Informazioni aggiuntive
| Peso | 0,303 kg |
|---|---|
| Dimensioni | 15 × 21 cm |
| Autore | |
| Anno | |
| Formato | |
| Pagine | |
| EAN |
Il prezzo originale era: €12,00.€10,20Il prezzo attuale è: €10,20.
Esaurito
Questo libro parla del mobbing che ogni giorno pratichiamo a noi stessi per tentare di isolarci dall’universo, dall’abbondanza, dalla fratellanza, dalla grazia di Dio.
Ogni capitolo è un’esperienza, per questo il libro si può leggere partendo da qualsiasi punto. Ciascuno è la tappa di un unico percorso che vuole costruire una via capace di farci uscire integri dal dolore. Quale? Quello procurato da terzi come quello che noi stessi ci infliggiamo.
A questo dolore l’autore ha dato il nome di Mobbing Dick e lo ha immaginato come un mostro. Il libro è il racconto del viaggio di un manipolo di uomini che si imbarcano per dare la caccia al mostruoso Mobbing Dick. Devono trovarlo! Ma devono, prima, riconoscerlo per stanarlo.
Le domande cominciano subito ad incalzare. Chi li guida in tale impresa? E se quel viaggio fosse una trappola e, quegli uomini, il pasto della balena? Quanti dovranno cadere prima di avvicinarsi alla verità? Come i nostri marinai si ribelleranno per cercare una fiamma che li riscaldi per il resto dei loro giorni? Tutto passa attraverso la propria libertà?
| Peso | 0,303 kg |
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| Dimensioni | 15 × 21 cm |
| Autore | |
| Anno | |
| Formato | |
| Pagine | |
| EAN |
Questo libro parla del mobbing che ogni giorno pratichiamo a noi stessi per tentare di isolarci dall’universo, dall’abbondanza, dalla fratellanza, dalla grazia di Dio.
Ogni capitolo è un’esperienza, per questo il libro si può leggere partendo da qualsiasi punto. Ciascuno è la tappa di un unico percorso che vuole costruire una via capace di farci uscire integri dal dolore. Quale? Quello procurato da terzi come quello che noi stessi ci infliggiamo.
A questo dolore l’autore ha dato il nome di Mobbing Dick e lo ha immaginato come un mostro. Il libro è il racconto del viaggio di un manipolo di uomini che si imbarcano per dare la caccia al mostruoso Mobbing Dick. Devono trovarlo! Ma devono, prima, riconoscerlo per stanarlo.
Le domande cominciano subito ad incalzare. Chi li guida in tale impresa? E se quel viaggio fosse una trappola e, quegli uomini, il pasto della balena? Quanti dovranno cadere prima di avvicinarsi alla verità? Come i nostri marinai si ribelleranno per cercare una fiamma che li riscaldi per il resto dei loro giorni? Tutto passa attraverso la propria libertà?
Il messaggio del libro è chiaro: ognuno di noi compie il proprio viaggio, i propri viaggi, ricchi di simboli e di esperienze che non sempre vengono messe a disposizione di chi parte dopo. Saliamo su una o più navi che si dirigono dove più o meno sappiamo o pensiamo di sapere. Altre volte si tentano rotte nuove. L’obiettivo è lo stesso: si cerca il tesoro. In questi viaggi la competizione sale, toccando vari livelli, ponendo delle priorità che, pian piano, tolgono il piacere del viaggio. Si accettano regole che siamo bravi ad esigere quando la tempesta ancora non ci investe. Poi, a volte, ecco spuntare la paura e tutto diventa relativo. La tempesta ci travolge, noi e quelle regole. Così, in cuor nostro, si scatena il timore di non potercela fare; si fa tangibile il bisogno di ritrovare nuovamente la calma, almeno quella apparente. Perciò leviamo le ancore, spezziamo le catene per cercare di liberarci, intanto, da noi stessi.
L’associazione AIDO Belluno, per festeggiare i suoi 50 anni dalla fondazione, pubblica questo libretto per sensibilizzare la donazione sul filo di un unico messaggio: un SI’ alla donazione regala la speranza di una nuova vita
In un bosco ai piedi delle Dolomiti, un piccolo abete ha appena messo radici. Con il passare delle stagioni, il piccolo abete comincia a crescere, circondato dalla bellezza della natura: fiori colorati e animali selvatici riempiono di vita il suo mondo. Ma un giorno il terreno sembra molto più lontano e il piccolo abete si accorge di non essere più tanto piccolo. Terrorizzato all’idea di crescere ancora, prende la decisione di restare così per sempre, suscitando la curiosità di una delle sue radici. L’incontro tra il piccolo abete e la sua intraprendente radice darà vita a un tenerissimo abbraccio.
L’albero protagonista di questa storia e i suoi amici si possono incontrare per davvero lungo il sentiero CAI che dal bivacco Palia porta al rifugio Casera Ere, poco distante da San Gregorio nelle Alpi.
Giorgio Tosato narra le vicende di guerra sul fronte dolomitico di due formazioni di alpini volontari formatesi a Feltre e a Pieve di Cadore, in tutto circa 250 uomini provenienti per la maggior parte dalla Provincia di Belluno. La loro esperienza militare fu contrassegnata da varie difficoltà, perché malvisti dai colleghi, soldati e ufficiali, appartenenti all’esercito regolare, in quanto ritenuti a torto fra le cause della guerra. Proprio per il loro status furono impiegati nelle azioni più pericolose, nel presidio di postazioni difficili (spesso in condizioni meteorologiche estreme) e nei lavori più faticosi, ma si comportarono sempre bene, anche se erano piuttosto indisciplinati. Nel reparto cadorino si arruolarono anche alcuni intellettuali interventisti, come Edgardo Rossaro, Fernando Agnoletti e altri che ci hanno tramandato le loro esperienze di guerra. La convivenza di tanti uomini diversi per età ed estrazione sociale non fu facile e spesso scoppiavano liti per le questioni più banali, ma fra di loro si trovavano bene: era – come disse un volontario – una fratellanza tra compagni. Dopo la ritirata di Caporetto, i due reparti furono unificati nel Reparto Volontari Alpini Feltre – Cadore che fu mandato a combattere sul Grappa e in Valtellina. Nel secondo dopoguerra, i volontari superstiti si riunirono nell’“Associazione Volontari Alpini Feltre- Cadore” con l’intento di tramandare ai posteri le loro gesta. Furono organizzati numerosi incontri e affisse lapidi nei luoghi dove si svolsero i principali avvenimenti. Il più grande desiderio, quello di riuscire a creare un’area museale dove conservare documenti e cimeli, non fu però mai esaudito dalle autorità a cui si rivolsero. Ancora oggi i ricordi dei volontari sono dispersi in archivi pubblici e privati.
Nell’agosto 1983 l’“Associazione Volontari Alpini Feltre – Cadore” fu sciolta dall’ultimo dei volontari rimasto in vita.
Il libro si avvale di una ricca documentazione iconografica storica e attuale, quest’ultima conseguente al fatto che l’autore ha visitato le più sperdute postazioni di guerra di cui fornisce anche indicazioni per la visita.
La prefazione è del Prof. Marco Mondini.

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