Informazioni aggiuntive
Peso | 0,936 kg |
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Dimensioni | 24,5 × 22,5 cm |
Autore | |
Anno | |
Formato | |
Pagine |
Il prezzo originale era: €25,82.€21,90Il prezzo attuale è: €21,90.
Esaurito
“Dal 1913 i tram elettrici, partendo dalla stazione ferroviaria di Montebelluna, permisero di raggiungere Asolo e Valdobbiadene.
Doveva essere la prima fase di un progetto mirante a dotare la pianura dell’Alto Trevigiano di una rete tramviaria lungo l’asse pedemontano da Bassano a Conegliano, ma gli eventi bellici della Prima Guerra Mondiale costrinsero ad una revisione dell’intero assetto viario della zona ed invece della prevista tramvia fu costruita la ferrovia Montebelluna – Susegana allontanando la possibilità di veder attuato uno sviluppo tramviario verso il Piave.
Difficoltà finanziarie e contrasti politici impedirono alle elettromotrici di raggiungere Bassano. La mancata espansione della rete tramviaria causo, agli inizi degli anni Trenta, la cessazione del servizio, diventato troppo oneroso per i pochi utenti ai quali il tram era destinato. Con le fotografie ed i documenti di cronaca raccolti in questo volume si è cercato di mantener vivo il ricordo di un particolare mezzo di locomozione che molto ha contribuito allo sviluppo economico della Marca Trevigiana.”
Peso | 0,936 kg |
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Dimensioni | 24,5 × 22,5 cm |
Autore | |
Anno | |
Formato | |
Pagine |
“Dal 1913 i tram elettrici, partendo dalla stazione ferroviaria di Montebelluna, permisero di raggiungere Asolo e Valdobbiadene.
Doveva essere la prima fase di un progetto mirante a dotare la pianura dell’Alto Trevigiano di una rete tramviaria lungo l’asse pedemontano da Bassano a Conegliano, ma gli eventi bellici della Prima Guerra Mondiale costrinsero ad una revisione dell’intero assetto viario della zona ed invece della prevista tramvia fu costruita la ferrovia Montebelluna – Susegana allontanando la possibilità di veder attuato uno sviluppo verso il Piave.
Difficoltà finanziarie e contrasti politici impedirono alle elettromotrici di raggiungere Bassano. La mancata espansione della rete tramviaria causo, agli inizi degli anni Trenta, la cessazione del servizio, diventato troppo oneroso per i pochi utenti ai quali il tram era destinato. Con le fotografie ed i documenti di cronaca raccolti in questo volume si è cercato di mantener vivo il ricordo di un particolare mezzo di locomozione che molto ha contribuito allo sviluppo economico della Marca Trevigiana.”
Illustrazioni: b/n
Nel 1987 Aldo Villabruna, in un cantiere nel comune di Sovramonte, rinvenne una sepoltura con i resti di ossa umane e una punta di freccia risalenti all’ultima fase del periodo Paleozoico, 14.000 anni fa appunto. Da allora il Cacciatore o Uomo della Val Rosna ha fornito e continua a fornire preziosissime informazioni sui primi abitanti delle Alpi occidentali: si tratta di una delle più antiche sepolture di area alpina, ma rappresenta anche un esempio straordinario di arte funeraria paleolitica, nonché il primo caso di intervento odontoiatrico della storia!
Il volume dedicato ai ragazzi, ma ricco di informazioni specifiche di sicuro interesse anche per gli adulti, è diviso in due parti. La prima, di carattere narrativo, racconta la storia di un gruppo di cacciatori e raccoglitori nomadi, che seguendo le migrazioni degli animali, giunge dalla pianura ai piedi delle Alpi. Chiara Villabruna, grazie a una narrazione incalzante e ricca di dettagli, ci restituisce un racconto coinvolgente e appassionante, capace di immergere grandi e bambini nello stile di vita di coloro che hanno abitato quel riparo nella valle tra i torrenti Rosna e Cismon. Nella seconda parte, di carattere divulgativo, Aldo Villabruna espone con precisione e con il supporto di numerose immagini, i reperti rinvenuti nella sepoltura e le loro funzioni, aggiungendo al libro un irresistibile valore didattico. A impreziosire la storia ci sono le delicate e suggestive illustrazioni di Marisa Viezzoli.
Il libro, ultimo nato delle Edizioni DBS, rappresenta un ulteriore tassello nella missione della casa editrice: raccogliere, preservare e divulgare la storia e il vasto patrimonio culturale del territorio, soprattutto ai giovani, così da evitarne la dispersione. Una storia, come quella dell’Uomo della Val Rosna, che anche a distanza di 14.000 anni continua a sorprendere ed emozionare.
E se si scoprisse che la Valle di Seren che ormai conta pochi residenti, fosse stata in realtà colpita da una maledizione lanciata anni orsono da un parroco per vendicarsi del voltaspalle dei suoi parrocchiani?
Daniele Gazzi e Dante Rech ripercorrono questo fatto e/0 leggenda che si tramanda da generazioni e attraverso una lunga carrellata di foto descrivono la vita, a volte dura, ma sempre dignitosa di chi questa Valle la ha vissuta, amata, protetta e purtroppo ha dovuto lasciare a causa delle dure condizioni di vita
C’è Giulietta, la bambina che va di fretta, Teresa che dorme con la luce accesa, Doriana che veste strana e ancora Eunice che canta quand’è felice….
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