Informazioni aggiuntive
Dimensioni | 17 × 24 cm |
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Formato | |
A cura di | |
Anno | |
EAN |
€11,00
Il libro raccoglie le foto e le descrizioni di oggetti caratteristici in ferro battuto visibili passeggiando a Feltre e in particolare nella storica cittadella. Ogni manufatto è presentato sono da testi che forniscono elementi identificativi, descrizioni, dati storici, riferimenti all’ambiente in cui sono inseriti i vari elementi.
Dimensioni | 17 × 24 cm |
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A cura di | |
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Testimonianze di un’arte minore.
Il libro raccoglie le foto e le descrizioni di oggetti caratteristici in ferro battuto visibili passeggiando a Feltre e in particolare nella storica cittadella. Ogni manufatto è presentato sono da testi che forniscono elementi identificativi, descrizioni, dati storici, riferimenti all’ambiente in cui sono inseriti i vari elementi.
Indice
Presentazione…………………………………………………………………………………………… pag. 7
Il termine “ferro battuto”…………………………………………………………………………… pag. 8
Cronologia della tecnica metallurgica del ferro…………………………………………….. pag. 10
La lavorazione del ferro nel Feltrino…………………………………………………………… pag. 11
Miniere delle Prealpi Bellunesi………………………………………………………………….. pag. 14
Il Colmeda e la Roggia dei Mulini……………………………………………………………… pag. 15
Fucine con magli………………………………………………………………………………………. pag. 16
Tra artigianato tradizionale e innovazione tecnica………………………………………… pag. 17
Carlo Rizzarda…………………………………………………………………………………………. pag. 19
Galleria d’Arte moderna “Carlo Rizzarda”………………………………………………….. pag. 21
Caratteristiche delle opere di Rizzarda………………………………………………………… pag. 22
Glossario dei termini tecnici………………………………………………………………………. pag. 24
La Cittadella…………………………………………………………………………………………….. pag. 27
Piantina di Feltre………………………………………………………………………………………. pag. 29
Porta Imperiale…………………………………………………………………………………………. pag. 31
Piazzetta Trento e Trieste…………………………………………………………………………… pag. 33
Via Bilesimo……………………………………………………………………………………………. pag. 33
Via Mezzaterra…………………………………………………………………………………………. pag. 34
Piazza Maggiore………………………………………………………………………………………. pag. 46
Via Luzzo e immediate adiacenze………………………………………………………………. pag. 50
Via Paradiso…………………………………………………………………………………………….. pag. 57
Campo Giorgio – Campo Mosto – Salita Vittore da Cesana……………………………. pag. 66
La Cattedrale e dintorni…………………………………………………………………………….. pag. 69
Casa Nicolao……………………………………………………………………………………………. pag. 72
Via Regina Margherita………………………………………………………………………………. pag. 74
Largo Castaldi………………………………………………………………………………………….. pag. 76
Via XXXI Ottobre…………………………………………………………………………………….. pag. 79
Via Monte Cauriol……………………………………………………………………………………. pag. 80
Via Tezze – Via Mazzini…………………………………………………………………………….. pag. 81
Indice
118
Via Tofana……………………………………………………………………………………………….. pag. 83
Via Cesare Battisti……………………………………………………………………………………. pag. 84
Monumento ai Caduti……………………………………………………………………………….. pag. 85
Cimitero di Feltre……………………………………………………………………………………… pag. 86
Zona di Farra e Boscariz……………………………………………………………………………. pag. 87
Ospedale…………………………………………………………………………………………………. pag. 91
Villa Valduga…………………………………………………………………………………………… pag. 92
Villa Bellati……………………………………………………………………………………………… pag. 92
Chiesetta della Madonna della Neve…………………………………………………………… pag. 94
Villa De Mezzan………………………………………………………………………………………. pag. 95
Villa Dei – Rosada……………………………………………………………………………………. pag. 97
Zona di Cart…………………………………………………………………………………………….. pag. 98
