Informazioni aggiuntive
Peso | 1 kg |
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Dimensioni | 16 × 23 cm |
Anno | |
Autore | |
EAN | |
Formato | |
Pagine |
Il prezzo originale era: €12,00.€10,20Il prezzo attuale è: €10,20.
4 novembre 1917. Alle porte delle Dolomiti si sparge la notizia della disfatta di Caporetto. E’ l’inizio di dodici lunghissimi mesi che la storia ricorderà come l’anno della fame. Un romanzo senza tempo, un capolavoro di Luigi Tatto.
Peso | 1 kg |
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Dimensioni | 16 × 23 cm |
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4 novembre 1917. Nel feltrino si sparge la notizia della disfatta di Caporetto. E’ l’inizio di dodici lunghissimi mesi che la storia ricorderà come l’anno della fame. Con gli occhi e il cuore puntati sul vicino Monte Grappa, dove il fratello Giovanni combatte con gli alpini, Giacomo, la sua famiglia e quella dell’amico Michele imparano a convivere con la paura e l’incertezza in un paese occupato dalle truppe austroungariche. Senza mai perdere la speranza, mentre la guerra si fa sempre più vicina, bambini ed adulti sfideranno gli eventi per affermare il diritto di ogni essere vivente alla sopravvivenza e al rispetto.
Pubblicato per la prima volta nel 1968 dalla casa editrice Paravia di Torino, Stelle sul Grappa è stato un romanzo controcorrente. Lontano da ogni esasperazione patriottica, in un’epoca in cui ancora era vivo il ricordo del primo conflitto, racconta infatti la guerra dalla parte delle popolazioni invase. Con un linguaggio semplice e diretto, privo di qualsiasi retorica, Luigi Tatto dipinge “in punta di pennello, con facilità estrema, la dimensione umana e domestica delle vittime silenziose della guerra, di quelle migliaia di donne, bambini e anziani che furono travolte dal conflitto, e che vissero il dramma del profugato o, come per i protagonisti del libro, la fatica dell’occupazione nemica, la fame, la malattia, l’incertezza costante del domani” (Paolo Malaguti).
È questo che contribuisce a fare di Stelle sul Grappa un romanzo senza tempo; un classico per lettori di ogni età, che – come nelle intenzioni dell’autore – non è solo omaggio ai caduti di tutte le Patrie e di tutte le guerre, ma è soprattutto un forte invito alla pace.
L’autore Luigi Tatto
Luigi Tatto (1922-2003) trascorse l’infanzia e gli anni giovanili nel paese natio di Lasen, frazione montana del Comune di Feltre. Durante la guerra fu militare in Sicilia e poi prigioniero in Algeria e in Francia. Maestro elementare nel secondo dopoguerra, dall’esordio narrativo di Passerotti senza nido (1958) al romanzo storico Telita e l’onagro del deserto (1996) si fece apprezzare da lettori giovani e meno giovani, lasciando un segno nel mondo bellunese delle lettere e nella letteratura per ragazzi a livello nazionale. Amato per la genuinità della scrittura e per la sincerità dell’ispirazione, seppe offrire a più di un lettore il primo richiamo verso l’universo impagabile e sconfinato dei libri, della riflessione critica, della poesia. In fatto di ambientazione e genere, i suoi libri tracciano un percorso variegato e mai ripetitivo. Dal primo romanzo ambientato nella campagna bellunese del primo Novecento, passa poi con grande slancio al libro di fantascienza per approdare cinque anni più tardi a Stelle sul Grappa.
Nei successivi lavori sperimenta ancora nuove idee. Affronta il tema del rapporto padre-figlio e del farsi della memoria collettiva in relazione a trascorsi dolorosi e controversi. Altrove, in una vaga atmosfera fantapolitica, si misura con temi scottanti della contemporaneità. Infine, fa ritorno al romanzo storico e conclude la produzione letteraria con una fiaba tenera e intensa sul mistero del tempo. “ Indugiarono per qualche minuto ad ammirare quell’arco iridescente, poi apersero il piccolo astuccio per osservare ancora quell’ULTIMA cronogoccia, meditando sul suo significato
e sul modo migliore per utilizzarla. “
Nel 1987 Aldo Villabruna, in un cantiere nel comune di Sovramonte, rinvenne una sepoltura con i resti di ossa umane e una punta di freccia risalenti all’ultima fase del periodo Paleozoico, 14.000 anni fa appunto. Da allora il Cacciatore o Uomo della Val Rosna ha fornito e continua a fornire preziosissime informazioni sui primi abitanti delle Alpi occidentali: si tratta di una delle più antiche sepolture di area alpina, ma rappresenta anche un esempio straordinario di arte funeraria paleolitica, nonché il primo caso di intervento odontoiatrico della storia!
