Informazioni aggiuntive
| Peso | 0,137 kg |
|---|---|
| Dimensioni | 11 × 16 cm |
| Autore | |
| Anno | |
| Formato | |
| Pagine | |
| EAN | |
| Collana |
Il prezzo originale era: €6,00.€5,10Il prezzo attuale è: €5,10.
16 Itinerari a piedi e in mountain bike con varianti fra natura, storia e cultura sulle tracce della Grande Guerra.
Ogni itinerario è preceduto da una serie d’informazioni tecniche che, opportunamente valutate, consentono a ciascun escursionista di scegliere il tipo d’itinerario più adatto alle sue capacità ed esigenze. Accesso: si riferisce alla viabilità automobilistica ed in particolare sono indicate le strade statali, provinciali o comunali che nel caso specifico portano alla località da cui ha inizio l’escursione.
| Peso | 0,137 kg |
|---|---|
| Dimensioni | 11 × 16 cm |
| Autore | |
| Anno | |
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| EAN | |
| Collana |
16 itinerari a piedi e in mountain bike con varianti fra natura, storia e cultura sulle tracce della Grande Guerra.
In questa guida sono proposti itinerari che, con la dovuta prudenza, l’opportuno abbigliamento e sempre nel rispetto dei propri limiti, sono accessibili a tutti e garanti di un coinvolgente incontro con la natura e la storia. I vari percorsi opportunamente valutati consentono inoltre di effettuare numerose varianti nell’ambito della vasta rete sentieristica locale. Tutti gli itinerari descritti si completano con un massimo di 6-8 ore e non richiedono particolari attrezzature; ovviamente data l’altitudine sono realizzabili indicativamente da giugno ad ottobre. Sono proposte solo escursioni giornaliere che contemplano un percorso ad anello oppure, qualora questo non sia possibile, l’andata ed il ritorno per la stessa via.
Ogni itinerario è preceduto da una serie d’informazioni tecniche che, opportunamente valutate, consentono a ciascun escursionista di scegliere il tipo d’itinerario più adatto alle sue capacità ed esigenze. Accesso: si riferisce alla viabilità automobilistica ed in particolare sono indicate le strade statali, provinciali o comunali che nel caso specifico portano alla località da cui ha inizio l’escursione.
INDICE
Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 9
La Valle del Vanoi . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 18
1 – Forcella di Cece . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 21
2 – C ima dei Paradisi . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 28
L a strage di quota 2353 . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 30
3 – Forcella di Valmaggiore . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 33
4 – Forcella di Coldosè . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 37
Gli assalti italiani in alta Val di Coldosè . . . . . . . . . . Pag. 38
5 – L ago Nero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 42
6 – P asso Sàdole . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 45
Il Badais . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 46
7 – Sella del Copolà . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 49
8 – Malga Socede di Sotto . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 52
9 – Forcella di Val Regana . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 54
10 – Lago Reganel . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 57
Boschi, pascoli e miniere nella Valle del Vanoi . . . . . . . Pag. 59
11 – I l Trodo dei Fiori . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 62
La Val Lozen . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 66
12 – Monte Totoga . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 68
Le artiglierie italiane del Totoga . . . . . . . . . . . . . Pag. 70
13 – L ago Giarine . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 74
14 – L ago di Pisorno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 78
Il Lago delle Streghe . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 79
15 – Forcella Scanaiol . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 81
16 – Val Zortei . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 83
Itinerari in mountain bike . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 86
Numeri utili e cartografia . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 90
L’associazione AIDO Belluno, per festeggiare i suoi 50 anni dalla fondazione, pubblica questo libretto per sensibilizzare la donazione sul filo di un unico messaggio: un SI’ alla donazione regala la speranza di una nuova vita
In un bosco ai piedi delle Dolomiti, un piccolo abete ha appena messo radici. Con il passare delle stagioni, il piccolo abete comincia a crescere, circondato dalla bellezza della natura: fiori colorati e animali selvatici riempiono di vita il suo mondo. Ma un giorno il terreno sembra molto più lontano e il piccolo abete si accorge di non essere più tanto piccolo. Terrorizzato all’idea di crescere ancora, prende la decisione di restare così per sempre, suscitando la curiosità di una delle sue radici. L’incontro tra il piccolo abete e la sua intraprendente radice darà vita a un tenerissimo abbraccio.
L’albero protagonista di questa storia e i suoi amici si possono incontrare per davvero lungo il sentiero CAI che dal bivacco Palia porta al rifugio Casera Ere, poco distante da San Gregorio nelle Alpi.
Giorgio Tosato narra le vicende di guerra sul fronte dolomitico di due formazioni di alpini volontari formatesi a Feltre e a Pieve di Cadore, in tutto circa 250 uomini provenienti per la maggior parte dalla Provincia di Belluno. La loro esperienza militare fu contrassegnata da varie difficoltà, perché malvisti dai colleghi, soldati e ufficiali, appartenenti all’esercito regolare, in quanto ritenuti a torto fra le cause della guerra. Proprio per il loro status furono impiegati nelle azioni più pericolose, nel presidio di postazioni difficili (spesso in condizioni meteorologiche estreme) e nei lavori più faticosi, ma si comportarono sempre bene, anche se erano piuttosto indisciplinati. Nel reparto cadorino si arruolarono anche alcuni intellettuali interventisti, come Edgardo Rossaro, Fernando Agnoletti e altri che ci hanno tramandato le loro esperienze di guerra. La convivenza di tanti uomini diversi per età ed estrazione sociale non fu facile e spesso scoppiavano liti per le questioni più banali, ma fra di loro si trovavano bene: era – come disse un volontario – una fratellanza tra compagni. Dopo la ritirata di Caporetto, i due reparti furono unificati nel Reparto Volontari Alpini Feltre – Cadore che fu mandato a combattere sul Grappa e in Valtellina. Nel secondo dopoguerra, i volontari superstiti si riunirono nell’“Associazione Volontari Alpini Feltre- Cadore” con l’intento di tramandare ai posteri le loro gesta. Furono organizzati numerosi incontri e affisse lapidi nei luoghi dove si svolsero i principali avvenimenti. Il più grande desiderio, quello di riuscire a creare un’area museale dove conservare documenti e cimeli, non fu però mai esaudito dalle autorità a cui si rivolsero. Ancora oggi i ricordi dei volontari sono dispersi in archivi pubblici e privati.
Nell’agosto 1983 l’“Associazione Volontari Alpini Feltre – Cadore” fu sciolta dall’ultimo dei volontari rimasto in vita.
Il libro si avvale di una ricca documentazione iconografica storica e attuale, quest’ultima conseguente al fatto che l’autore ha visitato le più sperdute postazioni di guerra di cui fornisce anche indicazioni per la visita.
La prefazione è del Prof. Marco Mondini.

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