Informazioni aggiuntive
Peso | 1 kg |
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Dimensioni | 18 × 28 cm |
EAN | |
Formato | |
Autore |
€18,50
Lino Cazzaro animato dalla sua passione per l’archeologia ci porta a scoprire tracce di storia passata da salvaguardare
Peso | 1 kg |
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Dimensioni | 18 × 28 cm |
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Sulle strade romane sono stati pubblicati innumerevoli libri a carattere scientifico o con finalità divulgative, sotto l’ottica storia, archeologica, tecnologica, paesaggistica o turistica – dice il Dott. Ivan Minella nella sua prefazione. Tuttavia questo volume non è stato concepito come una ulteriore duplicazione di quanto già scritto, piuttosto come un autentico atto di amore verso un territorio ancora tutto da scoprire. Al tempo stesso induce alla necessità di salvaguardare quanto rimane della antica rete viaria romana. Il ricco corredo fotografico permette al lettore di apprezzare il grande patrimonio storico-architettonico fuori dai grandi circuiti turistici.
Questo libro non ha la presunzione di proporsi come un trattato accademico – afferma Isabella Pilo giornalista, pubblicista e guida turistica, nella sua introduzione: piuttosto offrire un modo semplice e diretto per stabilire un rapporto con il passato e gettare nuove fondamenta su un futuro che appare quanto mai incerto.
Lino Cazzaro nasce a Feltre nel 1949 dove risiede. Ha riservato la sua passione all’archeologia e in particolare alle civiltà Retica e Romana, dopo il ritrovamento casuale di una moneta antica. A questa va aggiunto l’interesse per tradizioni, leggende ed eventi storici, culturali, religiosi, che hanno segnato la vita di comunità locali.
Edizioni DBS – ISBN 9788833680828 Ottobre 2021
In un bosco ai piedi delle Dolomiti, un piccolo abete ha appena messo radici. Con il passare delle stagioni, il piccolo abete comincia a crescere, circondato dalla bellezza della natura: fiori colorati e animali selvatici riempiono di vita il suo mondo. Ma un giorno il terreno sembra molto più lontano e il piccolo abete si accorge di non essere più tanto piccolo. Terrorizzato all’idea di crescere ancora, prende la decisione di restare così per sempre, suscitando la curiosità di una delle sue radici. L’incontro tra il piccolo abete e la sua intraprendente radice darà vita a un tenerissimo abbraccio.
L’albero protagonista di questa storia e i suoi amici si possono incontrare per davvero lungo il sentiero CAI che dal bivacco Palia porta al rifugio Casera Ere, poco distante da San Gregorio nelle Alpi.
Pensieri, riflessioni, annotazioni quasi fuggitive, nella loro trattenuta intimità, dilatano forme che rifiutano il finito per espandersi verso prospettive sorprese, a volte, da uno stupore affrancato da ogni accademismo – così Franca Visentin descrive i versi di Paola Scapin. Una raccolta di emozioni di pensieri a volte trattenuti, il tutto corredato da immagini tracciate dalla stessa autrice.
Sagron Mis è il comune più orientale della Provincia di Trento e il più piccolo della Comunità di Primiero con solo 175 abitanti. Sebbene l’area geograficamente e culturalmente sia più legata al vicino agordino, appartiene storicamente al distretto di Primiero per cui ha svolto nei secoli il ruolo di periferia, confine e passaggio.
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