Informazioni aggiuntive
Peso | 1 kg |
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Dimensioni | 16 × 23 cm |
Anno | |
Autore | |
EAN | |
Formato | |
Pagine |
Il prezzo originale era: €12,00.€11,40Il prezzo attuale è: €11,40.
Le due favole contenute nel libro di nonna Laura, sono ambientate nel regno animale con riferimento ai valori di convivenza applicabili al comportamento umano.
La gocciolina scoprirà il senso della sua esistenza vincendo la paura di perdere sé stessa, mentre la simpatica coppia di anitre germane, sarà costretta ad emigrare per evitare un ambiente ostile.
Fanno da sfondo a queste “storie” dei giorni nostri, dei bellissimi e colorati disegni.
Peso | 1 kg |
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Dimensioni | 16 × 23 cm |
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Laura Romano Colferai – meglio conosciuta come nonna Laura – ritorna al pubblico con alcune fiabe che, spiega l’autrice, si prestano ad incontri interattivi con i bambini per ragionare assieme su alcuni aspetti della loro crescita.
Come gestire la rabbia? E’ possibile migliorare il nostro carattere? Come vincere la paura di vivere? E’ facile accettare e convivere con chi percepiamo come “diverso”?
E cosa dire della morte? E’ una realtà definitiva o apertura a qualcosa d’altro?
Cosa vuol dire essere amici?
Tanti altri interrogativi che i bambini si pongono e che gli adulti non sempre ascoltano.
La fiaba è un ottimo mezzo per facilitare quello scambio educativo che ci fa crescere assieme, piccoli e grandi.
Laura Romano Colferai, bellunese di origine, insegnante di Religione, consulente e mediatrice familiare, impegnata nel sociale e nell’ambito ecclesiale, è conosciuta anche come “nonna Laura” per i suoi scritti sul Natale e per alcune trasmissioni televisive in cui interagiva con i bambini raccontando loro le sue fiabe.
Autrice di “Nonna Laura racconta il Natale” (2010), il romanzo “Il cortile” (2015), le fiabe “Il balenottero Alex e La rana Cecilia” (2017) tutte ed. Campedel
Sagron Mis è il comune più orientale della Provincia di Trento e il più piccolo della Comunità di Primiero con solo 175 abitanti. Sebbene l’area geograficamente e culturalmente sia più legata al vicino agordino, appartiene storicamente al distretto di Primiero per cui ha svolto nei secoli il ruolo di periferia, confine e passaggio.
Nel 1987 Aldo Villabruna, in un cantiere nel comune di Sovramonte, rinvenne una sepoltura con i resti di ossa umane e una punta di freccia risalenti all’ultima fase del periodo Paleozoico, 14.000 anni fa appunto. Da allora il Cacciatore o Uomo della Val Rosna ha fornito e continua a fornire preziosissime informazioni sui primi abitanti delle Alpi occidentali: si tratta di una delle più antiche sepolture di area alpina, ma rappresenta anche un esempio straordinario di arte funeraria paleolitica, nonché il primo caso di intervento odontoiatrico della storia!
Il volume dedicato ai ragazzi, ma ricco di informazioni specifiche di sicuro interesse anche per gli adulti, è diviso in due parti. La prima, di carattere narrativo, racconta la storia di un gruppo di cacciatori e raccoglitori nomadi, che seguendo le migrazioni degli animali, giunge dalla pianura ai piedi delle Alpi. Chiara Villabruna, grazie a una narrazione incalzante e ricca di dettagli, ci restituisce un racconto coinvolgente e appassionante, capace di immergere grandi e bambini nello stile di vita di coloro che hanno abitato quel riparo nella valle tra i torrenti Rosna e Cismon. Nella seconda parte, di carattere divulgativo, Aldo Villabruna espone con precisione e con il supporto di numerose immagini, i reperti rinvenuti nella sepoltura e le loro funzioni, aggiungendo al libro un irresistibile valore didattico. A impreziosire la storia ci sono le delicate e suggestive illustrazioni di Marisa Viezzoli.
Il libro, ultimo nato delle Edizioni DBS, rappresenta un ulteriore tassello nella missione della casa editrice: raccogliere, preservare e divulgare la storia e il vasto patrimonio culturale del territorio, soprattutto ai giovani, così da evitarne la dispersione. Una storia, come quella dell’Uomo della Val Rosna, che anche a distanza di 14.000 anni continua a sorprendere ed emozionare.
E se si scoprisse che la Valle di Seren che ormai conta pochi residenti, fosse stata in realtà colpita da una maledizione lanciata anni orsono da un parroco per vendicarsi del voltaspalle dei suoi parrocchiani?
Daniele Gazzi e Dante Rech ripercorrono questo fatto e/0 leggenda che si tramanda da generazioni e attraverso una lunga carrellata di foto descrivono la vita, a volte dura, ma sempre dignitosa di chi questa Valle la ha vissuta, amata, protetta e purtroppo ha dovuto lasciare a causa delle dure condizioni di vita
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