Informazioni aggiuntive
Dimensioni | 23,5 × 22,5 cm |
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Pagine |
€8,50
Esaurito
La vita di Carlo I imperatore di casa Asburgo raccontata con il supporto di numerosissime fotografie e documenti del tempo. L’opera, che ha la prefazione firmata dall’Arciduca Martino d’Austria-Este, si compone di due parti: il beato imperatore Carlo I e il Feltrino la prima; il beato re Carlo IV la seconda. Testo in italiano e tedesco.
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Carlo I d’Asburgo, il beato re apostolico.
La vita di Carlo I imperatore di casa Asburgo raccontata dagli autori con il supporto di numerosissime fotografie e documenti del tempo. L’opera, che ha la prefazione firmata dall’Arciduca Martino d’Austria-Este, si compone di due parti: il beato imperatore Carlo I d’Asburgo e il Feltrino la prima; il beato re apostolico Carlo IV la seconda.
«La differenza fra i due appellativi – spiega Nerio De Carlo, affermato germanista e autore del libro – dipende dal fatto che l’imperatore era Carlo I in Austria, ma quale re apostolico d’Ungheria era Carlo IV. Nella successione dei regnanti del Sacro romano impero sarebbe invece stato re di Boemia Carlo VIII». Nella prima parte si fa riferimento soprattutto agli eventi collegati con la Grande Guerra, pagine scritte con la collaborazione di Mario Gris. «La seconda dimensione – racconta il professore – spiega tra l’altro come sia terminata veramente la Grande Guerra. La battaglia di Vittorio Veneto non c’è mai stata. La “vittoria” è un poco come la «Elsinore» nell’Amleto di Shakespeare opure il «palazzo di Menelao» nel Faust di Goethe. È un oggetto di fede nazionalistica costruito sulla base di determinate necessità. Per la vittoria, fiore all’occhiello del regime, c’è nel libro un invito a leggere quanto sostenuto da Giuseppe Prezzolini nel 43° quaderno della «Voce», serie terza. A Vittorio Veneto furono dedicate 2451 tra vie e piazze. Al Risorgimento e alla Vittoria rispettivamente solo 1475».
Testo in italiano e tedesco.
Questa non è una guida, questa non è una mappa, questo non è un libro. E’ la traduzione in testi, immagini e dati della magnifica traversata del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi editati da un gruppo di appassionati che le vivono, le percorrono e le amano.
Progetto nato dalla collaborazione tra il Club Alpino Italiano sezioni di Agordo, Belluno, Feltre, Longarone, Oderzo e Val di Zoldo e il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi
Dopo la versione italiana del volume andata esaurita, Verica propone anche la versione in inglese per poter raggiungere ancora più lettori. Di qualsiasi lingua, di qualsiasi etnia o colore tutti abbiamo bisogno di un porto sicuro.
Affresco di un epoca ed odissea di una famiglia, come tante, attraverso le tappe di un viaggio tra ricordi, sacrifici e rinunce per cercare, ognuno a modo suo, un posto da chiamare casa.
Quando si diffuse nell’ottobre del 1917 la notizia della rotta di Caporetto, anche tra le genti nel Bellunese sorse il panico per una imminente invasione dell’esercito austro-tedesco. Purtroppo quella non rimase solo una sensazione, poichè nei primi giorni di novembre, le truppe si insediarono nelle vallate e per la prima volta i Bellunesi si trovarono la guerra letteralmente in casa.
Gianni Viel crede fortemente che il terreno teatro di questa battaglia, trattenga segni e tracce visibili di quanto i nostri predecessori hanno subito in quei giorni tragici. Lo stesso recupera materiali, ma pulisce anche i luoghi dalla vegetazione infestante e posiziona tabelle indicative per chi volesse avventurarsi in quei luoghi.
L’incontro con Giorgio Tosato ha permesso di contestualizzare l’argomento anche da un punto di vista storico grazie all’utilizzo di materiali documentali e la capacità narrativa dello stesso autore di molti libri sulla Grande Guerra
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