Informazioni aggiuntive
| Peso | 0,134 kg |
|---|---|
| Dimensioni | 11 × 16 cm |
| Autore | |
| Anno | |
| Formato | |
| Pagine | |
| EAN | |
| Collana |
Il prezzo originale era: €6,00.€5,10Il prezzo attuale è: €5,10.
Mit diesem Führer möchten wir einige Wanderwege und Routen unserer Gegend vorstellen, um Sie mit ihrer außergewöhnlichen Schönheit bekannt zu machen. Seit jeher besteht eine feste Bindung zwischen den Ufern des Lago Maggiore und seinen Bergen. War sie einst notwendig, um den Menschen das Überleben zu sichern, so dient sie heute vor allem dem Tourismus.
| Peso | 0,134 kg |
|---|---|
| Dimensioni | 11 × 16 cm |
| Autore | |
| Anno | |
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| EAN | |
| Collana |
“Mit diesem Führer möchten wir einige Wanderwege und Routen unserer Gegend vorstellen, um Sie mit ihrer außergewöhnlichen Schönheit bekannt zu machen. Seit jeher besteht eine feste Bindung zwischen den Ufern des Lago Maggiore und seinen Bergen. War sie einst notwendig, um den Menschen das Überleben zu sichern, so dient sie heute vor allem dem Tourismus. Als freiwillige Gruppe des Alpinen Rettungsdienstes fühlen wir uns verpflichtet allen, die sich aufmachen die Berge zu erkunden ans Herz zu legen, ihnen gebührenden Respekt zu erweisen. Unterschätzen Sie nie die Schwierigkeiten oder meteorologischen Bedingungen, kontrollieren Sie Ihre Ausrüstung. Es reicht nicht aus, sich Wanderschuhe anzuziehen. Bei der Planung ihrer Exkursion sollten Sie ihre körperliche Leistungsfähigkeit berücksichtigen, auch wenn die Wanderzeit nur wenige Stunden beträgt, und keine großen Höhenunterschiede zu bewältigen sind. Bei der Routenauswahl haben wir die Karte von Cannobio und Umgebung konsultiert, die beim Verlag Danilo Zanetti herausgegeben
wird. Auf ihr können Sie alle von uns beschriebenen Wanderwege finden. Sie sind leicht erkennbar dank der rot-weißen Markierung und auch mit Hilfe einiger Hinweisschilder die entlang der Wege angebracht wurden. Bei Gefahr heißt es Ruhe zu bewahren, wählen sie sofort die 118 und ein Rettungskommando wird unverzüglich zum Einsatz kommen. Falls Sie vom Weg abgekommen sind, oder ein Mitglied ihrer Gruppe sich verletzt hat, bleiben Sie an der Stelle, wo Sie sich gerade befinden. Beschreiben Sie in Ihrem Notruf so genau wie möglich alle Einzelheiten, damit der Alpine Rettungsdienst Sie schnellst möglich finden kann. Wir danken Louise und Michael, die seit Kurzem in Carmine Superiore leben; Rosanna vom Pro Loco Cannobio, Don Luigi Dresti, und für die Fotos danken wir Gabriella Dell’Oro und Erminio Ferrari. Ein ganz besonderer Dank gilt meiner Lebensgefährtin Laura Sommaruga, ohne sie wäre dieses Buch nicht entstanden.”
