Informazioni aggiuntive
Dimensioni | 23 × 23 cm |
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Il prezzo originale era: €23,00.€19,55Il prezzo attuale è: €19,55.
Il Nanga Parbat, o Diamir, l’ottomila che chiude a ovest la catena himalayana, raccontato con parole, foto e disegni e attraverso la voce di alcuni tra i giganti dell’alpinismo che lo hanno scalato. Un libro unico e avvincente.
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Il Nanga Parbat, o Diamir, l’ottomila che chiude a ovest la catena dell’Himalaya, raccontato con parole, foto e disegni e attraverso la voce di alcuni tra i giganti dell’alpinismo che lo hanno scalato.
Foto, disegni, testo: il racconto del cammino compiuto, un trekking impegnativo ed affascinante che porta al cospetto delle tre grandi pareti del Nanga Parbart, è fatto su tre livelli. Con le parole, attraverso testi belli ed essenziali come i paesaggi che raccontano; con le foto, protagoniste assolute che si tratti di scenari naturali, di volti o di momenti rubati alla quotidianità delle popolazioni locali; con le immagini raffinatissime di Luisa Rota Sperti, che entrano nelle foto e talvolta vi si sovrappongono trasformandole. Diventa così esperienza tangibile per ogni lettore il passaggio continuo tra reale e immaginario che si trova a vivere chi attraversa quelle terre sull’Himalaya.
Non a caso, ricorda Diemberger nella prefazione al volume, il significato della parola Diamir rievoca anche gli spiriti e i folletti. Buoni o cattivi che siano, sono un ricordo preciso per tutti coloro che lo hanno attraversato: “Le pir, ovvero le fate del Diamir – io stesso per due decenni sono rimasto legato al mondo affascinante del Nanga Parbat, ci sono stato quattro volte, e questi spiriti che si manifestino o no, che tu abbia o no un nome per loro – li ho sentiti e penso che ci siano veramente”.
La sfida di Paola è stata provare a raccontare questi incanti, ricreando attraverso i disegni di Luisa Rota Sperti quell’incerto confine tra il reale e l’immaginario che tante volte percepisce chi s’inoltra tra le montagne, e lungo il quale cammina chi gira attorno al Nanga Parbat. “Non un trekking qualsiasi – scrive Paola – ma un cammino che nel mentre diventa intuizione, incanto, emozione, dove la foto racconta quello che vedono gli occhi mentre il disegno va oltre, al di là….ma anche un trekking che sotto le grandi pareti del Rupal, del Diamir e del Rakhiot va alla ricerca, esplora la storia, si avvicina ai protagonisti che lassù hanno tracciato le loro vie e hanno resa mitica questa montagna”.
Le loro voci trovano spazio nella parte finale del libro. Dopo la ricostruzione della storia alpinistica del massiccio a cura di Carlo Caccia, Paola intervista Eugenie Buhl, Reinhold Messner, Nives Meroi, la moglie di Karl Unterkircher, Silke, e Simone Moro. Per ognuno di loro il racconto del legame con le montagne e con la loro montagna, il Nanga Parbat. Simbolo di trionfo ma anche di sofferenza, di vita e di morte. Comunque sia, nel bene e nel male, una montagna che non si dimentica. E che a tutti è entrata nel cuore.
Nel 1987 Aldo Villabruna, in un cantiere nel comune di Sovramonte, rinvenne una sepoltura con i resti di ossa umane e una punta di freccia risalenti all’ultima fase del periodo Paleozoico, 14.000 anni fa appunto. Da allora il Cacciatore o Uomo della Val Rosna ha fornito e continua a fornire preziosissime informazioni sui primi abitanti delle Alpi occidentali: si tratta di una delle più antiche sepolture di area alpina, ma rappresenta anche un esempio straordinario di arte funeraria paleolitica, nonché il primo caso di intervento odontoiatrico della storia!
Il volume dedicato ai ragazzi, ma ricco di informazioni specifiche di sicuro interesse anche per gli adulti, è diviso in due parti. La prima, di carattere narrativo, racconta la storia di un gruppo di cacciatori e raccoglitori nomadi, che seguendo le migrazioni degli animali, giunge dalla pianura ai piedi delle Alpi. Chiara Villabruna, grazie a una narrazione incalzante e ricca di dettagli, ci restituisce un racconto coinvolgente e appassionante, capace di immergere grandi e bambini nello stile di vita di coloro che hanno abitato quel riparo nella valle tra i torrenti Rosna e Cismon. Nella seconda parte, di carattere divulgativo, Aldo Villabruna espone con precisione e con il supporto di numerose immagini, i reperti rinvenuti nella sepoltura e le loro funzioni, aggiungendo al libro un irresistibile valore didattico. A impreziosire la storia ci sono le delicate e suggestive illustrazioni di Marisa Viezzoli.
Il libro, ultimo nato delle Edizioni DBS, rappresenta un ulteriore tassello nella missione della casa editrice: raccogliere, preservare e divulgare la storia e il vasto patrimonio culturale del territorio, soprattutto ai giovani, così da evitarne la dispersione. Una storia, come quella dell’Uomo della Val Rosna, che anche a distanza di 14.000 anni continua a sorprendere ed emozionare.
E se si scoprisse che la Valle di Seren che ormai conta pochi residenti, fosse stata in realtà colpita da una maledizione lanciata anni orsono da un parroco per vendicarsi del voltaspalle dei suoi parrocchiani?
Daniele Gazzi e Dante Rech ripercorrono questo fatto e/0 leggenda che si tramanda da generazioni e attraverso una lunga carrellata di foto descrivono la vita, a volte dura, ma sempre dignitosa di chi questa Valle la ha vissuta, amata, protetta e purtroppo ha dovuto lasciare a causa delle dure condizioni di vita
C’è Giulietta, la bambina che va di fretta, Teresa che dorme con la luce accesa, Doriana che veste strana e ancora Eunice che canta quand’è felice….
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