Informazioni aggiuntive
Peso | 2 kg |
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Dimensioni | 24 × 27 cm |
Anno | |
A cura di | |
Autore | |
EAN | |
Formato | |
Pagine |
Il prezzo originale era: €65,00.€56,00Il prezzo attuale è: €56,00.
Uno splendido viaggio per immagini e parole nelle bellezze e nelle contraddizioni della storia e dell’arte di Feltre. Una città affrescata, dorata, dipinta, ma nello stesso tempo occultata e nascosta come scrive nella prefazione Ferruccio De Bortoli.
Peso | 2 kg |
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Dimensioni | 24 × 27 cm |
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Noi che l’amiamo spesso non la vediamo. Noi che vi siamo nati, o dal suo grembo discendiamo, abbiamo la presunzione di conoscerla. E invece non è così. La sua bellezza è discreta. E’ timida, e persino schiva, come il carattere dei suoi abitanti. Ma orgogliosa perché conscia delle sue origini nobili; eppur dura nei tratti, asciutta ed essenziale.
Questo libro su Feltre è uno splendido e originale viaggio, non solo per immagini, nelle bellezze e nelle contraddizioni della storia e dell’arte feltrina. Una città affrescata, dorata, dipinta, ma nello stesso tempo occultata e nascosta. Metafora di una storia contrappuntata da invasioni barbariche, feroci devastazioni, ma anche da celeri ed imponenti ricostruzioni, in bilico fra il destino della sudditanza più cupa e l’espansione più superba e altera.
La testimonianza artistica e urbana di Feltre, dal municipium romano ai feudi dei vescovi-conti, ai passaggi scaligeri e viscontei agli abbracci veneziani e alle rivalità trevigiane, è assolutamente unica nel panorama delle città venete. Conserva i suoi tratti cosmopoliti pur nel suo tignoso aggrapparsi alle radici, incerta se salire sul palcoscenico della sua poliedricità espressiva o rifugiarsi nell’oscuro ma rassicurante “Bosco drio le Rive”.
Un’edizione preziosa, inconsueta. Che farà inorgoglire i feltrini, ma un po’ li indisporrà. Perché i nostri caratteri, fra la dolcezza veneziana cullata da venti mediterranei e l’ostinata spigolosità dolomitica e freddamente mitteleuropea, mal si adattano all’ostentazione e alla ritualità. Ma l’eccezione è di qualità straordinaria. Come questo volume. E per una volta il riserbo orgoglioso di queste vallate può lasciare lo spazio a una originale celebrazione. Senza esagerare. Sennò che feltrini saremmo?
Ferruccio De Bortoli
Storia, arte, cultura, spiritualità connotano profondamente il passato e il presente di Feltre, realtà urbana inserita nello straordinario contesto ambientale delle prealpi venete, i cui aspetti salienti sono stati indagati in modo originale da Tita Rossi. Ecco allora le sue fotografie collocate nel volume a contrappuntare i testi, a dare pregnante evidenza visiva alla descrizione degli autori. Egli ha percorso infinite volte il reticolo delle strade e piazze cittadine, dei borghi circostanti, le falde del Tomatico,del Col Marcelon e del Miesna, è entrato in chiese, palazzi e musei, ha scovato luoghi poco frequentati dai quali hapuntato l’obiettivo per riprendere ampi scenari e scorci che non di rado inducono stupore. Eppure con la scelta di quasi seicento immagini qui presentate, frutto della selezione di migliaia di fotografie scattate, Rossi si è proposto di documentare la Feltre di oggi, città e territorio che tuttavia possono rendersi invisibili a coloro che guardano e non riescono ad osservare perché sopraffatti dalla routinaria quotidianità. Lo fa obbligando il lettore/visitatore alla partecipazione attenta perché le sue inquadrature non risultano mai déjà vu, né quelle panoramiche di grande respiro, né quelle che esaltano particolari inusuali. In tutte le stagioni e in condizioni atmosferiche diverse (che dire delle coinvolgenti inquadrature invernali?), Feltre si disvela attraverso l’occhio di un fotografo paziente, meticoloso, forse compiacentemente innamorato della sua città, al quale, tuttavia, il sentimento non fa velo alla realtà vera che viene descrivendo. Forse pecchiamo di presunzione, ma crediamo che un volume come questo – come è avvenuto per la indimenticata pubblicazione di Bepi Mazzotti uscita nel 1973 – possa rimanere a lungo un riferimento imprescindibile per coloro che, cittadini e ospiti – italiani e stranieri – desiderino conoscere, amare, tutelare e promuovere Feltre e il suo territorio. Si riscoprirà così non soltanto una città, ma anche un patrimonio e una civiltà dei quali andare consapevolmente orgogliosi.
Paolo Conte
Agorà Libreria Editrice
Testo in italiano inglese tedesco
Testi di Tiziana Conte e Patrizia Rossi
A cura di Sandro Dalla Gasperina
Prefazione di Ferruccio De Bortoli,
introduzione di Paolo Conte,
con un saggio di Sergio Claut.
