Informazioni aggiuntive
| Peso | 0,245 kg |
|---|---|
| Dimensioni | 11 × 16 cm |
| Autore | |
| Anno | |
| Formato | |
| Pagine | |
| EAN |
€12,00
Riprendendo una citazione di Rousseau – “non riesco a meditare se non camminando..” Roberta descrive il suo grande amore per le montagne e, pur non essendo una scrittrice, trasmette ai suoi lettori tutte le emozioni aggiungendo dei “consigli” su come affrontare le difficoltà e gli imprevisti che possono capitare girovagando in montagna.
La montagna non deve essere sottovalutata, ma rispettata e affrontando qualsiasi escursione tenendo conto delle reali possibilità di ogni individuo: solo così si può trarre beneficio dai suoi splendidi colori, profumi e sensazioni.
| Peso | 0,245 kg |
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| Dimensioni | 11 × 16 cm |
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Emozioni silenziose. Escursioni e vie ferrate nelle Pale di San Martino
Roberta Secco, che gestisce da 25 anni insieme al marito e alla figlia il rifugio Rosetta, mette a disposizione tutto il suo vissuto ai piedi delle Pale di San Martino – da Lei definite custodi e protettrici silenziose di tutte le persone che le frequentano e soprattutto le rispettano.
Riprendendo una citazione di Rousseau – “non riesco a meditare se non camminando..” Roberta descrive il suo grande amore per le montagne e, pur non essendo una scrittrice, trasmette ai suoi lettori tutte le emozioni aggiungendo dei “consigli” su come affrontare le difficoltà e gli imprevisti che possono capitare girovagando in montagna.
lass=”yoast-text-mark” />>La montagna non deve essere sottovalutata, bensì rispettata: affrontando qualsiasi escursione tenendo conto delle reali possibilità di ogni individuo: solo così si può trarre beneficio dai suoi splendidi colori, profumi e sensazioni.
>Nel volume Emozioni silenziose, 175 pagine di informazioni e splendide foto, troviamo:
– Escursioni e vie ferrate nelle Pale di San Martino
– Notizie storiche sui rifugi
– Consigli utili
– Curiosità alpinistiche
– Cartina generale semplificata della zona
– Le pagine per il diario e i timbri dei Rifugi
L’associazione AIDO Belluno, per festeggiare i suoi 50 anni dalla fondazione, pubblica questo libretto per sensibilizzare la donazione sul filo di un unico messaggio: un SI’ alla donazione regala la speranza di una nuova vita
In un bosco ai piedi delle Dolomiti, un piccolo abete ha appena messo radici. Con il passare delle stagioni, il piccolo abete comincia a crescere, circondato dalla bellezza della natura: fiori colorati e animali selvatici riempiono di vita il suo mondo. Ma un giorno il terreno sembra molto più lontano e il piccolo abete si accorge di non essere più tanto piccolo. Terrorizzato all’idea di crescere ancora, prende la decisione di restare così per sempre, suscitando la curiosità di una delle sue radici. L’incontro tra il piccolo abete e la sua intraprendente radice darà vita a un tenerissimo abbraccio.
L’albero protagonista di questa storia e i suoi amici si possono incontrare per davvero lungo il sentiero CAI che dal bivacco Palia porta al rifugio Casera Ere, poco distante da San Gregorio nelle Alpi.
Giorgio Tosato narra le vicende di guerra sul fronte dolomitico di due formazioni di alpini volontari formatesi a Feltre e a Pieve di Cadore, in tutto circa 250 uomini provenienti per la maggior parte dalla Provincia di Belluno. La loro esperienza militare fu contrassegnata da varie difficoltà, perché malvisti dai colleghi, soldati e ufficiali, appartenenti all’esercito regolare, in quanto ritenuti a torto fra le cause della guerra. Proprio per il loro status furono impiegati nelle azioni più pericolose, nel presidio di postazioni difficili (spesso in condizioni meteorologiche estreme) e nei lavori più faticosi, ma si comportarono sempre bene, anche se erano piuttosto indisciplinati. Nel reparto cadorino si arruolarono anche alcuni intellettuali interventisti, come Edgardo Rossaro, Fernando Agnoletti e altri che ci hanno tramandato le loro esperienze di guerra. La convivenza di tanti uomini diversi per età ed estrazione sociale non fu facile e spesso scoppiavano liti per le questioni più banali, ma fra di loro si trovavano bene: era – come disse un volontario – una fratellanza tra compagni. Dopo la ritirata di Caporetto, i due reparti furono unificati nel Reparto Volontari Alpini Feltre – Cadore che fu mandato a combattere sul Grappa e in Valtellina. Nel secondo dopoguerra, i volontari superstiti si riunirono nell’“Associazione Volontari Alpini Feltre- Cadore” con l’intento di tramandare ai posteri le loro gesta. Furono organizzati numerosi incontri e affisse lapidi nei luoghi dove si svolsero i principali avvenimenti. Il più grande desiderio, quello di riuscire a creare un’area museale dove conservare documenti e cimeli, non fu però mai esaudito dalle autorità a cui si rivolsero. Ancora oggi i ricordi dei volontari sono dispersi in archivi pubblici e privati.
Nell’agosto 1983 l’“Associazione Volontari Alpini Feltre – Cadore” fu sciolta dall’ultimo dei volontari rimasto in vita.
Il libro si avvale di una ricca documentazione iconografica storica e attuale, quest’ultima conseguente al fatto che l’autore ha visitato le più sperdute postazioni di guerra di cui fornisce anche indicazioni per la visita.
La prefazione è del Prof. Marco Mondini.

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