Informazioni aggiuntive
Peso | 0,136 kg |
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Dimensioni | 11 × 16 cm |
Autore | |
Anno | |
Formato | |
Pagine | |
EAN | |
Collana |
Il prezzo originale era: €6,00.€5,10Il prezzo attuale è: €5,10.
Esaurito
In questa pubblicazione abbiamo voluto riportare una selezione di alcuni itinerari e giri pedalabili in MTB in questo comprensorio tra lago e montagna, tra Italia e Svizzera. Se vi fa piacere, altre proposte le potrete trovare sul sito www.cannobio-mtb.com. Purtroppo la morfologia della zona ci ha dato fondi spesso impegnativi, sentieri che talvolta richiedono di portare la nostra bici a braccia per superare degli ostacoli. Ma forse è proprio questo che rende questa area così diversa e nel contempo affascinante. Pertanto, nell’augurarvi buon divertimento in sella alla vostra bici alla scoperta delle nostre montagne, rinnoviamo l’invito alla cautela ed al rispetto della montagna.
Peso | 0,136 kg |
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Dimensioni | 11 × 16 cm |
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12 itinerari tra Cannobio, Cannero Riviera, Trarego-Viggiona e Valle Cannobina sulle sponde e sui monti del Lago Maggiore
“In questa pubblicazione abbiamo voluto riportare una selezione di alcuni itinerari e giri pedalabili in MTB in questo comprensorio tra lago e montagna, tra Italia e Svizzera. Se vi fa piacere, altre proposte le potrete trovare sul sito www.cannobio-mtb.com. Purtroppo la morfologia della zona ci ha dato fondi spesso impegnativi, sentieri che talvolta richiedono di portare la nostra bici a braccia per superare degli ostacoli. Ma forse è proprio questo che rende questa area così diversa e nel contempo affascinante. Pertanto, nell’augurarvi buon divertimento in sella alla vostra bici alla scoperta delle nostre montagne, rinnoviamo l’invito alla cautela ed al rispetto della montagna.
Tutti gli itinerari sono stati studiati in modo che siano il più pedalabile possibile, cercando di percorrere un giro ad anello, anche per non doversi spostare con l’auto. Solitamente proponiamo di salire da strade asfaltate per fare meno fatica e di scendere percorrendo sentieri o mulattiere; alcuni percorsi proposti non sono pedalabili al 100% ma li abbiamo inseriti comunque per la loro bellezza sia panoramica che naturalistica. In tutti gli itinerari troverete il grado di difficoltà, l’altimetria, il tempo di percorrenza e la distanza in km. Naturalmente queste tracce possono essere percorse anche al contrario, oppure si possono intrecciare tra di loro in modo diverso, ecc.”
INDICE
INTRODUZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 9
1 – Cannobio – Socragno – Marcalone – Monte Giove . . . . Pag. 13
2 – Cannobio – San Bartolomeo in Montibus – Formine . . . Pag. 19
3 – Cannobio – Traffiume – Cavaglio – Gurrone
Le Biuse – Alpe La Quadra – Olzeno . . . . . . . . . Pag. 24
4 – Orrido di Sant’Anna – Gurro – La Piazza – L’Alpone
La Fulca – Vanzone – Mergugna – Falmenta . . . . . . Pag. 33
5 – Cannobio – Cannero Riviera – Viggiona
Molineggi – Solivo . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 40
6 – Cannobio – Cannero Riviera – Cheglio
Monte Carza – Pro Redond . . . . . . . . . . . . . Pag. 46
7 – Viggiona – Trarego – Piazza – Pian Bello – Monte Carza . . Pag. 51
8 – Cannobio – Cannero Riviera – Trarego – Piazza – Pianoni . Pag. 55
9 – Trarego – Piazza – Monte Spalavera – Sant’Eurosia
Linea Cadorna . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 60
10 – Trarego – Colle – Piancavallo – Linea Cadorna
Monte Morissolo . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 65
11 – C annobio – Cannero Riviera – Donego
Alpe Ronno – Oggiogno . . . . . . . . . . . . . . Pag. 69
12 – C annobio – Cannero Riviera
Carmine Inferiore – Carmine Superiore . . . . . . . . Pag. 78
In un bosco ai piedi delle Dolomiti, un piccolo abete ha appena messo radici. Con il passare delle stagioni, il piccolo abete comincia a crescere, circondato dalla bellezza della natura: fiori colorati e animali selvatici riempiono di vita il suo mondo. Ma un giorno il terreno sembra molto più lontano e il piccolo abete si accorge di non essere più tanto piccolo. Terrorizzato all’idea di crescere ancora, prende la decisione di restare così per sempre, suscitando la curiosità di una delle sue radici. L’incontro tra il piccolo abete e la sua intraprendente radice darà vita a un tenerissimo abbraccio.