Villapaiera……………………………………………………………………………………………….. pag. 99
Chiesa di Anzù…………………………………………………………………………………………. pag. 100
Cancello in via De Facci (Anzù)………………………………………………………………… pag. 101
Santuario dei Santi Vittore e Corona…………………………………………………………… pag. 102
Tomo………………………………………………………………………………………………………. pag. 105
Via Borgo Ruga e via Belluno……………………………………………………………………. pag. 107
Altri esempi di ferri lavorati………………………………………………………………………. pag. 108
Conclusione…………………………………………………………………………………………….. pag. 111
Bibliografia……………………………………………………………………………………………… pag. 113
Con “Diario di un Sindaco”, l’autore ha voluto lasciare traccia dei suoi vent’anni in municipio, quindici dei quali come Primo Cittadino a Rocca Pietore, comune montano sulle Dolomiti bellunesi, convinto che una esperienza di vita così profonda debba essere trasmessa quale diretta testimonianza, utile per comprendere molte sfumature dell’attività amministrativa, spesso denigrata, criticata e il più delle volte, purtroppo disconosciuta. Gli accadimenti di cui il suo Comune, negli anni, è stato teatro, rappresentano perlopiù una “consueta ordinarietà” per tutti i municipi ma, in qualche caso, al contrario, il territorio è stato protagonista di vicende sicuramente eccezionali. Tutte queste particolarità riflettono con chiarezza un percorso di vita significativo, riportato qui in una sorta di diario temporale che racconta pagine di storia di uno dei tanti Sindaci che si cimentano con passione nel complicato lavoro di Amministratore Pubblico.
Andrea De Bernardin, nato e cresciuto ai piedi della Marmolada, sin da giovanissimo è appassionato di storia al punto da incentrare su di essa l’attività lavorativa e trarne ispirazione per diverse apprezzate pubblicazioni. Una fra tutte “La città di ghiaccio, guerra nelle viscere della montagna”, assieme al collega Michael Wachtler.
Un libro che descrive la vita e le avventure dell’ Ispettore Superiore Scelto del Corpo forestale dello Stato Nicola Pierotti, vicende meritevoli di essere vissute e degne di essere lette; strumento per comprendere un po’ meglio il mondo in cui viviamo. Nel volume sono descritte minuziosamente le indagini svolte durante la sua carriera, quali l’arresto del piromane dell’Isola del Giglio, del bracconiere che per poco non lo uccideva, i vari tentativi di corruzione e numerosi altri episodi. Un quadro di vita intensamente spesa per proteggere natura e animali da tutta quella gente “per male” quali inquinatori, trafficanti o bracconieri, ma anche superiori pavidi e politici senza vergogna. Libro da leggere fino in fondo.
Il volume è una raccolta di riflessioni e di parole, le parole della montagna che diventano pensieri. Sono le parole delle ALBE fatte di silenzi. Sono le parole della NOTTE che ha ceduto con discrezione i suoi segreti al VENTO. Sono le parole delle ACQUE che gorgogliano frale ombre di un BOSCO pieno d’incanto. Sono le parole delle ferite inferte dall’uomo ai Monti e che ora raccontano struggenti vicende di una GUERRA non troppo lontana. Sono le parole dell’INVERNO che sigilla la ROCCIA in uno scrigno di diamanti. Sono le parole delle NUVOLE, scialli leggeri dispiegati a coprire le spalle di giganti di pietra: le MONTAGNE.
L’autrice spiega di “aver cercato di fermare il suo tempo nei pensieri che ha raccolto nel lungo cammino che l’ha portata a frugare fra le pieghe di roccia, nei cupi canali, nella luce sfolgorante del sole, nella bandiera turchina del cielo. Un piccolo ricordo per farle pensare che vivere “quassù” non è mai vivere soli e che ogni parola è dono prezioso.
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