Prima ristampa: 2016
Dall’introduzione di Camila Dalmas e Giocondina Toigo – dal sogno alla speranza di un mondo migliore – questi racconti ci conducono in un viaggio avventuroso, ricco di belle sorprese e simpatici personaggi: il piccolo usignolo nella gabbia dorata, il coniglio, la mucca Giulietta, i pesciolini… frutto della vivace immaginazione di Michele e ci portano con la fantasia in universi lontani, in ambienti sperduti. Tutti i racconti hanno un comune filo conduttore: il desiderio di scoprire la chiave per un mondo più giusto, libero e armonioso.
Michele Barat nasce a Feltre 41 anni fa. Da 25 anni convive con un inquilino scomodo – la sclerosi multipla progressiva. Questo ospite indesiderato, tuttavia, pur limitandolo nella sua quotidianità, non gli impedisce di viaggiare con la fantasia e di creare mondi perfetti.
Il libro è stato prodotto interamente dall’autore e su sua espressa volontà parte del ricavato dalla vendita sarà devoluto ad una associazione no profit.
L’autore ci illumina su come la sinistra democratica italiana si sia distinta per la sua straordinaria capacità di manipolare la storia con una furbizia degna dei migliori illusionisti, il tutto condito con un buonismo onirico e irreale che fa sembrare le favole dei racconti realistici. Ma non è tutto: con la sua manifesta incapacità di affrontare i problemi reali del nostro tempo e la sua presunzione di essere il “modello umano superiore”, la sinistra si sta allontanando sempre di più dal sentire comune della gente, rischiando di rimanere isolata nella sua torre d’avorio. Inoltre l’autore, evidenzia la sconfitta economica, militare e ideologica dell’Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale all’interno della scacchiera internazionale delle grandi potenze.
Il libro è stato auto prodotto dall’autore Gianni Sagrillo di 67 anni, bibliotecario presso la Comunità Montana Feltrina per quattro anni. Ha ideato trasmissioni musicali (sulla storia del blues e del jazz) per varie radio private, oltre ad essere un appassionato di storia, l’autore ama la musica e suona il pianoforte. Vive a Feltre, in provincia di Belluno.
Fino alla metà del secolo scorso, nella società italiana le donne furono considerate inferiori all’uomo non solo per forza fisica, ma anche per capacità intellettuali e per doti artistiche; furono pagate, pure a parità di occupazione, meno dell’uomo e per lo più relegate a compiere i lavori domestici; furono impossibilitate ad intervenire nella gestione della cosa pubblica, non godendo di diritti elettorali attivi, né tanto meno passivi.
Forse una delle più significative tappe verso l’emancipazione fu l’accurata e approfondita ricerca sulla situazione femminile nei vari Paesi occidentali e nelle diverse epoche storiche, compiuta e diretta dagli studiosi francesi Georges Duby e Michelle Perrot. La storia delle donne, edita nell’ultimo decennio del secolo scorso da Giuseppe Laterza, fu un’opera pioneristica che suscitò un enorme interesse in Italia e nel mondo.
Dall’intendimento di proporre una riflessione sulla specifica situazione della donna bellunese nelle epoche passate nasce il libro Donne bellunesi dal secolo XV al 1950, dove, oltre ad analizzare leggi e norme legislative, si descrivono costumi, vicende e condizioni di vita di nobili e di popolane, di mogli e di vedove, di figlie e di madri, di streghe e di prostitute, di emigranti e di viaggiatrici, di benefattrici e di anfitrioni, di artiste e di letterate, di massere e di docenti, di suore e di imprenditrici, di levatrici e di alpiniste, di donne oggetto di violenza e di omicide, di sante e di contrabbandiere. Mentre per alcune persone l’autrice ha riportato il puro e semplice nome, per altre ha tracciato dei ritratti a tutto tondo in cui ha evidenziato vicende, caratteristiche, capacità, aspirazioni e doti.
Per la stesura di questo libro, riguardante l’intera provincia di Belluno, sono state consultate molte opere edite, ma anche numerosi documenti d’archivio ancora inediti, privilegiando soprattutto l’Archivio di Stato di Belluno e, a titolo esemplificativo, alcuni archivi parrocchiali o comunali
Miriam Curti ha sempre avuto un occhio di riguardo per le problematiche locali e ha pubblicato numerosi articoli e saggi su giornali e riviste. Alcuni dei suoi libri più significativi , scritti in collaborazione con altri studiosi o frutto solo del suo lavoro sono “Stemmi e antiche famiglie di Mel (2012)”, “Famiglie nobili di Belluno (2015)”, “Notizie da Mel 1919-1963 (2018)”, “Famiglie cittadinesche di Belluno (2020)”, “Notizie da Borgo Valbelluna (2022)”.
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