Informazioni aggiuntive
Dimensioni | 16,5 × 23,5 cm |
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EAN | |
Collana |
€8,50
Il contributo dei finanzieri sul fronte più alto della Grande Guerra è ricostruito dal Generale C.A. Luciano Luciani. Una storia dimenticata per oltre cento anni, fatta di azioni eroiche ma compiute nel silenzio.
Dimensioni | 16,5 × 23,5 cm |
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Una storia dimenticata per oltre cento anni: è quella dei finanzieri sulle Dolomiti durante la Grande Guerra. Ad essi rende ora giustizia Luciano Luciani, Generale di Corpo d’Armata e appassionato ricercatore delle vicende del passato, che per Edizioni DBS ha appena pubblicato “Fiamme Gialle sulle Dolomiti 1915-1918”.
Attingendo anche agli archivi del Museo Storico della Guardia di Finanza di Roma, di cui è Presidente, Luciani ha ricostruito vicende mai entrate nei resoconti ufficiali, sempre concentrati sugli scontri di maggior rilievo. Una “storia dimenticata”, appunto, fatta di azioni eroiche ma compiute nel silenzio. Esse costituiscono – spiega Luciani – una quotidianità fatta di coraggio e sacrificio che impegnò centinaia di uomini ma che finì per perdersi nelle pieghe della storia”. Il racconto di Luciani è avvincente, ricco di aneddoti e contribuisce a far luce su uomini e fatti del fronte più alto della Grande Guerra.
La novità del tema è sottolineata anche dallo storico Marco Rech che nella prefazione afferma: “è un libro che sicuramente sarà punto di partenza per qualsiasi lavoro si voglia fare riferito agli avvenimenti della Grande Guerra nei settori del fronte della IV Armata, in cui combatterono i finanzieri”.
La narrazione storica è affiancata nel libro da numerosissime fotografie in gran parte inedite provenienti dagli archivi del Museo e per la prima volta pubblicate con didascalie che ne permettono la localizzazione sul territorio: da Santo Stefano di Cadore a Cima Sappada, dalla Val Visdende alla Croda dei Longerin e al Peralba solo per citare alcuni del luoghi più noti tra quelli citati. Non mancano gli scatti dedicati agli uomini: siano essi prigionieri austriaci, finanzieri in qualche momento libero o i bambini di Domegge.
SOMMARIO
PREFAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 5
INTRODUZIONE . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 7
Capitolo 1
LA GRANDE GUERRA SUL FRONTE DOLOMITICO . . . Pag. 11
Capitolo 2
LA REGIA GUARDIA DI FINANZA ALLA VIGILIA
DELLA GRANDE GUERRA Pag.. 23
Capitolo 3
LA REGIA GUARDIA DI FINANZA IN CADORE,
NEL BELLUNESE E NEL FELTRINO . . . . . . . . Pag. 35
Capitolo 4
IL XVI BATTAGLIONE MOBILITATO . . . . . . . . Pag. 43
Capitolo 5
IL XVIII BATTAGLIONE MOBILITATO . . . . . . . Pag. 57
BIBLIOGRAFIA . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 81
Con “Diario di un Sindaco”, l’autore ha voluto lasciare traccia dei suoi vent’anni in municipio, quindici dei quali come Primo Cittadino a Rocca Pietore, comune montano sulle Dolomiti bellunesi, convinto che una esperienza di vita così profonda debba essere trasmessa quale diretta testimonianza, utile per comprendere molte sfumature dell’attività amministrativa, spesso denigrata, criticata e il più delle volte, purtroppo disconosciuta. Gli accadimenti di cui il suo Comune, negli anni, è stato teatro, rappresentano perlopiù una “consueta ordinarietà” per tutti i municipi ma, in qualche caso, al contrario, il territorio è stato protagonista di vicende sicuramente eccezionali. Tutte queste particolarità riflettono con chiarezza un percorso di vita significativo, riportato qui in una sorta di diario temporale che racconta pagine di storia di uno dei tanti Sindaci che si cimentano con passione nel complicato lavoro di Amministratore Pubblico.
Andrea De Bernardin, nato e cresciuto ai piedi della Marmolada, sin da giovanissimo è appassionato di storia al punto da incentrare su di essa l’attività lavorativa e trarne ispirazione per diverse apprezzate pubblicazioni. Una fra tutte “La città di ghiaccio, guerra nelle viscere della montagna”, assieme al collega Michael Wachtler.
Un libro che descrive la vita e le avventure dell’ Ispettore Superiore Scelto del Corpo forestale dello Stato Nicola Pierotti, vicende meritevoli di essere vissute e degne di essere lette; strumento per comprendere un po’ meglio il mondo in cui viviamo. Nel volume sono descritte minuziosamente le indagini svolte durante la sua carriera, quali l’arresto del piromane dell’Isola del Giglio, del bracconiere che per poco non lo uccideva, i vari tentativi di corruzione e numerosi altri episodi. Un quadro di vita intensamente spesa per proteggere natura e animali da tutta quella gente “per male” quali inquinatori, trafficanti o bracconieri, ma anche superiori pavidi e politici senza vergogna. Libro da leggere fino in fondo.
Il volume è una raccolta di riflessioni e di parole, le parole della montagna che diventano pensieri. Sono le parole delle ALBE fatte di silenzi. Sono le parole della NOTTE che ha ceduto con discrezione i suoi segreti al VENTO. Sono le parole delle ACQUE che gorgogliano frale ombre di un BOSCO pieno d’incanto. Sono le parole delle ferite inferte dall’uomo ai Monti e che ora raccontano struggenti vicende di una GUERRA non troppo lontana. Sono le parole dell’INVERNO che sigilla la ROCCIA in uno scrigno di diamanti. Sono le parole delle NUVOLE, scialli leggeri dispiegati a coprire le spalle di giganti di pietra: le MONTAGNE.
L’autrice spiega di “aver cercato di fermare il suo tempo nei pensieri che ha raccolto nel lungo cammino che l’ha portata a frugare fra le pieghe di roccia, nei cupi canali, nella luce sfolgorante del sole, nella bandiera turchina del cielo. Un piccolo ricordo per farle pensare che vivere “quassù” non è mai vivere soli e che ogni parola è dono prezioso.
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