Informazioni aggiuntive
Peso | 0,936 kg |
---|---|
Dimensioni | 24,5 × 22,5 cm |
Autore | |
Anno | |
Formato | |
Pagine |
€21,90
Esaurito
“Dal 1913 i tram elettrici, partendo dalla stazione ferroviaria di Montebelluna, permisero di raggiungere Asolo e Valdobbiadene.
Doveva essere la prima fase di un progetto mirante a dotare la pianura dell’Alto Trevigiano di una rete tramviaria lungo l’asse pedemontano da Bassano a Conegliano, ma gli eventi bellici della Prima Guerra Mondiale costrinsero ad una revisione dell’intero assetto viario della zona ed invece della prevista tramvia fu costruita la ferrovia Montebelluna – Susegana allontanando la possibilità di veder attuato uno sviluppo tramviario verso il Piave.
Difficoltà finanziarie e contrasti politici impedirono alle elettromotrici di raggiungere Bassano. La mancata espansione della rete tramviaria causo, agli inizi degli anni Trenta, la cessazione del servizio, diventato troppo oneroso per i pochi utenti ai quali il tram era destinato. Con le fotografie ed i documenti di cronaca raccolti in questo volume si è cercato di mantener vivo il ricordo di un particolare mezzo di locomozione che molto ha contribuito allo sviluppo economico della Marca Trevigiana.”
Peso | 0,936 kg |
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Dimensioni | 24,5 × 22,5 cm |
Autore | |
Anno | |
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Pagine |
“Dal 1913 i tram elettrici, partendo dalla stazione ferroviaria di Montebelluna, permisero di raggiungere Asolo e Valdobbiadene.
Doveva essere la prima fase di un progetto mirante a dotare la pianura dell’Alto Trevigiano di una rete tramviaria lungo l’asse pedemontano da Bassano a Conegliano, ma gli eventi bellici della Prima Guerra Mondiale costrinsero ad una revisione dell’intero assetto viario della zona ed invece della prevista tramvia fu costruita la ferrovia Montebelluna – Susegana allontanando la possibilità di veder attuato uno sviluppo verso il Piave.
Difficoltà finanziarie e contrasti politici impedirono alle elettromotrici di raggiungere Bassano. La mancata espansione della rete tramviaria causo, agli inizi degli anni Trenta, la cessazione del servizio, diventato troppo oneroso per i pochi utenti ai quali il tram era destinato. Con le fotografie ed i documenti di cronaca raccolti in questo volume si è cercato di mantener vivo il ricordo di un particolare mezzo di locomozione che molto ha contribuito allo sviluppo economico della Marca Trevigiana.”
Illustrazioni: b/n
Il libro costituito da oltre 150 pagine, scritto e curato da Gianni De Vecchi e Gianni Da Rold, contiene 37 avvisi pubblici del territorio di Sedico, 93 foto molto significative (inedite e non) e una nutrita narrazione del periodo storico. Gli autori hanno scelto di descrivere i fatti nazionali e internazionali per permettere al lettore di avere una ampia visione di ciò che è accaduto. Frutto di una lunga ricerca da parte dei due autori, si compone di 18 capitoli; ognuno decritto con dovizia di particolari alcuni anche meno noti ai più. Si inizia con la descrizione delle battaglie fra i francesi di Napoleone e gli austriaci alla fine del 1.700 e si conclude con l’impatto della seconda guerra mondiale sul territorio di Sedico. Nel mezzo tanti riferimenti storici: dalle vicende napoleoniche e la prima dominazione austriaca (1797 – 1805), all’annessione del Veneto al Regno D’Italia (1866) con riferimento al locale nelle diverse epoche. Per quest’ultimi, da non tralasciare, il primo acquedotto, l’importanza dell’allevamento del bestiame, delle latterie e delle malghe, della scuola, viabilità e molto altro.
Gianni De Vecchi nato ad Agordo vive a Landris di Sedico. Ha scritto una quindicina di libri, organizza mostre, visite guidate e conferenze. E’ cavaliere della Repubblica Italiana e socio accademico del GISM (Gruppo Italiano di scrittori di montagna)
Gianni Da Rold nato ad Agordo vive a Sedico. Ha partecipato alla realizzazione di molte mostre e collaborato alla stesura di parecchie pubblicazioni di carattere storico.
Con “Diario di un Sindaco”, l’autore ha voluto lasciare traccia dei suoi vent’anni in municipio, quindici dei quali come Primo Cittadino a Rocca Pietore, comune montano sulle Dolomiti bellunesi, convinto che una esperienza di vita così profonda debba essere trasmessa quale diretta testimonianza, utile per comprendere molte sfumature dell’attività amministrativa, spesso denigrata, criticata e il più delle volte, purtroppo disconosciuta. Gli accadimenti di cui il suo Comune, negli anni, è stato teatro, rappresentano perlopiù una “consueta ordinarietà” per tutti i municipi ma, in qualche caso, al contrario, il territorio è stato protagonista di vicende sicuramente eccezionali. Tutte queste particolarità riflettono con chiarezza un percorso di vita significativo, riportato qui in una sorta di diario temporale che racconta pagine di storia di uno dei tanti Sindaci che si cimentano con passione nel complicato lavoro di Amministratore Pubblico.
Andrea De Bernardin, nato e cresciuto ai piedi della Marmolada, sin da giovanissimo è appassionato di storia al punto da incentrare su di essa l’attività lavorativa e trarne ispirazione per diverse apprezzate pubblicazioni. Una fra tutte “La città di ghiaccio, guerra nelle viscere della montagna”, assieme al collega Michael Wachtler.
Un libro che descrive la vita e le avventure dell’ Ispettore Superiore Scelto del Corpo forestale dello Stato Nicola Pierotti, vicende meritevoli di essere vissute e degne di essere lette; strumento per comprendere un po’ meglio il mondo in cui viviamo. Nel volume sono descritte minuziosamente le indagini svolte durante la sua carriera, quali l’arresto del piromane dell’Isola del Giglio, del bracconiere che per poco non lo uccideva, i vari tentativi di corruzione e numerosi altri episodi. Un quadro di vita intensamente spesa per proteggere natura e animali da tutta quella gente “per male” quali inquinatori, trafficanti o bracconieri, ma anche superiori pavidi e politici senza vergogna. Libro da leggere fino in fondo.
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