INHALTSVERZEICHNIS
Einleitung . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Seite 9
Zufahrtsstraßen . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Seite 10
1. Cannobio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Seite 13
2. Cannobio – Carmine Superiore – Cannero . . . . . . . Seite 32
3. Cannobio – Alpe Pianoni (620 m) . . . . . . . . . . Seite 40
4. Bagnara – Acqua Minerale – Cannobio . . . . . . . . Seite 42
5. Cannobio – Viggiona – Acqua Minerale – Cannobio . . . Seite 45
6. Cannobio – Formine – Ronco – (San Bartolomeo)
Cannobio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Seite 51
7. Cinzago – Agher – Monte Faierone . . . . . . . . . . Seite 53
Monte Limidario 2189 m von S. Agata
(Ortsteil von Cannobio), von Gurrone
(Ortsteil von Cavaglio-Spoccia) . . . . . . . . . . . . . Seite 56
8. S.Agata – Monte Limidario
(Monte Giove 1298 m – Monte Faierone 1715 m
Monte Limidario 2189 m) . . . . . . . . . . . . . Seite 60
9. Cavaglio – Gurrone – Monte Limidario – Alta Via
della Valle di Cavaglio – Routenverlauf: Gurrone –
Olzeno – Le Biuse – Tre Confini – Alpe di Spoccia –
Sorgente del Fornale – Limidario . . . . . . . . . . Seite 66
10. Cannobio – Cavaglio . . . . . . . . . . . . . . . Seite 70
Nützliche Informationen . . . . . . . . . . . . . . . . Seite 76
L’associazione AIDO Belluno, per festeggiare i suoi 50 anni dalla fondazione, pubblica questo libretto per sensibilizzare la donazione sul filo di un unico messaggio: un SI’ alla donazione regala la speranza di una nuova vita
In un bosco ai piedi delle Dolomiti, un piccolo abete ha appena messo radici. Con il passare delle stagioni, il piccolo abete comincia a crescere, circondato dalla bellezza della natura: fiori colorati e animali selvatici riempiono di vita il suo mondo. Ma un giorno il terreno sembra molto più lontano e il piccolo abete si accorge di non essere più tanto piccolo. Terrorizzato all’idea di crescere ancora, prende la decisione di restare così per sempre, suscitando la curiosità di una delle sue radici. L’incontro tra il piccolo abete e la sua intraprendente radice darà vita a un tenerissimo abbraccio.
L’albero protagonista di questa storia e i suoi amici si possono incontrare per davvero lungo il sentiero CAI che dal bivacco Palia porta al rifugio Casera Ere, poco distante da San Gregorio nelle Alpi.
Giorgio Tosato narra le vicende di guerra sul fronte dolomitico di due formazioni di alpini volontari formatesi a Feltre e a Pieve di Cadore, in tutto circa 250 uomini provenienti per la maggior parte dalla Provincia di Belluno. La loro esperienza militare fu contrassegnata da varie difficoltà, perché malvisti dai colleghi, soldati e ufficiali, appartenenti all’esercito regolare, in quanto ritenuti a torto fra le cause della guerra. Proprio per il loro status furono impiegati nelle azioni più pericolose, nel presidio di postazioni difficili (spesso in condizioni meteorologiche estreme) e nei lavori più faticosi, ma si comportarono sempre bene, anche se erano piuttosto indisciplinati. Nel reparto cadorino si arruolarono anche alcuni intellettuali interventisti, come Edgardo Rossaro, Fernando Agnoletti e altri che ci hanno tramandato le loro esperienze di guerra. La convivenza di tanti uomini diversi per età ed estrazione sociale non fu facile e spesso scoppiavano liti per le questioni più banali, ma fra di loro si trovavano bene: era – come disse un volontario – una fratellanza tra compagni. Dopo la ritirata di Caporetto, i due reparti furono unificati nel Reparto Volontari Alpini Feltre – Cadore che fu mandato a combattere sul Grappa e in Valtellina. Nel secondo dopoguerra, i volontari superstiti si riunirono nell’“Associazione Volontari Alpini Feltre- Cadore” con l’intento di tramandare ai posteri le loro gesta. Furono organizzati numerosi incontri e affisse lapidi nei luoghi dove si svolsero i principali avvenimenti. Il più grande desiderio, quello di riuscire a creare un’area museale dove conservare documenti e cimeli, non fu però mai esaudito dalle autorità a cui si rivolsero. Ancora oggi i ricordi dei volontari sono dispersi in archivi pubblici e privati.
Nell’agosto 1983 l’“Associazione Volontari Alpini Feltre – Cadore” fu sciolta dall’ultimo dei volontari rimasto in vita.
Il libro si avvale di una ricca documentazione iconografica storica e attuale, quest’ultima conseguente al fatto che l’autore ha visitato le più sperdute postazioni di guerra di cui fornisce anche indicazioni per la visita.
La prefazione è del Prof. Marco Mondini.

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