Informazioni aggiuntive
| Dimensioni | 19,5 × 13 cm |
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| Autore | |
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| Pagine | |
| EAN |
Il prezzo originale era: €5,00.€4,50Il prezzo attuale è: €4,50.
Un libro sulla Grande Guerra, ma quanto raccontato – con parole e foto – potrebbe valere per qualsiasi conflitto armato. Per ognuno una foto in bianco e nero e un breve testo che riporta i loro pensieri di quel momento, o almeno quelli che gli autori immaginano siano stati.
| Dimensioni | 19,5 × 13 cm |
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I protagonisti hanno volti diversi, che cambiano di pagina in pagina: il soldato, l’ufficiale, il profugo, la bimba sfollata, il disertore, e l’elenco potrebbe continuare. Per ognuno una foto in bianco e nero e un breve testo che riporta i loro pensieri di quel momento, o almeno quelli che gli autori immaginano siano stati.
Non ci sono nomi, ogni personaggio è voce di una stessa umanità travolta e stravolta dalla guerra. Come tanti fotogrammi le loro storie si susseguono a formare un cortometraggio in cui oltre la guerra, oltre il sangue le trincee la paura, i protagonisti sono quei nove milioni di rami secchi, fatti di carne e ossa, che tra 1915 e 1918 persero la vita. Scrivono gli autori in una delle ultime pagine:
Dietro ogni soldato c’è un uomo, dietro ogni uomo c’è una storia. Ogni popolo ha il suo esercito. E la sua storia. Chi sono gli uomini che hanno formato gli eserciti di tutto il mondo e quanta voglia avevano di combattere le battaglie in cui erano coinvolti? Quanti di loro hanno veramente accettato di uccidere altri uomini con la divisa diversa dalla loro? E quanti si sono resi conto che quelli che avevano ucciso erano del tutto simili ai propri compagni? La guerra ricorda i propri eroi ma dimentica chi l’ha combattuta davvero: le persone gettate nella terra di nessuno per massacrare altri fantaccini come loro. La Prima Guerra Mondiale: per la prima volta nella storia la tecnologia riusciva a moltiplicare i risultati della follia omicida nascosta dietro ideali patriottici. Chi ha veramente vinto questo immane scontro se dopo vent’anni l’Europa precipitava ancora nel caos?
L’associazione AIDO Belluno, per festeggiare i suoi 50 anni dalla fondazione, pubblica questo libretto per sensibilizzare la donazione sul filo di un unico messaggio: un SI’ alla donazione regala la speranza di una nuova vita
In un bosco ai piedi delle Dolomiti, un piccolo abete ha appena messo radici. Con il passare delle stagioni, il piccolo abete comincia a crescere, circondato dalla bellezza della natura: fiori colorati e animali selvatici riempiono di vita il suo mondo. Ma un giorno il terreno sembra molto più lontano e il piccolo abete si accorge di non essere più tanto piccolo. Terrorizzato all’idea di crescere ancora, prende la decisione di restare così per sempre, suscitando la curiosità di una delle sue radici. L’incontro tra il piccolo abete e la sua intraprendente radice darà vita a un tenerissimo abbraccio.
L’albero protagonista di questa storia e i suoi amici si possono incontrare per davvero lungo il sentiero CAI che dal bivacco Palia porta al rifugio Casera Ere, poco distante da San Gregorio nelle Alpi.
Giorgio Tosato narra le vicende di guerra sul fronte dolomitico di due formazioni di alpini volontari formatesi a Feltre e a Pieve di Cadore, in tutto circa 250 uomini provenienti per la maggior parte dalla Provincia di Belluno. La loro esperienza militare fu contrassegnata da varie difficoltà, perché malvisti dai colleghi, soldati e ufficiali, appartenenti all’esercito regolare, in quanto ritenuti a torto fra le cause della guerra. Proprio per il loro status furono impiegati nelle azioni più pericolose, nel presidio di postazioni difficili (spesso in condizioni meteorologiche estreme) e nei lavori più faticosi, ma si comportarono sempre bene, anche se erano piuttosto indisciplinati. Nel reparto cadorino si arruolarono anche alcuni intellettuali interventisti, come Edgardo Rossaro, Fernando Agnoletti e altri che ci hanno tramandato le loro esperienze di guerra. La convivenza di tanti uomini diversi per età ed estrazione sociale non fu facile e spesso scoppiavano liti per le questioni più banali, ma fra di loro si trovavano bene: era – come disse un volontario – una fratellanza tra compagni. Dopo la ritirata di Caporetto, i due reparti furono unificati nel Reparto Volontari Alpini Feltre – Cadore che fu mandato a combattere sul Grappa e in Valtellina. Nel secondo dopoguerra, i volontari superstiti si riunirono nell’“Associazione Volontari Alpini Feltre- Cadore” con l’intento di tramandare ai posteri le loro gesta. Furono organizzati numerosi incontri e affisse lapidi nei luoghi dove si svolsero i principali avvenimenti. Il più grande desiderio, quello di riuscire a creare un’area museale dove conservare documenti e cimeli, non fu però mai esaudito dalle autorità a cui si rivolsero. Ancora oggi i ricordi dei volontari sono dispersi in archivi pubblici e privati.
Nell’agosto 1983 l’“Associazione Volontari Alpini Feltre – Cadore” fu sciolta dall’ultimo dei volontari rimasto in vita.
Il libro si avvale di una ricca documentazione iconografica storica e attuale, quest’ultima conseguente al fatto che l’autore ha visitato le più sperdute postazioni di guerra di cui fornisce anche indicazioni per la visita.
La prefazione è del Prof. Marco Mondini.

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