Informazioni aggiuntive
Peso | 0,267 kg |
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Dimensioni | 16 × 23 cm |
Autore | |
Anno | |
Formato | |
Pagine | |
EAN |
Il prezzo originale era: €10,00.€8,50Il prezzo attuale è: €8,50.
A tavola con il desiderio di sedurre. Afrodisiaci a tavola: perchè il cibo è uno degli alimenti dell’amore e della passione. Le ricette, tutte facili da realizzare ed accompagnate da foto stampe e disegni di antiche mitologie, propongono antipasti, primi, secondi, contorni dolci e liquori.
Peso | 0,267 kg |
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Dimensioni | 16 × 23 cm |
Autore | |
Anno | |
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A tavola con il desiderio di sedurre.
Afrodisiaci a tavola: perchè il cibo è uno degli alimenti dell’amore e della passione. Le ricette, tutte facili da realizzare ed accompagnate da foto stampe e disegni di antiche mitologie, propongono antipasti, primi, secondi, contorni dolci e liquori.
Cibi afrodisiaci, spiega Paolillo, non ne esistono. Ma di certo il piacere del buon cibo predispone e aiuta ad apprezzare anche altri piaceri. E questa è forse la ragione per cui si è finito per considerare afrodisiaci alcuni cibi di forte carica simbolica, con alcune caratteristiche chimiche o olfattive oppure di forma allusiva come per esempio le cozze, l’ostrica, i fichi che rimandano alle forme genitali femminili.
Per esempio le acciughe sono rinomati afrodisiaci nell’antica Grecia e in Provenza; la carpa con le sue scaglie dorate era ritenuta magica e afrodisiaca anche nel Rinascimento e il re Francesco I nutriva personalmente quelle dei suoi allevamenti. Sempre per gli antichi Greci l’asparago racchiudeva in se la forza creatrice, per non parlare delle pesche: l’erborista medievale Alberto Magno affermava che era capace di far migliorare il rapporto di coppia perché ravvivava la passione degli uomini freddi. Nell’africa centrale invece il potere di fecondare una donna era attribuito anche alle foglie di banano, così se una donna riesce a dimostrare che le è caduto un fiore di questa pianta sulla schiena è assolta con onore dall’accusa di infedeltà.
Scrive Paolillo: “Il nostro immaginario si sostiene di molte illusioni e talvolta esse tornano utili a ricomporre screzi e passioni dimenticate. Se non il cibo direttamente, almeno l’atmosfera che questo crea intorno alla tavola sapientemente imbandita, può portare ad una conclusione efficace e ad una serata piacevole.
Gli amanti desiderosi di riscoprirsi, cercano sovente iniziative innovative, e la cucina ben si adegua ai preliminari conviviali ed estetici, che preludono ai piaceri dell’amore. Dalla mitologia abbiamo appreso il gioco fantastico che giustifica l’esistenza stessa dell’Essere umano, nato dalla semplice naturalità degli eventi. Un gioco sapiente di conflitti e di equilibri che si sono alternati, che si sono scontrati, che si sono compendiati, si sono sostenuti a vicenda generando l’evoluzione della vita. L’acqua e la terra, il fuoco e l’aria, il maschio e la femmina, uno non può fare a meno dell’altro, la conseguenza sarebbe l’ineluttabile ed immediata estinzione. L’atto d’amore è la manifestazione concreta e pragmatica di questi equilibri, in tutte le sue manifestazioni normali, creative e fantastiche, questo è il motivo per cui abbiamo scelto come struttura iconografica alcune immagini tratte dal kamasutra di origine orientale in cui mitologia, religione e realtà si fondono in un unico e grande equilibrio, così come avviene nelle raffigurazioni plastiche dell’arte preistorica o delle figure fittili delle antiche culture peruviane preincaiche.”
Nel 1987 Aldo Villabruna, in un cantiere nel comune di Sovramonte, rinvenne una sepoltura con i resti di ossa umane e una punta di freccia risalenti all’ultima fase del periodo Paleozoico, 14.000 anni fa appunto. Da allora il Cacciatore o Uomo della Val Rosna ha fornito e continua a fornire preziosissime informazioni sui primi abitanti delle Alpi occidentali: si tratta di una delle più antiche sepolture di area alpina, ma rappresenta anche un esempio straordinario di arte funeraria paleolitica, nonché il primo caso di intervento odontoiatrico della storia!
Il volume dedicato ai ragazzi, ma ricco di informazioni specifiche di sicuro interesse anche per gli adulti, è diviso in due parti. La prima, di carattere narrativo, racconta la storia di un gruppo di cacciatori e raccoglitori nomadi, che seguendo le migrazioni degli animali, giunge dalla pianura ai piedi delle Alpi. Chiara Villabruna, grazie a una narrazione incalzante e ricca di dettagli, ci restituisce un racconto coinvolgente e appassionante, capace di immergere grandi e bambini nello stile di vita di coloro che hanno abitato quel riparo nella valle tra i torrenti Rosna e Cismon. Nella seconda parte, di carattere divulgativo, Aldo Villabruna espone con precisione e con il supporto di numerose immagini, i reperti rinvenuti nella sepoltura e le loro funzioni, aggiungendo al libro un irresistibile valore didattico. A impreziosire la storia ci sono le delicate e suggestive illustrazioni di Marisa Viezzoli.
Il libro, ultimo nato delle Edizioni DBS, rappresenta un ulteriore tassello nella missione della casa editrice: raccogliere, preservare e divulgare la storia e il vasto patrimonio culturale del territorio, soprattutto ai giovani, così da evitarne la dispersione. Una storia, come quella dell’Uomo della Val Rosna, che anche a distanza di 14.000 anni continua a sorprendere ed emozionare.
E se si scoprisse che la Valle di Seren che ormai conta pochi residenti, fosse stata in realtà colpita da una maledizione lanciata anni orsono da un parroco per vendicarsi del voltaspalle dei suoi parrocchiani?
Daniele Gazzi e Dante Rech ripercorrono questo fatto e/0 leggenda che si tramanda da generazioni e attraverso una lunga carrellata di foto descrivono la vita, a volte dura, ma sempre dignitosa di chi questa Valle la ha vissuta, amata, protetta e purtroppo ha dovuto lasciare a causa delle dure condizioni di vita
C’è Giulietta, la bambina che va di fretta, Teresa che dorme con la luce accesa, Doriana che veste strana e ancora Eunice che canta quand’è felice….
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