Informazioni aggiuntive
| Peso | 2 kg |
|---|---|
| Dimensioni | 21 × 26 cm |
| Anno | |
| Autore | Luigino Caliaro, Andrea Vollman. Con foto di Fabio Ambrosini |
| EAN | |
| Formato | |
| Pagine |
Il prezzo originale era: €22,00.€20,90Il prezzo attuale è: €20,90.
Pasubio, Altopiano dei Sette Comuni, Monte Grappa: viaggio nella terra che non c’è più. 248 pagine con introduzione di Mario Isnenghi che documentano con precisione l’Altopiano dei Sette Comuni, il Pasubio e il Monte Grappa prima, durante e dopo la Grande Guerra. È un percorso nel tempo scandito da inquadramenti storici e dalle voci di testimoni diretti degli eventi. A parlare sono però soprattutto le immagini. Sono oltre 200, in gran parte inedite, moltissime da riprese aeree e in gran parte riprodotte a piena pagina: offrono al lettore un punto di vista completamente diverso dalla guerra fin qui raccontata dalle altre pubblicazioni mettendo in evidenza l’orrore delle devastazioni sul territorio dell’Altopiano dopo quasi quattro anni di insensati combattimenti.
Pubblicato con il patrocinio di Comune di Asiago. Disponibile dal 14 luglio 2018
| Peso | 2 kg |
|---|---|
| Dimensioni | 21 × 26 cm |
| Anno | |
| Autore | Luigino Caliaro, Andrea Vollman. Con foto di Fabio Ambrosini |
| EAN | |
| Formato | |
| Pagine |
Pasubio, Altopiano dei Sette Comuni, Monte Grappa: viaggio nella terra che non c’è più
Viaggio nel paese che non c’è più. Potrebbe intitolarsi così il libro di Luigino Caliaro e Andrea Vollman “Terre bruciate”. 248 pagine con introduzione di Mario Isnenghi che documentano con precisione l’Altopiano dei Sette Comuni, il Pasubio e il Monte Grappa prima, durante e dopo la Grande Guerra.
È un percorso nel tempo scandito da inquadramenti storici e dalle voci di testimoni diretti degli eventi: per citare qualche nome Emilio Lussu, Paolo Monelli, Carlo Emilio Gadda, Eugenio Montale, Gabriele D’Annunzio. A parlare sono però soprattutto le immagini. Sono oltre 200, in gran parte inedite, moltissime da riprese aeree e in gran parte riprodotte a piena pagina: offrono al lettore un punto di vista completamente diverso dalla guerra fin qui raccontata dalle altre pubblicazioni mettendo in evidenza l’orrore delle devastazioni sul territorio dell’Altopiano dopo quasi quattro anni di insensati combattimenti. Guardare attraverso questi scatti il prima e il dopo del conflitto è un pugno allo stomaco, di quelli che tolgono il respiro.
Tanto il mondo che immortalano ante 1915 è bucolico quanto la devastazione di case chiese, paesaggi è straziante. Per il lettore è quasi una sensazione fisica, un silenzio straziante che accompagna lo scorrere delle immagini volutamente senza didascalia nelle parti dedicate al 1918. Le parole non servono – sembrano dire gli autori – le foto conservano un orrore che parla da solo.
A distanza di cento anni da allora i segni della distruzione permangono, ma sono celati nel paesaggio. Ecco perché la scelta di chiudere il volume con una rassegna di foto aeree scattate da Fabio Ambrosini. Le trincee e i buchi delle bombe visti dall’alto sono ferite nel verde: difficili da cogliere dal basso, testimoniano l’eternità di quanto è stato.
La conca di Asiago – con le sue strade, le sue case, i suoi monumenti – è bella come una cartolina. “È la giusta rinascita di queste “terre bruciate” – concludono gli autori – difficile senza queste foto capire davvero cosa accadde qui cento anni fa. Osservarle e confrontarle con l’oggi fa rimanere la storia attaccata addosso. Un cataclisma naturale non avrebbe potuto davvero fare peggio”.
Il libro “Terre bruciate” verrà presentato sabato 14 luglio alle 18.30 presso la sala conferenze dell’Aeroporto di Asiago. Interverranno gli autori Luigino Caliaro e Andrea Vollman e il fotografo Fabio Ambrosini.
Pubblicato con il patrocinio di Comune di Asiago. Disponibile dal 14 luglio 2018
GLI AUTORI
LUIGINO CALIARO, vicentino, è un fotogiornalista e ricercatore storico del settore aeronautico. Specializzato in riprese fotografiche aeree aria–aria, collabora con tutte le principali testate aeronautiche mondiali e ha pubblicato oltre una ventina di libri di carattere fotografico e storico dedicati all’aviazione. Tra i suoi lavori più recenti a soggetto storico ALI DALL’ADIGE AL BRENTA, una ricostruzione fotografica del ruolo dell’aviazione nel settore alpino (Aviani Editori,2015), L’AVIAZIONE FRANCESE IN ITALIA 1915-1918 (Edizioni AERONAUTICA MILITARE 2016), AMERICANI IN ITALIA (Rossato Editore 2017), realizzato con Andrea Vollman e Francesco Brazzale e ROSSO CORSA (Luckyplanebooks 2017) sui fasti delle gare di idrovelocità della Coppa Schneider. Con la DBS Edizioni, nel 2017 ha pubblicato assieme a Luca Girotto, FUOCO SULL’ORTIGARA, volume sull’impiego delle artiglierie ferroviarie francesi durante la battaglia dell’Ortigara. Nel 2013 gli è stato conferito il titolo PIONIERI DEL PROGRESSO AERONAUTICO per la sua attività di divulgatore e promulgatore della conoscenza aeronautica.