Il volume dedicato ai ragazzi, ma ricco di informazioni specifiche di sicuro interesse anche per gli adulti, è diviso in due parti. La prima, di carattere narrativo, racconta la storia di un gruppo di cacciatori e raccoglitori nomadi, che seguendo le migrazioni degli animali, giunge dalla pianura ai piedi delle Alpi. Chiara Villabruna, grazie a una narrazione incalzante e ricca di dettagli, ci restituisce un racconto coinvolgente e appassionante, capace di immergere grandi e bambini nello stile di vita di coloro che hanno abitato quel riparo nella valle tra i torrenti Rosna e Cismon. Nella seconda parte, di carattere divulgativo, Aldo Villabruna espone con precisione e con il supporto di numerose immagini, i reperti rinvenuti nella sepoltura e le loro funzioni, aggiungendo al libro un irresistibile valore didattico. A impreziosire la storia ci sono le delicate e suggestive illustrazioni di Marisa Viezzoli.
Il libro, ultimo nato delle Edizioni DBS, rappresenta un ulteriore tassello nella missione della casa editrice: raccogliere, preservare e divulgare la storia e il vasto patrimonio culturale del territorio, soprattutto ai giovani, così da evitarne la dispersione. Una storia, come quella dell’Uomo della Val Rosna, che anche a distanza di 14.000 anni continua a sorprendere ed emozionare.
E se si scoprisse che la Valle di Seren che ormai conta pochi residenti, fosse stata in realtà colpita da una maledizione lanciata anni orsono da un parroco per vendicarsi del voltaspalle dei suoi parrocchiani?
Daniele Gazzi e Dante Rech ripercorrono questo fatto e/0 leggenda che si tramanda da generazioni e attraverso una lunga carrellata di foto descrivono la vita, a volte dura, ma sempre dignitosa di chi questa Valle la ha vissuta, amata, protetta e purtroppo ha dovuto lasciare a causa delle dure condizioni di vita
C’è Giulietta, la bambina che va di fretta, Teresa che dorme con la luce accesa, Doriana che veste strana e ancora Eunice che canta quand’è felice….
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Per contattarci: info@edizionidbs.it
Dino Bridda – Il Gazzettino, 22 febbraio 2017 –
Nel quadro del centenario della Grande Guerra non poteva mancare il ritorno alla ribalta, anzi alla libreria, di uno dei romanzi più famosi la cui azione si svolge nel Feltrino.
Si tratta del capolavoro di Luigi Tatto “Stelle sul Grappa”, pubblicato per la prima volta da Paravia nel 1968 in occasione dei 50 anni dalla fine del conflitto e ripubblicato
una prima volta nel 1984 dall’Isbrsc di Belluno. Ora il libro riesce per i tipi di Dbs edizioni di Rasai di Seren del Grappa che ha ripreso grafica, illustrazioni e copertina della prima edizione con prefazione dello scrittore Paolo Malaguti. Angiola Broccati Stradella così ne parlò in una sua recensione: «L’autore tocca con mano lieve la tragedia e ne sottolinea invece i motivi umani, riuscendo a ricostruire un ambiente ed un’atmosfera senza ombra di retorica, un degno omaggio ai morti del Grappa e a quelli di tutte le guerre, un omaggio che vuol essere
un invito a rendere valido il loro sacrificio, suscitando nel lettore un caldo anelito alla pace…».
L’opera del maestro Tatto (Feltre 1922-2003) riporta la memoria del lettore alle conseguenze della disfatta di Caporetto la cui eco giunse nel Feltrino ai primi di novembre 1917 quando per le vallate delle nostre Dolomiti ebbe inizio il tristemente famoso “an de la fan”. Quando uscì cinquant’anni fa il libro fu una novità poiché non racconta la guerra attraverso i bollettini ufficiali dell’Esercito, bensì dalla parte della popolazione civile che vide invadere il proprio territorio dalle armate austro-ungariche. Per la prima volta nella storia la guerra entrò nelle case dei nostri nonni e con essa la paura, l’incertezza del futuro, l’oppressione dello straniero, la fame. Protagonisti della storia sono Giacomo e Michele con le rispettive famiglie, adulti e bambini in balìa degli eventi, creditori del diritto di sopravvivere ed essere rispettati, fiduciosi che tutto un giorno finirà e con gli occhi sempre puntati sul Grappa dove i nostri soldati combatterono in una lunga e sanguinosa resistenza. A poco più di tredici anni dalla scomparsa dell’autore, la ristampa di “Stelle sul Grappa” rende omaggio ad uno scrittore di fresca vena, noto e amato non solo nell’ambito della letteratura per ragazzi, ma anche in uno scenario più ampio di lettori che ne ammirano la scrittura votata a fare di gioie e dolori dell’individuo complementi di una memoria collettiva inneggiante alla pace e alla concordia.