Informazioni aggiuntive
Dimensioni | 21 × 30 cm |
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€16,00
Bambini d’un tempo. Immagini dell’infanzia nel feltrino dal 1900 al 1950. Queste fotografie, riemerse da archivi e collezioni spesso private, costituiscono la testimonianza preziosissima di un mondo ormai scomparso.
Dimensioni | 21 × 30 cm |
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A cura di | |
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Bambini d’un tempo.
Immagini dell’infanzia nel feltrino dal 1900 al 1950
Quando prendiamo in mano le foto dei nostri antenati, quelle povere immagini monocrome, sbiadite dal tempo, dalle tonalità grigiastre o dalle morbide tinte color seppia, non è facile reprimere un senso di smarrimento. I volti, i paesaggi, le figure che esse riportano, ci parlano di un passato lontano, di modi e di stili di vita distanti anni luce dai nostri. E restiamo sorpresi leggendo la data segnata sul retro delle foto: come sono trascorsi solo trenta, cinquanta, settant’anni? Il fatto è che non ci riconosciamo più in quelle foto e quel che è più drammatico non riconosciamo più nemmeno le persone che vi sono ritratte, anche se i loro volti appartengono ai nostri nonni, zii, padri. Quelle immagini non hanno più significato per noi: non ci trasmettono sentimenti, emozioni … solo un certo disagio, per la consapevolezza che esse costituiscono la testimonianza di un mondo ormai scomparso, di persone che in gran parte non esistono più …”
Sommario
Francesco Padovani, Sguardi senza sorriso
Tiziana Casagrande, Nascere nel feltrino
Domenico Grazioli, Un’infanzia a rischio: salute ed igiene infantile
Cosetta Trizio, Ritratto di famiglia: ruoli e gerarchie
Daniele Gazzi, Andare a scuola nel feltrino tra la fine dell’ottocento e primi del novecento
Carlo Zoldan, I bambini e la chiesa
Marco Rech, La Grande Guerra: bambini e soldati austroungarici
Ferruccio Vendramini, Gioventù fascista: Balilla e Piccole italiane
Dino Bridda, La migrazione dei bambini tra sfruttamento e scuola di vita Tiziana Casagrande, Nascere nel feltrino
Carlo Zoldan, L’abbigliamento infantile: dal grant al pìcol
Cosetta Trizio, Non solo per gioco: la gestione del tempo libero
Bibliografia essenziale
Catalogo Immagini
• Bambini in posa
• La Famiglia
• La Scuola
• La Chiesa
• La Grande Guerra
• Fascismo
• Lavoro ed emigrazione
• Gioco e tempo libero
• Scene di vita quotidiana
Francesco Padovani
Il volume è una raccolta di riflessioni e di parole, le parole della montagna che diventano pensieri. Sono le parole delle ALBE fatte di silenzi. Sono le parole della NOTTE che ha ceduto con discrezione i suoi segreti al VENTO. Sono le parole delle ACQUE che gorgogliano frale ombre di un BOSCO pieno d’incanto. Sono le parole delle ferite inferte dall’uomo ai Monti e che ora raccontano struggenti vicende di una GUERRA non troppo lontana. Sono le parole dell’INVERNO che sigilla la ROCCIA in uno scrigno di diamanti. Sono le parole delle NUVOLE, scialli leggeri dispiegati a coprire le spalle di giganti di pietra: le MONTAGNE.
L’autrice spiega di “aver cercato di fermare il suo tempo nei pensieri che ha raccolto nel lungo cammino che l’ha portata a frugare fra le pieghe di roccia, nei cupi canali, nella luce sfolgorante del sole, nella bandiera turchina del cielo. Un piccolo ricordo per farle pensare che vivere “quassù” non è mai vivere soli e che ogni parola è dono prezioso.
Dopo “le scarpette di vernice” che ha tanto colpito e commosso, Viviana Vazza, di Longarone superstite della tragedia del Vajont torna a riprendere la penna in mano per consegnarci questa ” carezza alla memoria”, una sorta di riconciliazione con il doloroso passato. Ne esce un quadro molto bello: la storia di un luogo e di una comunità e la presentazione di personaggi di grande intensità. Nella sua presentazione il Professor Gioachino Bratti ex-sindaco di Longarone auspica che questo libro possa sfiorare chi legge queste pagine, soprattutto i giovani, per renderli partecipi di un passato ricco di valori e di insegnamenti.
Viviana Vazza nasce a Longarone: all’età di 16 anni si confronta con la tragedia del Vajont che stravolge completamente la sua vita. Nonostante il dolore, ha sempre cercato di trovare spunti per lenirlo e trova negli studi di psicodramma una forza per superarlo. Ha avuto una vita ricca, dipinge e considera la scrittura una “manna del cielo”
Questa non è una guida, questa non è una mappa, questo non è un libro. E’ la traduzione in testi, immagini e dati della magnifica traversata del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi editati da un gruppo di appassionati che le vivono, le percorrono e le amano.
Progetto nato dalla collaborazione tra il Club Alpino Italiano sezioni di Agordo, Belluno, Feltre, Longarone, Oderzo e Val di Zoldo e il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi
Tutte le nostre spedizioni in Italia avvengono via corriere BRT. Per costi e termini di servizio clicca qui.
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