Informazioni aggiuntive
Peso | 0,434 kg |
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Dimensioni | 16 × 23 cm |
Autore | |
Anno | |
Formato | |
Pagine | |
EAN |
Peso | 0,434 kg |
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Dimensioni | 16 × 23 cm |
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Una vicenda plurisecolare ripercorsa grazie ad un documentato approccio agli parrocchiali e a numerose testimonianze orali. QAgnolo e Zuanne, Margherita e Giuseppina, Bepi e Tente, Clorinda e Rosalia, Filippo e Anselmo Martino e Mansueto, Rosetta e Carolina… sono antichi nomi e volti di uomini e di donne, sconosciuti alla storia raccontata nei libri, che hanno però contribuito a costruire il presente.
Il caeranese Mosè Bordin, amante e profondo conoscitore del suo paese e delle sue radici, ha cercato di ricomporre i molteplici frammenti individuali e collettivi del proprio albero genealogico. Un grande ceppo familiare, come tanti, che nel corso di 500 anni è nato e cresciuto disseminandosi nei paesi dell’alta pianura trevigiana ed ha assunto il curioso soprannome dialettale di “Curi” (=corri!), con i suoi derivati di riconoscimento nei diversi rami genealogici di “Curon” e “Curet”.
Come si legge nell’introduzione, “Questo libro vuol essere un omaggio riconoscente non solo a coloro che si riconoscono nell’albero genealogico dei Bordin (Curi, Curon, Curet) ma a tutti i nostri antenati che con la loro umile e preziosa esistenza di ieri hanno reso feconde di umanità e di verità le radici su cui poggia oggi la nostra vita contemporanea di uomini e di donne”.
C’è Giulietta, la bambina che va di fretta, Teresa che dorme con la luce accesa, Doriana che veste strana e ancora Eunice che canta quand’è felice….
Giovannina Pasqualotto pubblica il suo 13° libro – La città delle rondini – dedicato a Belluno e alle rondini che puntualmente ritornano nella bella stagione a rallegrare la città con il loro garrire felice. Il libro racconta una lunga storia di famiglia e di emigrazione dove la protagonista, partita da bambina ritorna a Belluno da anziana, offrendo ai lettori pagine di ricordi, emozioni e sentimenti sullo sfondo di una città che rimane immutata nel tempo. Il libro vuole essere un omaggio a Belluno, città da visitare, godere e amare; sempre accogliente, ricca di opere d’arte, abbracciata dalle Dolomiti e meta del ritorno delle rondini. Una metafora della vita: si ritorna sempre nei luoghi dove ci si sente amati e protetti.
Giovannina Pasqualotto maestra in pensione, vive a San Vito di Altivole. I suoi libri parlano di storia locale, di vita passata e di valori molto spesso dimenticati.
Dall’introduzione di Camila Dalmas e Giocondina Toigo – dal sogno alla speranza di un mondo migliore – questi racconti ci conducono in un viaggio avventuroso, ricco di belle sorprese e simpatici personaggi: il piccolo usignolo nella gabbia dorata, il coniglio, la mucca Giulietta, i pesciolini… frutto della vivace immaginazione di Michele e ci portano con la fantasia in universi lontani, in ambienti sperduti. Tutti i racconti hanno un comune filo conduttore: il desiderio di scoprire la chiave per un mondo più giusto, libero e armonioso.
Michele Barat nasce a Feltre 41 anni fa. Da 25 anni convive con un inquilino scomodo – la sclerosi multipla progressiva. Questo ospite indesiderato, tuttavia, pur limitandolo nella sua quotidianità, non gli impedisce di viaggiare con la fantasia e di creare mondi perfetti.
Il libro è stato prodotto interamente dall’autore e su sua espressa volontà parte del ricavato dalla vendita sarà devoluto ad una associazione no profit.
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