Informazioni aggiuntive
Peso | 1 kg |
---|---|
Dimensioni | 13 × 20 cm |
Anno | |
Autore | |
EAN | |
Formato | |
Pagine |
Il prezzo originale era: €17,00.€16,15Il prezzo attuale è: €16,15.
Francesco Kekko Moriero, nasce a Lecce nel quartiere 167, il 31 marzo 1969.
Il primo anno da titolare nel Lecce, Moriero, percorre i 10 km che lo separano dallo stadio, con l’unico mezzo che aveva a disposizione: le sue gambe. Provate a paragonare questa situazione con quella di moltissimi giovani calcia¬tori attuali: la differenza è abissale eppure parliamo del 1987, non della preistoria. Ma la differenza se pensate che sia a suo sfavore, vi sbagliate. Le difficoltà fortificano, se prese nel giusto modo, se si è guidati dalle persone giuste, se si ha la fortuna di incontrare sulla propria strada chi ti sa capire, comprendere ed educare.
Kekko è cresciuto nel quartiere 167, dando i primi calci ad un pallone nei campetti sterrati, come quello chiamato “la Staffa”, proprio davanti a casa sua. E’ su questi campi sterrati che è sbocciato il talento purissimo di Moriero. Lì, fra la polvere, effettuava le sue prime rovesciate, autentico marchio di fabbrica. Anche con il vestito della prima comunione.
Per questo, quando si è trovato sui campi difficili, come quello dello Spartak Mosca nella famosa partita della semifinale di Coppa Uefa del 14 aprile 1998, Kekko non ha fatto una piega, mostrando giocate di classe cristallina su un terreno che assomigliava più ad un campo di patate che ad un campo di calcio.
Per questo, le sue rovesciate hanno incantato il mondo intero ed ancora oggi, sono lì da vedere e da gustare.
Peso | 1 kg |
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Dimensioni | 13 × 20 cm |
Anno | |
Autore | |
EAN | |
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Francesco Kekko Moriero, nasce a Lecce nel quartiere 167, il 31 marzo 1969.
Il primo anno da titolare nel Lecce, Moriero, percorre i 10 km che lo separano dallo stadio, con l’unico mezzo che aveva a disposizione: le sue gambe. Provate a paragonare questa situazione con quella di moltissimi giovani calcia¬tori attuali: la differenza è abissale eppure parliamo del 1987, non della preistoria. Ma la differenza se pensate che sia a suo sfavore, vi sbagliate. Le difficoltà fortificano, se prese nel giusto modo, se si è guidati dalle persone giuste, se si ha la fortuna di incontrare sulla propria strada chi ti sa capire, comprendere ed educare.
Kekko è cresciuto nel quartiere 167, dando i primi calci ad un pallone nei campetti sterrati, come quello chiamato “la Staffa”, proprio davanti a casa sua. E’ su questi campi sterrati che è sbocciato il talento purissimo di Moriero. Lì, fra la polvere, effettuava le sue prime rovesciate, autentico marchio di fabbrica. Anche con il vestito della prima comunione.
Per questo, quando si è trovato sui campi difficili, come quello dello Spartak Mosca nella famosa partita della semifinale di Coppa Uefa del 14 aprile 1998, Kekko non ha fatto una piega, mostrando giocate di classe cristallina su un terreno che assomigliava più ad un campo di patate che ad un campo di calcio.
Per questo, le sue rovesciate hanno incantato il mondo intero ed ancora oggi, sono lì da vedere e da gustare.
E se si scoprisse che la Valle di Seren che ormai conta pochi residenti, fosse stata in realtà colpita da una maledizione lanciata anni orsono da un parroco per vendicarsi del voltaspalle dei suoi parrocchiani?
Daniele Gazzi e Dante Rech ripercorrono questo fatto e/0 leggenda che si tramanda da generazioni e attraverso una lunga carrellata di foto descrivono la vita, a volte dura, ma sempre dignitosa di chi questa Valle la ha vissuta, amata, protetta e purtroppo ha dovuto lasciare a causa delle dure condizioni di vita
1915-1918, Piccole storie della grande guerra vuole essere un omaggio alla gente e alla storia di tanti uomini e donne che sulle Dolomiti fecero “Grande” quella guerra. Lo raccontano in questo libro Giovanni De Donà e Giuseppe Teza,. La loro attenzione si è concentrata sul Cadore, Ampezzano e Comeclico (BL), emblematico per la profondità delle trasformazioni indotte dal conflitto sul tessuto sociale e culturale locale.
C’è Giulietta, la bambina che va di fretta, Teresa che dorme con la luce accesa, Doriana che veste strana e ancora Eunice che canta quand’è felice….
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