ANDREA VOLLMAN è nato a Padova. Laureato in filosofia, si interessa di storia e letteratura. E’ autore di alcune raccolte di poesia per le “Edizioni dei Dioscuri”, di Angelo Bellettato. La frequentazione assidua dell’Altopiano dei Sette Comuni, porta alla realizzazione, con Francesco Brazzale, di “Grande Guerra, Britannici sull’Altopiano dei Sette Comuni” e “Grande Guerra, Francesi sull’Altopiano dei Sette Comuni”, Gino Rossato Editore. Con Francesco Brazzale e Luigino Caliaro ha realizzato “Grande Guerra, Americani in Italia, nascita di una superpotenza”, Gino Rossato Editore. Con Marco Crestani è autore di “Freya e Vera, la forza delle donne”, Priamo Editore, sulle figure di Freya Stark e Vera Brittain. L’interesse storico si manifesta inoltre attraverso visite ai luoghi e incontri con associazioni, biblioteche e istituti scolastici.
L’associazione AIDO Belluno, per festeggiare i suoi 50 anni dalla fondazione, pubblica questo libretto per sensibilizzare la donazione sul filo di un unico messaggio: un SI’ alla donazione regala la speranza di una nuova vita
In un bosco ai piedi delle Dolomiti, un piccolo abete ha appena messo radici. Con il passare delle stagioni, il piccolo abete comincia a crescere, circondato dalla bellezza della natura: fiori colorati e animali selvatici riempiono di vita il suo mondo. Ma un giorno il terreno sembra molto più lontano e il piccolo abete si accorge di non essere più tanto piccolo. Terrorizzato all’idea di crescere ancora, prende la decisione di restare così per sempre, suscitando la curiosità di una delle sue radici. L’incontro tra il piccolo abete e la sua intraprendente radice darà vita a un tenerissimo abbraccio.
L’albero protagonista di questa storia e i suoi amici si possono incontrare per davvero lungo il sentiero CAI che dal bivacco Palia porta al rifugio Casera Ere, poco distante da San Gregorio nelle Alpi.
Giorgio Tosato narra le vicende di guerra sul fronte dolomitico di due formazioni di alpini volontari formatesi a Feltre e a Pieve di Cadore, in tutto circa 250 uomini provenienti per la maggior parte dalla Provincia di Belluno. La loro esperienza militare fu contrassegnata da varie difficoltà, perché malvisti dai colleghi, soldati e ufficiali, appartenenti all’esercito regolare, in quanto ritenuti a torto fra le cause della guerra. Proprio per il loro status furono impiegati nelle azioni più pericolose, nel presidio di postazioni difficili (spesso in condizioni meteorologiche estreme) e nei lavori più faticosi, ma si comportarono sempre bene, anche se erano piuttosto indisciplinati. Nel reparto cadorino si arruolarono anche alcuni intellettuali interventisti, come Edgardo Rossaro, Fernando Agnoletti e altri che ci hanno tramandato le loro esperienze di guerra. La convivenza di tanti uomini diversi per età ed estrazione sociale non fu facile e spesso scoppiavano liti per le questioni più banali, ma fra di loro si trovavano bene: era – come disse un volontario – una fratellanza tra compagni. Dopo la ritirata di Caporetto, i due reparti furono unificati nel Reparto Volontari Alpini Feltre – Cadore che fu mandato a combattere sul Grappa e in Valtellina. Nel secondo dopoguerra, i volontari superstiti si riunirono nell’“Associazione Volontari Alpini Feltre- Cadore” con l’intento di tramandare ai posteri le loro gesta. Furono organizzati numerosi incontri e affisse lapidi nei luoghi dove si svolsero i principali avvenimenti. Il più grande desiderio, quello di riuscire a creare un’area museale dove conservare documenti e cimeli, non fu però mai esaudito dalle autorità a cui si rivolsero. Ancora oggi i ricordi dei volontari sono dispersi in archivi pubblici e privati.
Nell’agosto 1983 l’“Associazione Volontari Alpini Feltre – Cadore” fu sciolta dall’ultimo dei volontari rimasto in vita.
Il libro si avvale di una ricca documentazione iconografica storica e attuale, quest’ultima conseguente al fatto che l’autore ha visitato le più sperdute postazioni di guerra di cui fornisce anche indicazioni per la visita.
La prefazione è del Prof. Marco Mondini.

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Carlo –
Libro unico nel suo genere. Personalmente ho trovato le foto aeree della prima guerra mondiale di molte zone che conosco per averle visitate. Ottimo.