Informazioni aggiuntive
Peso | 0,358 kg |
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Dimensioni | 16 × 23 cm |
Autore | |
Anno | |
Formato | |
Pagine | |
EAN | |
Collana |
Il prezzo originale era: €15,00.€12,75Il prezzo attuale è: €12,75.
Cortina e dintorni. Magie della Valle d’Ampezzo. Montagna per tutti nell’incanto dei Monti Pallidi.
Questa guida raccoglie venti itinerari nel cuore del Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo, tesoro di bellezze naturalistiche custodito in uno dei “gusci” di roccia più famosi del mondo: le Dolomiti Orientali. Istituito il 22 marzo 1990, si estende su un’area di 11.200 ettari, ampio terreno di proprietà – antica ed indivisa – della comunità, più che millenaria, delle “Regole d’Ampezzo” nata appunto come consorzio per un uso collettivo dei boschi, delle foreste e dei pascoli.
Peso | 0,358 kg |
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Dimensioni | 16 × 23 cm |
Autore | |
Anno | |
Formato | |
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EAN | |
Collana |
Cortina e dintorni. Magie della Valle d’Ampezzo. Montagna per tutti nell’incanto dei Monti Pallidi.
Questa guida raccoglie venti itinerari nel cuore del Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo, tesoro di bellezze naturalistiche custodito in uno dei “gusci” di roccia più famosi del mondo: le Dolomiti Orientali. Istituito il 22 marzo 1990, si estende su un’area di 11.200 ettari, ampio terreno di proprietà – antica ed indivisa – della comunità, più che millenaria, delle “Regole d’Ampezzo” nata appunto come consorzio per un uso collettivo dei boschi, delle foreste e dei pascoli.
L’area occupata si presenta a forma di cuneo che si inserisce – verso nord – nel Parco altoatesino delle Dolomiti di Fànes, Senes e Braies e comprende i massicci montuosi delle Tofane, del Fànis, della Croda Rossa d’Ampezzo e del Cristallo, divisi da valli (Travenanzes, Fànes, del Felizón, Padeón…) splendide e altamente suggestive, strette al punto da rappresentare dei veri e propri ingressi a questo mondo magico che cela alla vista pregevoli pascoli d’alta quota.
Scrive l’autrice: “Le cime – che spesso superano abbondantemente i tremila metri – racchiudono piccole e quasi perdute perle, minuscoli ghiacciai che sopravvivono alle sempre più difficili stagioni Simbolo del Parco è il “Sempervivum Dolomiticum”, fiore splendido che riesce a vivere anche solo sulle rocce; un fiore che ci racconta che anche la roccia è fonte di vita..
Gli itinerari, in buona parte, sono segnalati mediante segnavia del Club Alpino Italiano, Tabelle inerenti progetti di recupero (quali l’Interreg II e III Austria-Italia), Tabelle indicative e comportamentali del Parco Naturale, segni rossi. In ogni caso, ricordo che è opportuno camminare il più possibile lungo la sentieristica indicata evitando di danneggiare la vegetazione, spaventare animali, rimuovere sassi e altro materiale dal suolo e dagli alvei dei fiumi e dei torrenti. Inoltre, è altresì opportuno evitare gli schiamazzi; evitare di accendere radio ed emettere suoni che disturbino la fauna o gli altri visitatori. Molti di questi luoghi hanno visto consumarsi il dramma della grande guerra e sono stati bagnati dal sangue e dal sacrificio dei nostri soldati e – per questo – è quasi d’obbligo un comportamento rispettoso.”
I percorsi proposti – a parte in qualche caso l’impegno fisico dovuto alla lunghezza – sono molto facili e avvicinabili da qualsiasi escursionista un po’ allenato e preparato.
