hanno un comune filo conduttore: il desiderio di scoprire la chiave per un mondo più giusto, libero e armonioso.
Michele Barat nasce a Feltre 41 anni fa. Da 25 anni convive con un inquilino scomodo – la sclerosi multipla progressiva. Questo ospite indesiderato, tuttavia, pur limitandolo nella sua quotidianità, non gli impedisce di viaggiare con la fantasia e di creare mondi perfetti.
Il libro è stato prodotto interamente dall’autore e su sua espressa volontà parte del ricavato dalla vendita sarà devoluto ad una associazione no profit.
L’autore ci illumina su come la sinistra democratica italiana si sia distinta per la sua straordinaria capacità di manipolare la storia con una furbizia degna dei migliori illusionisti, il tutto condito con un buonismo onirico e irreale che fa sembrare le favole dei racconti realistici. Ma non è tutto: con la sua manifesta incapacità di affrontare i problemi reali del nostro tempo e la sua presunzione di essere il “modello umano superiore”, la sinistra si sta allontanando sempre di più dal sentire comune della gente, rischiando di rimanere isolata nella sua torre d’avorio. Inoltre l’autore, evidenzia la sconfitta economica, militare e ideologica dell’Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale all’interno della scacchiera internazionale delle grandi potenze.
Il libro è stato auto prodotto dall’autore Gianni Sagrillo di 67 anni, bibliotecario presso la Comunità Montana Feltrina per quattro anni. Ha ideato trasmissioni musicali (sulla storia del blues e del jazz) per varie radio private, oltre ad essere un appassionato di storia, l’autore ama la musica e suona il pianoforte. Vive a Feltre, in provincia di Belluno.
Fino alla metà del secolo scorso, nella società italiana le donne furono considerate inferiori all’uomo non solo per forza fisica, ma anche per capacità intellettuali e per doti artistiche; furono pagate, pure a parità di occupazione, meno dell’uomo e per lo più relegate a compiere i lavori domestici; furono impossibilitate ad intervenire nella gestione della cosa pubblica, non godendo di diritti elettorali attivi, né tanto meno passivi.
Forse una delle più significative tappe verso l’emancipazione fu l’accurata e approfondita ricerca sulla situazione femminile nei vari Paesi occidentali e nelle diverse epoche storiche, compiuta e diretta dagli studiosi francesi Georges Duby e Michelle Perrot. La storia delle donne, edita nell’ultimo decennio del secolo scorso da Giuseppe Laterza, fu un’opera pioneristica che suscitò un enorme interesse in Italia e nel mondo.
Dall’intendimento di proporre una riflessione sulla specifica situazione della donna bellunese nelle epoche passate nasce il libro Donne bellunesi dal secolo XV al 1950, dove, oltre ad analizzare leggi e norme legislative, si descrivono costumi, vicende e condizioni di vita di nobili e di popolane, di mogli e di vedove, di figlie e di madri, di streghe e di prostitute, di emigranti e di viaggiatrici, di benefattrici e di anfitrioni, di artiste e di letterate, di massere e di docenti, di suore e di imprenditrici, di levatrici e di alpiniste, di donne oggetto di violenza e di omicide, di sante e di contrabbandiere. Mentre per alcune persone l’autrice ha riportato il puro e semplice nome, per altre ha tracciato dei ritratti a tutto tondo in cui ha evidenziato vicende, caratteristiche, capacità, aspirazioni e doti.
Per la stesura di questo libro, riguardante l’intera provincia di Belluno, sono state consultate molte opere edite, ma anche numerosi documenti d’archivio ancora inediti, privilegiando soprattutto l’Archivio di Stato di Belluno e, a titolo esemplificativo, alcuni archivi parrocchiali o comunali
Miriam Curti ha sempre avuto un occhio di riguardo per le problematiche locali e ha pubblicato numerosi articoli e saggi su giornali e riviste. Alcuni dei suoi libri più significativi , scritti in collaborazione con altri studiosi o frutto solo del suo lavoro sono “Stemmi e antiche famiglie di Mel (2012)”, “Famiglie nobili di Belluno (2015)”, “Notizie da Mel 1919-1963 (2018)”, “Famiglie cittadinesche di Belluno (2020)”, “Notizie da Borgo Valbelluna (2022)”.
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