Informazioni aggiuntive
Peso | 0,289 kg |
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Dimensioni | 16 × 23 cm |
Autore | |
Anno | |
Formato | |
Pagine | |
EAN | |
Collana |
Il prezzo originale era: €10,00.€8,50Il prezzo attuale è: €8,50.
Le ville di Montebelluna e dei suoi dintorni si svelano in questo libro che ne racconta storie a particolarità architettoniche in modo preciso ma con un linguaggio semplice. Ogni scheda è corredata da un ricco apparato fotografico e documentaristico, che contribuisce a ricostruire la storia e la cultura del territorio di Montebelluna.
Peso | 0,289 kg |
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Dimensioni | 16 × 23 cm |
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Le ville di Montebelluna e dei suoi dintorni si svelano in questo libro che ne racconta storie a particolarità architettoniche in modo preciso ma con un linguaggio semplice. Ogni scheda è corredata da un ricco apparato fotografico e documentaristico, che contribuisce a ricostruire la storia e la cultura del territorio di Montebelluna.
Scrive l’autore nell’introduzione: ” Montebelluna e villa appaiono termini in ottima sintonia. Certo, la dimensione numerica raggiunta dalla cosiddetta civiltà della ville venete è tale da autorizzare qualsiasi attribuzione, essendo la villa presente pressoché dovunque. Ciò non toglie che a Montebelluna il fenomeno sia stato particolarmente intenso, soprattutto in relazione – o forse per questo – con le peculiarità di un luogo che non era solo un villaggio e che non era, d’altronde, nemmeno una città. La stranezza montebellunese, la sua storia urbana troncata che altrove abbiamo raccontato, i suoi ampi spazi coltivati e insediati, il suo assetto geneticamente centrifugo, vennero forse intese come condizioni ideali. La striscia di Biadene, ai piedi del Montello e in mezzo all’asse viario che da Treviso conduceva a Feltre, conobbe un rapido sviluppo attorno ad alcune celebri dimore. I discendenti di Andrea Barbarigo fecero del suo buen retiro un piccolo centro urbano, del quale ora sopravvive la sola barchessa dell’attuale Museo Civico. Il fresco Podestà di Treviso, Bortolamio Mora, rilevò le sue brave terre a Visnà e trasformò il modesto edificio che vi si trovava nella villa più bella di Montebelluna. Per raggiungere lo scopo Bortolamio non badò a spese; commissionò il progetto certamente a un grande nome dell’architettura veneziana (si dice Andrea Tirali e certamente in parte Giorgio Massari) e le decorazioni plastiche ai Marinali. La cattiva amministrazione del suo fattore, inadempiente nei pagamenti alle maestranze, nonché mascalzone fuggitivo con la cassa, non impedirono al Mora di sviluppare l’edificio e di acquisire persino il mulino dei vicini Cicogna”.
INDICE
Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 15
Villa Giustinian-Rinaldi . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 19
Villa Contarini-Van Axel-Loredan-Angelini . . . . . . . . . . . Pag. 22
Villa Cicogna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 24
Villa Pola-Bassi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 26
Villa Mora . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 29
Villa Renier . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 33
Villa Pola-Zanin . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 35
Villa Burchielati-Zuccareda . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 37
La Villa di Santa Maria in Colle (Antica Canonica Prevostale) . . . . . Pag. 40
Villa Rinaldi-Bertolini . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 43
Villa Mazzolenis-Polin . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 45
Villa Barbarigo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 47
Villa Correr-Pisani . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 50
Villa Bressa-Guillion Mangilli . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 54
Villa Rovero – Caerano di San Marco . . . . . . . . . . . . . Pag. 57
Villa Benzi – Caerano di San Marco . . . . . . . . . . . . . Pag. 60
Villa Sandi – Crocetta del Montello . . . . . . . . . . . . . Pag. 63
Villa Spineda – Venegazzù . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 66
Villa Onigo – Trevignano . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 69
Altre Ville di Montebelluna . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 71
Altre Ville del Montello . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 76
Bibliografia essenziale . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 81
Nel 1987 Aldo Villabruna, in un cantiere nel comune di Sovramonte, rinvenne una sepoltura con i resti di ossa umane e una punta di freccia risalenti all’ultima fase del periodo Paleozoico, 14.000 anni fa appunto. Da allora il Cacciatore o Uomo della Val Rosna ha fornito e continua a fornire preziosissime informazioni sui primi abitanti delle Alpi occidentali: si tratta di una delle più antiche sepolture di area alpina, ma rappresenta anche un esempio straordinario di arte funeraria paleolitica, nonché il primo caso di intervento odontoiatrico della storia!
Il volume dedicato ai ragazzi, ma ricco di informazioni specifiche di sicuro interesse anche per gli adulti, è diviso in due parti. La prima, di carattere narrativo, racconta la storia di un gruppo di cacciatori e raccoglitori nomadi, che seguendo le migrazioni degli animali, giunge dalla pianura ai piedi delle Alpi. Chiara Villabruna, grazie a una narrazione incalzante e ricca di dettagli, ci restituisce un racconto coinvolgente e appassionante, capace di immergere grandi e bambini nello stile di vita di coloro che hanno abitato quel riparo nella valle tra i torrenti Rosna e Cismon. Nella seconda parte, di carattere divulgativo, Aldo Villabruna espone con precisione e con il supporto di numerose immagini, i reperti rinvenuti nella sepoltura e le loro funzioni, aggiungendo al libro un irresistibile valore didattico. A impreziosire la storia ci sono le delicate e suggestive illustrazioni di Marisa Viezzoli.
Il libro, ultimo nato delle Edizioni DBS, rappresenta un ulteriore tassello nella missione della casa editrice: raccogliere, preservare e divulgare la storia e il vasto patrimonio culturale del territorio, soprattutto ai giovani, così da evitarne la dispersione. Una storia, come quella dell’Uomo della Val Rosna, che anche a distanza di 14.000 anni continua a sorprendere ed emozionare.
E se si scoprisse che la Valle di Seren che ormai conta pochi residenti, fosse stata in realtà colpita da una maledizione lanciata anni orsono da un parroco per vendicarsi del voltaspalle dei suoi parrocchiani?
Daniele Gazzi e Dante Rech ripercorrono questo fatto e/0 leggenda che si tramanda da generazioni e attraverso una lunga carrellata di foto descrivono la vita, a volte dura, ma sempre dignitosa di chi questa Valle la ha vissuta, amata, protetta e purtroppo ha dovuto lasciare a causa delle dure condizioni di vita
C’è Giulietta, la bambina che va di fretta, Teresa che dorme con la luce accesa, Doriana che veste strana e ancora Eunice che canta quand’è felice….
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