INDICE
Un pizzico di Storia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 9
Qualche “briciola”: cenni sul Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo . . . pag. 12
Qualche consiglio: note tecniche . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 12
Itinerari
Boteštàgno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 15
Són Pòuses . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 18
I Şuòghe . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 23
Val Montejèla e Bivacco Pia Helbig Dall’Oglio . . . . . . . . . . . pag. 28
Croda de r’Ancona . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 33
Lainores . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 38
Taë . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 44
Tonde de Cianderòu . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 51
Terza Pala de Ra Pezoríes . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 57
Col dei Stònbe . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 62
Crepe de Şumèles . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 66
Col de la Varta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 69
Sella di Popena . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 72
Tardéiba . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 76
Lago del Sorapìss . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 80
Lago di Fedèra . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 84
Monte Castellat . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 88
Crepe dei Rónde . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 92
Croda Negra . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 96
Forcella Selàres . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 100
bibliografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 105
In un bosco ai piedi delle Dolomiti, un piccolo abete ha appena messo radici. Con il passare delle stagioni, il piccolo abete comincia a crescere, circondato dalla bellezza della natura: fiori colorati e animali selvatici riempiono di vita il suo mondo. Ma un giorno il terreno sembra molto più lontano e il piccolo abete si accorge di non essere più tanto piccolo. Terrorizzato all’idea di crescere ancora, prende la decisione di restare così per sempre, suscitando la curiosità di una delle sue radici. L’incontro tra il piccolo abete e la sua intraprendente radice darà vita a un tenerissimo abbraccio.
L’albero protagonista di questa storia e i suoi amici si possono incontrare per davvero lungo il sentiero CAI che dal bivacco Palia porta al rifugio Casera Ere, poco distante da San Gregorio nelle Alpi.
Giorgio Tosato narra le vicende di guerra sul fronte dolomitico di due formazioni di alpini volontari formatesi a Feltre e a Pieve di Cadore, in tutto circa 250 uomini provenienti per la maggior parte dalla Provincia di Belluno. La loro esperienza militare fu contrassegnata da varie difficoltà, perché malvisti dai colleghi, soldati e ufficiali, appartenenti all’esercito regolare, in quanto ritenuti a torto fra le cause della guerra. Proprio per il loro status furono impiegati nelle azioni più pericolose, nel presidio di postazioni difficili (spesso in condizioni meteorologiche estreme) e nei lavori più faticosi, ma si comportarono sempre bene, anche se erano piuttosto indisciplinati. Nel reparto cadorino si arruolarono anche alcuni intellettuali interventisti, come Edgardo Rossaro, Fernando Agnoletti e altri che ci hanno tramandato le loro esperienze di guerra. La convivenza di tanti uomini diversi per età ed estrazione sociale non fu facile e spesso scoppiavano liti per le questioni più banali, ma fra di loro si trovavano bene: era – come disse un volontario – una fratellanza tra compagni. Dopo la ritirata di Caporetto, i due reparti furono unificati nel Reparto Volontari Alpini Feltre – Cadore che fu mandato a combattere sul Grappa e in Valtellina. Nel secondo dopoguerra, i volontari superstiti si riunirono nell’“Associazione Volontari Alpini Feltre- Cadore” con l’intento di tramandare ai posteri le loro gesta. Furono organizzati numerosi incontri e affisse lapidi nei luoghi dove si svolsero i principali avvenimenti. Il più grande desiderio, quello di riuscire a creare un’area museale dove conservare documenti e cimeli, non fu però mai esaudito dalle autorità a cui si rivolsero. Ancora oggi i ricordi dei volontari sono dispersi in archivi pubblici e privati.
Nell’agosto 1983 l’“Associazione Volontari Alpini Feltre – Cadore” fu sciolta dall’ultimo dei volontari rimasto in vita.
Il libro si avvale di una ricca documentazione iconografica storica e attuale, quest’ultima conseguente al fatto che l’autore ha visitato le più sperdute postazioni di guerra di cui fornisce anche indicazioni per la visita.
La prefazione è del Prof. Marco Mondini.
Pensieri, riflessioni, annotazioni quasi fuggitive, nella loro trattenuta intimità, dilatano forme che rifiutano il finito per espandersi verso prospettive sorprese, a volte, da uno stupore affrancato da ogni accademismo – così Franca Visentin descrive i versi di Paola Scapin. Una raccolta di emozioni di pensieri a volte trattenuti, il tutto corredato da immagini tracciate dalla stessa autrice.
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