L’albero protagonista di questa storia e i suoi amici si possono incontrare per davvero lungo il sentiero CAI che dal bivacco Palia porta al rifugio Casera Ere, poco distante da San Gregorio nelle Alpi.
Giorgio Tosato narra le vicende di guerra sul fronte dolomitico di due formazioni di alpini volontari formatesi a Feltre e a Pieve di Cadore, in tutto circa 250 uomini provenienti per la maggior parte dalla Provincia di Belluno. La loro esperienza militare fu contrassegnata da varie difficoltà, perché malvisti dai colleghi, soldati e ufficiali, appartenenti all’esercito regolare, in quanto ritenuti a torto fra le cause della guerra. Proprio per il loro status furono impiegati nelle azioni più pericolose, nel presidio di postazioni difficili (spesso in condizioni meteorologiche estreme) e nei lavori più faticosi, ma si comportarono sempre bene, anche se erano piuttosto indisciplinati. Nel reparto cadorino si arruolarono anche alcuni intellettuali interventisti, come Edgardo Rossaro, Fernando Agnoletti e altri che ci hanno tramandato le loro esperienze di guerra. La convivenza di tanti uomini diversi per età ed estrazione sociale non fu facile e spesso scoppiavano liti per le questioni più banali, ma fra di loro si trovavano bene: era – come disse un volontario – una fratellanza tra compagni. Dopo la ritirata di Caporetto, i due reparti furono unificati nel Reparto Volontari Alpini Feltre – Cadore che fu mandato a combattere sul Grappa e in Valtellina. Nel secondo dopoguerra, i volontari superstiti si riunirono nell’“Associazione Volontari Alpini Feltre- Cadore” con l’intento di tramandare ai posteri le loro gesta. Furono organizzati numerosi incontri e affisse lapidi nei luoghi dove si svolsero i principali avvenimenti. Il più grande desiderio, quello di riuscire a creare un’area museale dove conservare documenti e cimeli, non fu però mai esaudito dalle autorità a cui si rivolsero. Ancora oggi i ricordi dei volontari sono dispersi in archivi pubblici e privati.
Nell’agosto 1983 l’“Associazione Volontari Alpini Feltre – Cadore” fu sciolta dall’ultimo dei volontari rimasto in vita.
Il libro si avvale di una ricca documentazione iconografica storica e attuale, quest’ultima conseguente al fatto che l’autore ha visitato le più sperdute postazioni di guerra di cui fornisce anche indicazioni per la visita.
La prefazione è del Prof. Marco Mondini.
Pensieri, riflessioni, annotazioni quasi fuggitive, nella loro trattenuta intimità, dilatano forme che rifiutano il finito per espandersi verso prospettive sorprese, a volte, da uno stupore affrancato da ogni accademismo – così Franca Visentin descrive i versi di Paola Scapin. Una raccolta di emozioni di pensieri a volte trattenuti, il tutto corredato da immagini tracciate dalla stessa autrice.
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